Il raggiungimento di quota 18,38 euro, livello che il titolo Buzzi Unicem (MI:BZU) non aveva più toccato dal 2008, ha momentaneamente frenato la corsa dei corsi, anche a causa dell’incertezza e volatilità dei mercati.
Il titolo si è comunque mostrato abbastanza competitivo e reattivo negli ultimi 3 mesi (grazie anche al ritorno dell’utile nel primo trimestre), riprendendo il cammino di crescita intrapreso ad inizio gennaio 2015.
La permanenza al di sopra di 17,40 euro appare necessaria per il prosieguo del trend i cui obiettivi oltre 18,40 euro sono ipotizzabili a 18,90 (forte resistenza) in prima battuta e più in alto, nel medio/lungo periodo, in area 20 euro.
Solo al di sotto di 17,40 euro (in chiusura di seduta) le prospettive rialziste verrebbero messe in discussione favorendo approfondimenti verso il successivo sostegno in area 16,60 euro (1° target).
Buzzi Unicem (MI:BZU), in sei mesi, ha messo a segno un progresso del 7%, del 31% in 12 mesi, +37% in 3 anni e +98% in 5 (dal 2000 ad oggi +84%).
La scorsa settimana UBS ha alzato il target price da 18,50 a 22,00 euro.
Durante il primo trimestre dell’esercizio, a livello consolidato, la domanda di cemento è cresciuta di alcuni punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.
Determinante, per tale risultato, è stata l’intensità della variazione realizzata in Stati Uniti d’America, a sua volta dovuta a condizioni climatiche più favorevoli rispetto ad un primo trimestre 2015 avversato dal maltempo.
L’Europa Centrale ha confermato i livelli di attività del 2015, così come l’Italia. In Europa Orientale abbiamo assistito ad un calo delle vendite, dovuto alla prosecuzione della fase recessiva in Russia ed una temporanea debolezza in Ucraina, mentre Polonia e Repubblica Ceca hanno confermato volumi di spedizione analoghi a quelli realizzati nello stesso periodo del 2015.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sopra di Ema20, quest’ultima è superiore a Ema50; entrambe sono superiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più rialzista possibile.
Evoluzione prevedibile della gestione
A fine aprile si è concluso con successo il collocamento presso investitori qualificati di un prestito obbligazionario avente le seguenti caratteristiche: – valore nominale: 500 milioni di euro – durata: 7 anni con rimborso in unica soluzione – tasso d’interesse: cedola annua fissa del 2,125% – prezzo di emissione: pari al 99,397% del valore nominale.
Le obbligazioni sono quotate presso il mercato regolamentato lussemburghese. L’emissione del nuovo prestito obbligazionario ha consentito di rinnovare tempestivamente alcuni finanziamenti a breve termine, diversificare ulteriormente le fonti di capitale ed allungare la durata media del debito.
Rispetto all’evoluzione prevista in occasione dell’approvazione bilancio 2015, abbiamo registrato un andamento più favorevole della domanda in Stati Uniti, dovuto principalmente alle condizioni meteo; nelle altre regioni le situazioni operative sono state conformi allo sviluppo atteso.
Indicazioni più precise sulle prospettive dell’anno in corso saranno possibili dopo le risultanze dei primi sei mesi, quando la stagionalità che tipicamente caratterizza i livelli di attività nel settore costruzioni si potrà considerare normalizzata.
Preso atto del positivo avvio d’anno, in occasione di questa prima rendicontazione infra annuale riteniamo opportuno confermare la previsione che a livello consolidato il margine operativo lordo ricorrente dell’intero 2016 esprima una variazione leggermente favorevole rispetto all’esercizio precedente.