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Greggio su tra le aspettative sui viaggi nel weekend; oro stabile a 1730 dollari

Pubblicato 26.05.2020, 16:49
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Allora, gli autisti USA ce l’hanno fatta?

Malgrado l’aumento dei casi di coronavirus negli USA e le richieste di socializzare solo in piccoli gruppi, le masse hanno affollato i posti preferiti in America per il Memorial Day in quello che è stato un incoraggiante segnale di viaggi che si sarebbe dovuto tradurre nella domanda di benzina durante il lungo weekend di tre giorni.

Tuttavia, non c’è modo di sapere quanti viaggi in auto (un altro must del Memorial Day insieme alle spiagge affollate ed ai barbecue, ovviamente) fossero stati messi in conto. Senza le previsioni annuali dell’Associazione Automobilistica Americana per via della pandemia, è mancato un dato di riferimento. Quello che possiamo prevedere con una certa precisione, però, è che il dato di quest’anno non sarà neanche lontanamente vicino ai 43 milioni di americani che si sono messi al volante l’anno scorso per il Memorial Day.

Quanta benzina hanno usato gli americani durante il Memorial Day?

Il corrispondente per l’energia di Bloomberg Javier Blas ha scritto su Twitter, dove ha più di 90.000 follower, che i trend di mobilità di Apple (NASDAQ:AAPL) per la guida negli USA indicano “un massiccio aumento della mobilità negli Stati Uniti”.

“Interessante capire se ciò si tradurrà (in una) maggiore domanda di benzina”, sottolinea Blas, notando che la domanda suggerita non è emersa negli ultimi dati dell’EIA per la settimana terminata il 15 maggio. Il grafico sulla mobilità di Apple che Blas ha twittato suggerisce che gli spostamenti in auto sono schizzati al livello del 25% nella settimana terminata il 22 maggio, dal 10% precedente. Ma è difficile dire se si sia trattato di un rialzo settimanale, per via dell’assenza di indicatori temporali più dettagliati.

Le scorte di benzina USA sono inaspettatamente salite di 2,8 milioni di barili nella settimana conclusasi il 15 maggio, contro le stime di un calo di 2,1 milioni di barili. Facendo da contrappeso ad un eventuale sentimento ribassista dovuto all’aumento della benzina, le scorte di greggio sono scese di 5 milioni di barili, contro le aspettative di un incremento di 1,2 milioni.

Crude Oil Inventories 1 Year Chart

Grafico scorte di greggio a un anno

Il grado generale di mobilità negli Stati Uniti è sembrato dipendere dal lato della costa in cui ci si trovava e dall’eventualità che la sete di avventura e la voglia di viaggiare delle persone andasse o meno contro la legge.

In California, il famoso parco naturale di Eaton Canyon ha aperto prima del fine settimana del Memorial Day con svariate misure di sicurezza ma è stato rapidamente chiuso per via delle folle sempre più numerose.

A Chicago, in città e nelle periferie, le parate e le solenni cerimonie con grande partecipazione di pubblico sono state rimpiazzate da eventi più piccoli trasmessi online, con i leader locali che hanno cercato di onorare coloro che hanno dato la vita per la nazione, cercando di rispettare al contempo le norme sul distanziamento sociale.

Le aspettative di una maggiore domanda di benzina durante il Memorial Day hanno spinto il greggio USA di riferimento, il West Texas Intermediate, su del 13% la settimana scorsa, con un balzo di ben il 230% complessivamente dal bottom del 28 aprile di 10,07 dollari al barile.

WTI Crude Futures Weekly Chart

Grafico settimanale future WTI

Il WTI sta perseguendo un rally “autolesionista”?

Il WTI continua a registrare un crollo del 45% sull’anno. Ma la parte frontale del mercato sembra correre come un treno ad alta velocità e pochi orsi appaiono intenzionati ad intralciarne il cammino. Per capire meglio, negli scambi del pomeriggio in Asia, il greggio di riferimento USA ha recuperato il crollo complessivo del 3% dalla seduta di venerdì e dal trading di lunedì svoltosi in maniera elettronica per la festa del Memorial Day.

“Solo un calo sotto 30 dollari al barile negherebbe il quadro tecnico rialzista per il WTI al momento”, scrive Jeffrey Halley, analista di OANDA a New York.

Ciononostante, c’è chi si chiede se la ripresa del greggio USA non sia stata eccessiva. Gli analisti di Goldman Sachs, in una nota sul settore energetico, inviata ai clienti ieri, si sono chiesti se il WTI non stia perseguendo un “rally del greggio autolesionista”.

