Con la coppia XAU/USD in salita per il terzo giorno di fila, l’oro potrebbe tornare a reclamare la sua scintillante corona? Numerosi analisti, compresi quelli di Goldman Sachs, sembrano pensarla così. Ed i segnali tecnici sembrano concordare.
In effetti, secondo Goldman l’asset si prepara a registrare un nuovo rally dopo che la Fed ha annunciato delle misure estreme per sostenere l’economia, mantenere bassi i costi di prestito ed evitare una stretta del credito sulla scia della pandemia di coronavirus.
L’agenzia spiega che esiste un collegamento diretto tra la promessa di disponibilità del dollaro ed il ritorno dello status di asset rifugio dell’oro, in quanto gli investitori non avranno le stesse forti pressioni di vendere tutti gli asset per sbloccare liquidità.
Inoltre, un ritorno ad un pieno quantitative easing, tramite il quale una fornitura infinita di dollari servirà a ridurre il valore di ciascuna unità, probabilmente riporterà gli investitori a frotte verso l’oro.
Peter Spina di GoldSeek.com, che si focalizza sui metalli preziosi, si aspetta che il metallo giallo raggiunga i 1.700 dollari questa settimana o la prossima, prevedendo che vedrà salti di 100-200 dollari senza ribassi. Spina aggiunge che le interruzioni della filiera di produzione e distribuzione dell’asset fisico dovute al virus probabilmente genereranno la “tempesta perfetta per una super impennata del prezzo”.
La nostra analisi tecnica supporta queste conclusioni.
Grafico giornaliero XAU
L’oro spot si è allontanato da una flag ribassista, che ha compreso tre giorni sotto la DMA su 200 per la prima volta da quando i prezzi erano scesi al di sotto della famigerata media mobile a metà del 2018. Il prezzo è anche rimbalzato nel suo canale rialzista.
Allo stesso tempo, è sceso attraverso altre medie mobili ogni giorno: dalla 200, alla 100 e, oggi, attraverso la 50, almeno su base intraday.
Una chiusura sopra il livello di 1.600 dollari, importante livello di supporto-resistenza dal 6 gennaio, sarebbe lo scenario più rassicurante, secondo noi. Non ci sorprenderebbe neanche vedere i prezzi scendere, o almeno consolidarsi, prima di continuare la salita.
L’azione di prezzo negli ultimi tre giorni è stata incoraggiante. Ha prodotto tre candele lunghe piene, note come “i tre soldati bianchi”, un pattern che segnala un’inversione rialzista.
L’indice RSI sta per incrociare la sua linea di trend in discesa iniziata prima di quella del prezzo, portandolo giù del 12%. Intanto, l’indice RSI è salito al di sopra di un livello di supporto-resistenza dal 4 febbraio. Anche la media mobile corta del MACD sta salendo verso una cross sopra la sua media mobile lunga con un segnale “buy”.
I “tre soldati bianchi” di solito segnalano condizioni di overbought. Tuttavia, come possiamo vedere dagli indicatori RSI e MACD, difficilmente sarà così stavolta.
Strategie di trading
I trader conservatori dovrebbero aspettare un nuovo massimo sopra quello del 9 marzo di 1.709,96 dollari per riconfermare il trend in salita, e poi aspettare un calo prima di impegnarsi con una posizione long.
I trader moderati potrebbero andare long dopo una chiusura sopra 1.600 dollari.
I trader aggressivi potrebbero andare long ora, ammesso che accettino il rischio di un potenziale calo prima che il prezzo continui a salire.
Esempio di trading
- Entrata: 1.590 dollari
- Stop-Loss: 1.560 dollari, bottom del canale ascendente
- Rischio: 30 dollari
- Obiettivo: 1.680 dollari
- Ricompensa: 90 dollari
- Rapporto di rischio-ricompensa: 1:3