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Continua il calo di CAD e TRY, RBA all’orizzonte

Pubblicato 02.02.2015, 13:36
Aggiornato 07.03.2022, 11:10
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Forex News and Events

La settimana inizia con una propensione al rischio moderata. Gli operatori continuano a giocare contro il loonie (CAD); in avvio di settimana il greggio WTI quota in calo e le previsioni di un taglio del tasso alla riunione della RBA di domani frenano i tentativi al rialzo dell’AUD. In Turchia, permane il giudizio negativo per TRY e asset in TRY, in vista della pubblicazione cruciale dell’IPC di domani. Le dichiarazioni meno accomodanti di Basci di venerdì e di oggi rinforzano le speranze che forse, questa settimana, la Banca Centrale Turca eviterà un taglio d’”emergenza”.

Le vendite di CAD subiscono un’accelerazione

Venerdì l’USD/CAD è salito fino a 1,2799, superando la resistenza a 1,2734 (massimo del 2005). Le continue pressioni a vendere sui mercati petroliferi rendono gli operatori scettici sulle correzioni al ribasso, malgrado le forti condizioni d’ipercomprato. L’RSI è pari all’86%, la banda di Bollinger superiore a 30 giorni si attesta a 1,2741. Assistiamo alla formazione di una resistenza in area 1,2500/62 (resistenza della scorsa settimana diventata supporto / 46,4% di Fibonacci sul rally dal 15 al 30 gennaio). La prossima resistenza chiave staziona a 1,3065 (massimo del 2009). L’EUR/CAD ha superato la resistenza in corrispondenza della media mobile a 200 giorni (1,44050). Una chiusura giornaliera sopra la media mobile a 200 giorni sposterà l’obiettivo a 1,46445 (massimo del 16 dicembre), man mano che si rafforza il momentum positivo.

La svalutazione dei prezzi delle materie prime probabilmente spingerà gli operatori a continuare a giocare contro il loonie. Per i prezzi delle materie prime (in uscita il 3 febbraio) è previsto un calo significativo pari al 9% su base mensile a dicembre, nello stesso mese il deficit negli scambi di merci (in uscita il 5 febbraio) dovrebbe aver superato 1 miliardo di CAD. Anche i dati sul lavoro (6 febbraio) probabilmente confermeranno le tensioni, nel frattempo si scontano le previsioni di un ulteriore taglio del tasso dalla BoC. I rendimenti dei titoli di stato canadesi sono scesi ai minimi storici, venerdì i titoli a due anni sono scesi sotto lo 0,40% in chiusura di seduta.

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La RBA annuncia la decisione

Martedì la banca centrale australiana (Reserve Bank of Australia, RBA) annuncerà la sua decisione; crescono le attese di un taglio del tasso di 25 punti base da questa riunione. Chi opera in swap ritiene possibile al 66% un taglio del tasso domani, oppure al 90% alla riunione di marzo. Il calo dei prezzi del petrolio e delle materie prime favorisce sicuramente un’impostazione da colomba della RBA. D’altro canto, l’IPC superiore alle attese della scorsa settimana può comunque fornire una scusa per mantenere i tassi alla riunione di questa settimana, visto che, in prospettiva, il crollo dell’AUD contro l’USD a 0,75 potrebbe compensare le pressioni deflazionistiche. Il giudizio per l’AUD rimane negativo prima della RBA, a 0,7840/0,7900 abbondano le barriere per opzioni in scadenza oggi.

Basci eviterà un taglio d’”emergenza” in Turchia?

In Turchia, le incertezze su un potenziale intervento sui tassi mantengono elevate le volatilità sui mercati della TRY. La Banca Centrale Turca (BCT) appare bloccata fra le pressioni politiche che mirano a un abbassamento dei tassi e la reazione del mercato a rendimenti inferiori sugli investimenti in TRY. I bruschi interventi verbali dei leader politici rappresentano una chiara minaccia per l’indipendenza della BCT e i mercati diventano molto sensibili rispetto alle vere ragioni alla base delle decisioni di politica monetaria. Il dato di domani sull’inflazione sarà quindi cruciale per la BCT. Ricordiamo che un rallentamento dell’IPC superiore a un punto percentuale dovrebbe generare un taglio del tasso “d’emergenza” il 4 febbraio, sebbene il governatore Basci non sembri più convinto che questo sia il corso giusto da seguire. Oggi, in un discorso pronunciato a Budapest, Basci ha detto che “mantenere un’inflazione bassa e stabile sarebbe il miglior contributo alla crescita che una banca centrale possa fornire [...] Riforme nel capitale umano, nel mercato occupazionale, tecnologia, innovazione e infrastrutture stimoleranno il potenziale di crescita in Turchia”. Di riflesso, l’USD/TRY è sceso a 2,4228 perché si spera che Basci faccia un passo indietro rispetto all’intervento d’”emergenza” dopo la pubblicazione dell’IPC. A nostro avviso, nemmeno il calo di un punto percentuale dell’IPC turco è sufficiente a giustificare un taglio d’”emergenza”.

