Per la banca britannica i produttori cinesi di auto elettriche Nio, XPeng e Li Auto sono “rare opportunità" di acquisto. Dopo una crescita dei ricavi del 183% nel 2021, l’analista stima per quest’anno un incremento dell’85%. Il sostegno del governo di Pechino alle vendite di EV.
Titolo in rialzo del 3% a 24,69 dollari.
Dopo due mesi e mezzo di acuta sofferenza, le quotazioni di Nio (NYSE:NIO) mostrano segni di ripresa. Martedì 8 febbraio a Wall Street le azioni del produttore cinese di auto elettriche di lusso hanno messo a segno un rialzo del 3%, chiudendo la seduta a 24,69 dollari. Lo scatto è stato favorito da una netta presa di posizione di Barclays (LON:BARC) che ha definito Nio e altri due produttori cinesi di EV (electric vehicle), XPeng e LiAuto, “rare opportunità”.
L’analista di Barclays, Jiong Shao, ha messo sul piatto tre robusti Buy, affermando che le quotazioni delle tre società sono destinate a riprendersi grazie al boom delle vendite dei veicoli elettrici in Cina, sostenuto dalle politiche di incentivi del governo.
In Cina le vendite di EV sono il 15% del totale delle vendite di nuove auto.
La Cina è il maggiore mercato automobilistico al mondo e il principale per le auto elettriche: l’anno scorso le vendite di EV, comprese le ibride plug-in, hanno rappresentato circa il 15% del totale delle vendite di nuove auto, in netta crescita dal 6% del 2020. Negli Stati Uniti, tanto per fare un confronto, la quota di elettriche è stata nel 2021 solo del 3% sul totale delle auto vendute.
Insieme, le tre case Nio, XPeng e LiAuto hanno registrato una crescita complessiva delle vendite nel 2021 del 183%, arrivando a consegnare 240mila veicoli, rispetto agli 85.000 dell’anno precedente.
Target price a 34 dollari, ben più basso della media (59 dollari).
Jiong Shao ha fissato per Nio un obiettivo di prezzo fra 12 mesi di 34 dollari, il che implica un potenziale di rialzo del 42%. Guardando i target price degli altri analisti si potrebbe dire che l’esperto di Barclays è stato di manica stretta. La media, infatti, è di 59 dollari, con un upside del 139%. Su 24 analisti che coprono Nio, 21 raccomandano di comprare le azioni.
Negli ultimi 12 mesi il titolo Nio ha perso il 60%.
Al pari di tutto il settore tech, Nio è reduce da una lunga scivolata in Borsa che potrebbe avere toccato il suo minimo lo scorso 28 gennaio a 20,90 dollari: una quotazione così bassa non si vedeva dall’ottobre 2020. Negli ultimi 12 mesi il titolo ha perso il 60%, ma la parte più ripida della discesa è iniziata a fine novembre quando sui mercati finanziari ha fatto irruzione il tema del rialzo dei tassi. Con inflazione sostenuta e tassi di interesse più alti si deprimono le quotazioni delle società a forte crescita, che sono valutate sulla base degli utili futuri, scontati per il tasso di interesse.
NIO E TESLA: UN ANNO DI QUOTAZIONI A CONFRONTO
Secondo Barclays, i ricavi congiunti di Nio, XPeng e Li Auto cresceranno quest’anno dell’85%. Per quanto riguarda Nio, che per la qualità dei veicoli che produce è il principale concorrente di Tesla (NASDAQ:TSLA) in Cina, il consensus degli analisti stima per il 2022 un fatturato di 9,9 miliardi di dollari, in aumento del 77% sui 5,6 miliardi del 2021. Il risultato finale dovrebbe avvicinarsi al pareggio, con una perdita ridotta a 350 milioni di dollari, da 1,2 miliardi dell’anno precedente.
Il confronto dei multipli fra Nio e Tesla.
E’ normale che aziende con un così forte tasso di crescita vengano valutate con dei multipli del fatturato. Al prezzo di oggi Nio capitalizza 39,2 miliardi di dollari, pari a circa quattro volte i ricavi 2022. Troppo? No di certo se si fa il confronto con Tesla, che capitalizza 11,7 volte i ricavi del 2022 e il cui fatturato 2022 è previsto in crescita del 55%. Anche se volessimo salomonicamente ipotizzare che i due multipli dovrebbero incontrarsi a metà strada, per Nio c’è un amplissimo spazio di crescita.