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Dal soft landng al no landing?

Pubblicato 16.02.2023, 08:41

Il viaggio non è mai una questione di soldi, ma di coraggio” (Paolo Coelho)

Dal soft landing al no landing ovvero un’economia che cresce senza sosta. Una prospettiva impensabile sino a 4 mesi fa ma che alla luce dei movimenti dei listini nel 2023, sembra verosimile per gli investitori. Milano ha chiuso una seduta volatile, ma, per la terza volta consecutiva, in rialzo portandosi sopra i 27.500 punti. Ancora più toniche sono state Parigi e Francoforte. Meno brillante Wall Street per un flusso di notizie sui dati macroeconomici che hanno disorientato gli operatori. Le vendite al dettaglio sono cresciute a gennaio del 3%, sui massimi di 2 anni, dopo 2 mesi consecutivi al ribasso, e questo nonostante l’inflazione sia in calo ma ancora su livelli elevati. Sempre ieri il treasury a 10 anni è sceso al 3,8% di rendimento, facendo presagire una recessione ma il titolo a 6 mesi ha superato il 5% per la prima volta dal 2007. Segnali “bipolari” che potrebbero guidare la Fed a confermare le aspettative di pressioni inflattive nel breve termine. L’ipotesi del no landing non piace neanche a Brad Tank, Chief Investment Officer-Fixed Income di Neuberger secondo il quale la resa dei conti (ovvero la correzione del mercato) è semplicemente rinviata, potenzialmente nella seconda metà del 2023. Molta attenzione alle 14:30 di oggi quando saranno diffusi i permessi di costruzione rilasciati a gennaio. Il mercato immobiliare pesa circa il 40% all’interno del paniere del costo della vita Usa per cui le statistiche che lo riguardano rappresentano un indicatore importante per le scelte future della Fed.

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La battaglia per il risparmio degli italiani

Mediobanca (BIT:MDBI), ha effettuato l'acquisto di poco meno di 25 milioni di azioni ordinarie di Anima Holding (BIT:ANIM), pari a circa il 7,2% del capitale, per conto di Fsi Holding, attraverso una procedura di reverse accelerated bookbuilding. Il corrispettivo per l'acquisto delle azioni, spiega una nota, è pari a €4,35 per azione, per un esborso complessivo di €108,7 milioni, pari a un premio del 7,4% pre annuncio. I diretti interessati non hanno dato spiegazioni, lasciando spazio alle interpretazioni. Tra queste la più verosimile è che su Anima, si stia combattendo una battaglia per il controllo del Banco Bpm (BIT:BAMI), che detiene il 20% della società ed è a sua volta partecipato dal Credit Agricole (EPA:CAGR), primo socio con il 9%, che possiede Amundi, la principale società di gestione del risparmio di matrice straniera attiva nel nostro Paese. Il controllo del risparmio degli italiani fa gola all’estero, anche le sue banche. Gli investitori istituzionali italiani cercano di fare argine all’invadenza straniera ma probabilmente non basta in assenza di una politica industriale che rafforzi l’industria del mercato dei capitali italiano. Anche di questo si parlerà domani all’evento di Assonext presso il Parlamento italiano a cui sarà presente anche il direttore generale di Integrae Sim, Luigi Giannotta.

I guru di Wall Street

Il flusso di notizie proveniente dagli Usa è fondamentale per capire dove si muoveranno i listini. Anche in Europa. Per questo meritano di essere ricordate le dichiarazioni rilasciate ieri da alcuni autorevoli esponenti del capitalismo americano. La prima citazione è per il centenario Charlie Munger, storico socio di Warren Buffet intervenuto a Los Angeles, in occasione dell’assemblea annuale del Daily Journal, che ha esposto il suo pensiero su alcune asset class. Innanzitutto consiglia di investire in Cina, un Paese guidato da un premier “intelligente” dove esistono molte aziende sottovalutate, e quindi con più opportunità di profitto rispetto agli Stati Uniti. Il “guru” ha aggiunto che l’intellingenza artificiale è positiva ma non aiuta a curare il cancro, mentre le banche tradizionali restano da preferire rispetto alle criprovalute. Anche Elon Musk ha fatto una serie di annunci. Il primo è che è stato trovato un accordo con il Governo Usa per condividere le colonnine di ricarica di Tesla (NASDAQ:TSLA) (+70% nell’ultimo mese) con altre case automobilistiche e che i supercharger saranno triplicati. Una mano tesa a Joe Biden che punta a creare 500mila stazioni di ricarica per vetture elettriche entro il 2030. Infine AirBnB, +15% a Wall Street, che ha chiuso in utile per la prima volta nella propria storia e ha rilasciato un outlook molto positivo. Secondo il Ceo della società di affitti brevi: “non importa quello che succede nel mondo, dopo essere stati chiusi in casa a lungo le persone vogliono viaggiare”.

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