Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com
L’oro è schizzato nel 2020, salendo di oltre il 25% ai massimi storici. Ma non è solo il prezzo del metallo che sta salendo. I titoli delle minerarie che estraggono oro sono rimbalzati ad un ritmo persino maggiore, secondo quanto indica il VanEck Vectors Gold Miners ETF (NYSE:GDX), con un’impennata di quasi il 38% sull’anno. Alcuni trader scommettono inoltre che il recente rialzo del GDX sia solo cominciato e che potrebbe salire ancora.
Malgrado l’ottimismo, l’oro in sé è andato sotto pressione di recente, con i dati sull’inflazione, dall’indice sui prezzi alla produzione all’indice sui prezzi al consumo, a livelli davvero bassi. Allo stesso tempo, la velocità di MZM (Money Zero Maturity) è scesa sotto uno, per la prima volta, per via della contrazione del PIL del secondo trimestre. Ciò significa che i minatori d’oro stessi potrebbero ritrovarsi nei guai se l’inflazione non rialzerà la testa, facendo crollare l’oro ancora di più.
Scommettere su ulteriori guadagni
Le opzioni call GDX da 42 dollari con scadenza il 16 ottobre hanno visto i livelli di posizioni aperte salire nelle ultime sedute di trading, con un aumento a circa 6.700 contratti aperti al 12 agosto dai circa 1.000 del 4 agosto. Una fetta significativa delle call è stata comprata e scambiata su ask per circa 2,20 dollari a contratto l’11 agosto.
Ciò significa che, affinché l’acquirente guadagni un profitto, il prezzo dell’ETF GDX dovrebbe salire a circa 44,20 dollari, se si mantengono i contratti fino alla data di scadenza. Si tratta di un rialzo di circa il 9% dal prezzo del 13 agosto.
Inoltre il 12 agosto, i livelli di posizioni aperte per le put da 35 dollari del 16 ottobre sono saliti di circa 5.600 contratti. I dati mostrano che queste put sono state vendute per circa 1,40 dollari. È una scommessa sul fatto che il valore del GDX non scenderà sotto i 35 dollari entro la data di scadenza.
Posizioni aperte GDX
Fonte: Investing.com
Debolezza tecnica
Ma, tecnicamente, il GDX sembra stare cedendo, scendendo al di sotto di un trend rialzista critico a circa 41 dollari. Potrebbe anche succedere che l’ETF scenda al suo prossimo livello di supporto significativo a circa 37 dollari.
Grafico giornaliero GDX
Potrebbe non importare cosa dicono i grafici, perché le società aurifere seguiranno con attenzione il prezzo del metallo sottostante, perciò, se il prezzo dell’oro dovesse scendere ancora, loro probabilmente lo seguiranno a ruota. Gli ultimi dati sugli indici IPP ed IPC mostrano che i tassi di inflazione restano bassi, con l’indice IPC in salita di solo l’1% a luglio rispetto allo stesso periodo di un anno fa, mentre l’indice IPP è sceso dello 0,4% a luglio rispetto all’anno scorso.
I dati sembrano porsi in contrapposizione ai timori di un aumento dell’inflazione dovuto alla politica monetaria allentata della Federal Reserve. Dopo le letture deboli sull’inflazione, il prezzo dell’oro è crollato di quasi il 6%. Il metallo potrebbe scendere ancora di più se non dovesse riuscire a mantenere il supporto tecnico a circa 1.925 dollari. Se questo livello di supporto dovesse infrangersi, infatti, il metallo potrebbe scendere a circa 1.785 dollari.
Grafico giornaliero oro
Velocità del denaro
I tassi di inflazione potrebbero restare bassi per un lungo periodo. La velocità di MZM è scesa sotto 1 per la prima volta ed indica che c’è più denaro nel sistema, e quindi nell’intero PIL nominale dell’economia statunitense. Questo alto livello di denaro e il calo della produzione è ciò che crea queste forze deflazionarie nell’economia. Anche se il PIL dovesse riprendersi nettamente nei prossimi trimestri, potrebbe non raggiungere i livelli necessari per spingere più su i tassi.
Scorte denaro MZM rispetto al PIL
Nel complesso, tutto questo potrebbe dipingere un quadro cupo per le prospettive dell’oro e probabilmente ne soffriranno anche le minerarie che lo estraggono.