Se dovessimo confrontare l’andamento dei mercati azionari con una disciplina sportiva forse la Formula 1 sarebbe la disciplina che meglio potrebbe rappresentare l’attuale andamento di Piazza Affari.
Un rapida pausa dopo una buona “tirata” e non appena il mezzo è rifornito a dovere via, di nuovo in pista a tutto gas!!! Quanto accade a Piazza Affari è molto simile, con i titoli che a turno si fermano ai box dopo lunghe tirate, come ad esempio UNICREDIT, e si danno il cambio con altri che erano magari rimasti un pò indietro, vedi MEDIASET… Confermiamo quindi una view estremamente positiva sui mercati, in linea con quanto espresso nei report precedenti, ed anzi rafforziamo tale analisi dopo aver analizzato profondamente la recente fase di “prese di beneficio” che ha investito i mercati azionari: tutto come da copione, con piccoli arretramenti dei maggiori titoli e degli indici azionari più rappresentativi, senza che venissero in alcun caso violati i supporti dinamici che da inizio gennaio stanno sostenendo il recupero dei listini azionari di tutto il mondo. Un approfondimento a parte merita l’indice FTSE MIB, vero e proprio “termometro” di Piazza Affari che, come visibile sul grafico allegato, ha brillantemente superato la prima resistenza in area 16.200 e si appresta ad attaccare a breve area 17.000.
Da monitorare con attenzione il supporto dinamico adesso in zona 16.000, al di sotto del quale lo scenario rialzista risulterebbe parzialmente compromesso.
Un cenno, infine, ad UNICREDIT: dopo una “perfetta” correzione arrestatasi in area 3.50, dovuta perlopiù a più che logiche prese di benefico, ha finalmente violato la soglia psicologica dei 4 euro e si appresta ad attaccare la prima resistenza in area 4.50 per poi proseguire – molto probabilmente – almeno fino alla soglia tecnica dei 6.00 euro. Mantenere le posizioni, così come consigliato su ENI, MEDIASET, A2A nelle passate settimane appare logico ed opportuno, una volta tanto impariamo a lasciar correre i profitti… In conclusione, tutto ok sui mercati azionari, la cui buona intonazione è confermata anche dall’andamento del BUND, in deciso arretramento nelle ultime ore, nonchè delle commodity currencies come il cambio NZD/USD, letteralmente perfetto nel susseguirsi delle fasi di accumulo/distribuzione. Mantenere le posizioni e monitorare le variabili esterne che guidano i mercati, non è poi così difficile se si usano sempre gli stessi riferimenti…
Pietro Paciello
Ufficio Studi Uptrend Advisory