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Bob Kunze-Concewitz, amministratore delegato di Campari, ha diffuso una “lettera agli investitori” nella quale annuncia di avere a disposizione 700 milioni di euro per nuove acquisizioni.
La somma dedicata alla crescita esterna non impatta il solido bilancio con il multiplo d’indebitamento netto sempre inferiore a 3,5. I parametri utilizzati ai fini d’acquisizione restano i medesimi delle volte precedenti: ROI (return on investment) con orizzonte temporale di un anno al 10% ed un rapporto di EV compreso nell’intervallo tra sette e dodici volte EBITDA.
Mantenendo invariati i criteri ed il perimetro d’analisi, il gruppo milanese si aspetta per il 2012 una crescita stabile e vicina a quella registrata negli ultimi 15 anni.
La spinta arriverà da A&P (Advertising & Promotion) divisione che permetterà di aumentare le vendite sia globali che regionali e su alcuni marchi specifici. Il quadro che l’azienda delinea per l’anno in corso vede ripresa nei consumi sul mercato statunitense, crescita in Europa dell’Est soprattutto sostenuta dalla Russia, in Europa il mercato è previsto stabile e nonostante la contrazione in Brasile anche il mercato sudamericano dovrebbe tornare a crescere.
In termini numerici Campari stima un incremento nelle vendite nell’intorno di 1,3 miliardi di euro, superando i 340 milioni di euro di EBITDA e un utile netto di 180 milioni.
La notizia non sconvolge il mercato perché in linea con le attese, per questa ragione non ci dovrebbero essere sorprese nel breve termine. L’incremento nelle disponibilità liquide per possibili acquisizioni sicuramente fa piacere agli azionisti, ma di per se non crea un surplus nella valutazione complessiva del titolo.
A nostro giudizio il target non deve essere modificato perciò 5.3 e HOLD.