“Con il WTI nel range inferiore dei 30 dollari al barile, si teme che un’inversione di rotta nella sospensione della produzione possa arrivare troppo presto e alla fine portare ad un periodo più lungo di attività di trivellazione dello scisto limitata”, spiega Goldman, la voce più influente a Wall Street per quanto riguarda il trading del greggio.

Il Brent ha più scorte galleggianti ora

La Energy Intelligence di New York, intanto, ha riportato che le scorte globali di greggio e prodotti sono schizzate della cifra record di un miliardo di barili quest’anno da gennaio-aprile e che probabilmente si registreranno altri 400 milioni di barili prima che i tagli alla produzione e la ripresa della domanda comincino a riequilibrare il mercato quest’estate.

Queste scorte di greggio sono emerse dovunque: prima nei principali centri di scambio, poi in località secondarie ed infine in mare, dove nel mese di aprile si è registrato un altro record per il greggio conservato a bordo delle superpetroliere VLCC da vendere in data successiva.

Mentre gli accumuli di scorte proseguono in tutto il mondo, il flusso delle petroliere USA sta rallentando ed i principali hub in America stanno ricominciando a spostare il greggio all’interno del sistema.

Aggiunge Energy Intelligence:

“I gestori dei terminal hanno offerto spazio di immagazzinamento in hub come il terminal dei prodotti Nymex nel porto di New York City e presso il porto petrolifero offshore della Louisiana a St. James”.

A parte questo, Seevol.com ha riportato un calo di 4,26 milioni di barili per la settimana terminata il 22 maggio presso l’hub di Cushing, Oklahoma, dove viene conservato il greggio dei contratti WTI in scadenza.

La stima di Seevol indica una costante riduzione delle scorte a Cushing. Nella settimana precedente al 15 maggio, la Energy Information Administration aveva riportato un calo di 5,8 milioni di barili al Cushing. La diminuzione delle scorte di Cushing è stata uno dei principali fattori della performance relativamente superiore del WTI contro il suo rivale londinese, il Brent, nel mese scorso. Sebbene entrambi i riferimenti siano scesi circa della stessa percentuale sull’anno, il Brent ha guadagnato solo l’8% l’anno scorso rispetto al 13% del WTI.

Brent Oil Futures Weekly Chart

Grafico settimanale future del greggio Brent

Le tensioni USA-Cina vanno ad aggiungersi alle preoccupazioni dei mercati

Dati EIA a parte, il movimento di questa settimana del greggio dipenderà anche dall’evolversi delle tensioni USA-Cina.

La prospettiva di uno scontro commerciale tra la Cina e le economie occidentali ha preso piede domenica, quando Pechino ha accusato Washington di stare portando i rapporti sull’orlo di una “nuova guerra fredda”, con il Presidente Donald Trump che vuole prendere le difese di Hong Kong nello scontro per la democrazia tra l’isola e la Cina continentale. Trump ha anche suggerito che la Cina abbia diffuso il coronavirus per indebolire il suo governo.

“La Cina non ha intenzione di cambiare né tantomeno [di] rimpiazzare il governo degli Stati Uniti”, ha affermato il ministro degli esteri cinese, Wang Yi, domenica, nell’ultima escalation delle tensioni tra le due maggiori economie mondiali. “È ora che gli Stati Uniti rinuncino alla pia illusione di cambiare la Cina e di fermare gli 1,4 miliardi di persone che marciano verso la modernizzazione”.

Oro stabile a 1.730 dollari tra il “rumore” di titoli azionari e dollaro

Nel caso dell’oro, i future del metallo giallo hanno cominciato la settimana in modo pacato, restando stabilmente sopra i 1.730 dollari.

Gold Futures Daily Chart

Grafico giornaliero future dell’oro

Sebbene l’ipotesi rialzista a lungo termine sull’oro resti intatta, il “rumore” quotidiano di titoli azionari e dollaro pesa sull’asset rifugio, dicono gli analisti.

“Penso che la scelta di titoli azionari ed altri asset legati al rischio abbia probabilmente supportato la propensione al rischio, diminuendo l’appeal dell’oro sul breve termine”, ha riferito a Reuters l’analista di IG Markets Kyle Rodda.

“Sembra ancora persistere la questione dei prezzi dell’oro che cercano di andare ben oltre il livello di 1.740, 1750 dollari”.

Nota: Barani Krishnan non possiede e non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.

 

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