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L’EUR/TRY testa al rialzo la media mobile a 50 giorni (2,7728) e ha spazio per salire ulteriormente, perché chi opera in carry cercherà di liquidare posizioni nella prima metà della settimana per effetto della minaccia di tassi più bassi per la TRY.

chart

The Risk Today

Luc Luyet

EURUSD L’EUR/USD si consolida dopo il rimbalzo dal minimo a 1,1098. È necessaria una rottura della resistenza oraria a 1,1460 (vedasi anche la linea di tendenza discendente) per lasciare spazio a qualcosa di più di un rimbalzo temporaneo. Un'altra resistenza oraria si attesta a 1,1541 (minimo 20/01/2015). Supporti orari possono essere trovati a 1,1262 (minimo 29/01/2015) e a 1,1224 (minimo 27/01/2015). In un’ottica a più lungo termine il triangolo simmetrico favorisce un'ulteriore debolezza significativa verso la parità. Supporti importanti si trovano a 1,1000 (supporto psicologico) e a 1,0765 (minimo 03/09/2003). Una resistenza si trova a 1,1679 (massimo 21/01/2015), mentre una resistenza chiave si attesta a 1,1871 (massimo 12/01/2015).

GBPUSD La coppia GBP/USD permane debole finché i prezzi resteranno al di sotto della resistenza chiave a 1,5274. Un supporto si trova a 1,4952. Un'altra resistenza è data dalla linea di tendenza discendente (attorno a 1,5381), mentre un supporto robusto si trova a 1,4814. A più lungo termine, la struttura tecnica è negativa finché i prezzi permarranno al di sotto della resistenza chiave a 1,5274 (massimo 06/01/2015, vedasi anche la linea di tendenza discendente). Si prevede un ritracciamento completo sull’ascesa 2013-2014.

USDJPY L’USD/JPY ha infranto al ribasso dal triangolo simmetrico e dal supporto a 117,18. Tuttavia, il mancato monitoraggio e il forte rimbalzo successivo lasciano intendere una falsa violazione ribassista. Una resistenza oraria si trova attualmente a 117,88 (massimo intragiornaliero). Un'altra resistenza si trova a 118,87. Supporti orari possono essere trovati a 116,66 (minimo 02/02/2015) e a 115,86 (minimo 16/01/2015). Propendiamo per un giudizio rialzista di lungo termine finché terrà il supporto chiave a 110,09 (massimo 01/10/2014). Sebbene un consolidamento a medio termine sia auspicabilmente in corso, non vi è alcun segnale che indichi la fine del trend rialzista di lungo termine. Un’importante resistenza si trova a 124,14 (massimo 22/06/2007). Un supporto chiave si trova a 115,46 (minimo 17/11/2014). Lo stop-loss della nostra strategia lunga non è stato attivato, pertanto cui la posizione permane aperta.

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USDCHF L’USD/CHF ha infranto la resistenza chiave a 0,9132 (massimo intragiornaliero, vedasi anche il ritracciamento a 61,8%) e quella implicata dalla media mobile a 200 giorni. Altre resistenze possono essere trovate a 0,9368 (minimo 15/10/2014) e a 0,9554 (minimo 16/12/2014). Supporti orari si attestano a 0,9170 (minimo 30/01/2015) e a 0,9080 (minimo intragiornaliero). In seguito alla rimozione del floor EUR/CHF, si è formato un importante top a 1,0240. La rottura della resistenza implicata dal ritracciamento a 61,8% della vendita lascia intravedere un forte interesse all'acquisto. Un'altra resistenza chiave si trova a 0,9554 (minimo 16/12/2014), mentre un forte supporto può essere trovato a 0,8353 (minimo intragiornaliero).

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