Oggi si riunisce l’Eurogruppo.
La situazione italiana (anche se non ufficialmente in agenda) e quella di Cipro saranno al centro del meeting di Bruxelles.
La settimana post voto ha lasciato il segno su Piazza Affari: -3.44%.
E l’inizio di ottava non promette nulla di buono, con l’indice FTSE Mib in calo in questo momento di oltre un punto percentuale.
Negli USA sono scattati venerdì scorso i tagli automatici alla spesa pubblica per 85 miliardi di dollari fino a settembre.
Vedremo l’impatto che avranno sull’economia a stelle e strisce.
Wall Street è in una situazione delicata, con i maggiori indici sui massimi di periodo.
Mettendo insieme la crisi europea a quella americana, potrebbe presto partire una forte correzione sulle Borse di tutto il mondo.
Dal Forex, due valute (australiano e neozelandese) direttamente collegate con i mercati azionari, hanno raggiunto dei supporti importanti.
Dall’obbligazionario, questa mattina il Bund si è ulteriormente avvicinato ai massimi storici.
Dal mondo delle materie prime, l’oro resta debole sul supporto in area 1.570$.
ANALISI EUR/USD
Quarta settimana consecutiva con il segno meno per l’euro/dollaro.
Dopo un pessimo febbraio (-4%), la nostra moneta ha inaugurato marzo con un nuovo minimo dell’anno a 1.2967.
In questo momento siamo poco sopra 1.30, con il primo supporto degno di nota in zona 1.29.
Nella parte alta del grafico, andiamo a tracciare una nuova resistenza di breve a 1.3150.
Giovedì prossimo si riunisce la BCE, dove non è più scontato che i tassi restino fermi allo 0.75%, in seguito ai dati sull’inflazione di venerdì scorso scesi sotto il target della BCE al 2%.
ANALISI USD/JPY
Venerdì scorso c’è stata la violazione della resistenza di breve in area 92.50.
Erano diverse sedute che il cambio non riusciva a superare tale livello.
A questo punto si è riaperta la strada per un nuovo test di 94.50, dove si trova il massimo del 2013.
ANALISI AUD/USD
L’australiano ha raggiunto il target del movimento ribassista partito dalla resistenza in area 1.055.
Siamo infatti giunti sul supporto in zona 1.015, sui minimi di ottobre 2012.
Questa notte, alle 4.30 ora italiana, ci sarà l’annuncio sui tassi da parte della Banca centrale dell’Australia.
Non dovrebbero essere delle variazioni dall’attuale 3%, ma come sempre, sarà importante seguire il comunicato che accompagnerà tale decisione.
Se non dovesse rimbalzare dal supporto in cui si trova adesso, AUDUSD potrebbe scivolare verso la parità!
ANALISI NZD/USD
Come il “fratello” AUD/USD, anche il kiwi è da oggi su un supporto molto importante in area 0.82.
Anche in questo caso, è stato completato un trend ribassista partito dalle resistenze 0.8450/0.8530.
C’è però da evidenziare che il cambio NZD/USD ha mostrato una forza superiore rispetto all’australiano in questo 2013.
ANALISI GBP/USD
Venerdì scorso si è scatenato un nuovo flusso di vendite sul cambio GBPUSD, che ha portato per pochi minuti la sterlina sotto 1.50 sul dollaro.
Un piccolo antipasto, giusto per vedere le reazioni del mercato di fronte ad un possibile cedimento di questa soglia psicologica, la cui violazione potrà riportare il cable alle quotazione del giugno del 2010, sul mega supporto in zona 1.44.
Giovedì prossimo c’è il meeting della Bank of England.
ANALISI USD/CAD
Il canadese ha chiuso l’ottava con un nuovo minimo dell’anno nei confronti del dollaro.
Anche se lo fa tiepidamente, dando l’impressione di risentire della resistenza in cui si trova adesso.
E’ uno dei cambi caldi, uno di quelli su cui potrebbe presto scattare uno Short sulla prima candela rossa del grafico giornaliero Heikin-Ashi.
ANALISI USD/CHF
Nuovo massimo dell’anno per il dollaro/franco svizzero venerdì scorso a 0.9463.
Superata la resistenza in zona 0.9360, il cambio USDCHF si appresta a testare la successiva in area 0.9480.