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Avvio di settimana con il turbo per la Cina, depositi BNS +1,5%

Pubblicato 24.11.2014, 12:49
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Market Brief

L’azionario cinese ha messo il turbo in avvio di settimana; l’HSI ha compiuto un rally fino a 23.936 punti, il Composite di Shanghai ha raggiunto i massimi da tre anni dopo il taglio di 25 punti base deciso dalla PBoC per il tasso sui depositi a un anno (al 2,75%) e di 40 punti base sul tasso sui prestiti a un anno (al 5,6%), dopo la chiusura della seduta asiatica di venerdì. L’USD/CNY ha infranto il massimo del canale di trend ribassista di settembre-novembre, compiendo un rally fino a 6,1378 per la prima volta dall’8 ottobre. Le misure mirano ad abbassare i costi di finanziamento per le società e a stimolare la ripresa economica. I tagli della PBoC dovrebbero anche ovviare alle strozzature di liquidità della scorsa settimana. Prevediamo un consolidamento sopra 6,1280/6,1348 (media mobile a 50 giorni / base della nuvola giornaliera di Ichimoku) e una correzione al rialzo più marcata.

AUD, NZD e le valute dei mercati emergenti hanno ottenuto richieste migliori sull’onda delle notizie dalla Cina. Venerdì l’AUD/USD è salito a 0,8723, gli indicatori di momentum hanno ottenuto una certa trazione positiva, anche se non sufficiente a superare la resistenza costituita dalla media mobile a 21 giorni (0,8705). S’intravedono altre offerte prima di 0,8796 (massimo di novembre).

L’EUR/USD ha aperto sottotono perché gli operatori asiatici hanno aggiustato le loro posizioni dopo i commenti accomodanti di Draghi di venerdì, la coppia testa i minimi di novembre (1,2358) in apertura. La BCE ha detto che venerdì scorso sono iniziati gli acquisti di ABS. Nel suo intervento al Congresso Bancario Europeo del 21 novembre, il presidente della BCE Draghi ha detto di considerare acquisti di asset più consistenti se l’attuale programma si dimostrerà insufficiente. Sembra che la BCE stia preparando apertamente il campo per un vero e proprio QE. I rendimenti dei decennali spagnoli sono scesi per la prima volta sotto il 2%, anche i rendimenti dei decennali italiani e francesi sono calati ai massimi storici. Il sentiment attorno all’EUR diventa negativo, l’EUR/USD dovrebbe uscire presto dalla zona di correzione rialzista, bisognerà superare il supporto a 1,2350/60. L’EUR/GBP è scivolato alla media mobile a 100 giorni (0,79193), il momentum rialzista ha accusato un forte colpo. L’EUR/GBP testa al ribasso la banda media di Bollinger a 30 giorni (0,79041). Vediamo ulteriore spazio al ribasso. La prossima resistenza è costituita dalla media mobile a 50 giorni (0,78848).

In Svizzera, la scorsa settimana i depositi a vista media sono aumentati dell’1,5% circa (da 315,7 a 320,7 miliardi), a sostegno dei nostri dubbi su un qualche intervento sul mercato della BNS per raffreddare il recente apprezzamento del CHF. L’EUR/CHF ha aperto la settimana nella fascia compresa fra 1,20167 e 1,20313. Ci avviciniamo a una settimana cruciale per la Svizzera. Il 30 novembre gli svizzeri decideranno se la BNS dovrà aumentare la sua quota di consistenze in oro, portandola almeno al 20% delle riserve totali, che dovrà essere inoltre invendibile e depositato in Svizzera. Ci prepariamo a un nuovo intervento della BNS se persisteranno le pressioni sulla base minima a 1,20.

Come emerge dal dato pubblicato venerdì, in Canada l’inflazione primaria ha subito un’accelerazione del 2,4% su base annua a ottobre, l’IPC di fondo è cresciuto del 2,3%, superando di gran lunga le previsioni del mercato (per entrambi si prevedeva il 2,1%). Il surriscaldamento dei prezzi al consumo rappresenta una barriera importante per l’impostazione neutrale della BoC. Dopo l’IPC, l’USD/CAD è scivolato a 1,1192, l’EUR/CAD ha infranto il supporto chiave a 1,40120 (minimo dell’anno), scendendo sotto 1,40 per la prima volta da novembre 2013. Questa infrazione negativa dovrebbe far aumentare il momentum, anche sulla scorta della divergenza BoC/BCE. Il prossimo supporto staziona a 1,38577 (50% di Fibonacci sul rally dal 2012 al 2014).

Oggi non abbiamo molti appuntamenti in calendario: indice IFO su clima, valutazione e previsioni delle aziende in Germania; indice sull’attività nazionale della Fed di Chicago di ottobre, indice sull’attività manifatturiera della Fed di Dallas di novembre e PMI (preliminare) servizi e composito di novembre negli Stati Uniti.

Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd

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