Ricevi uno sconto del 40%
💰 Buffett rivela una partecipazione di 6,7 miliardi di dollari in Chubb.
Copia GRATIS l'intero portafoglio con lo strumento Stock Ideas di InvestingPro
Copia portafoglio

Dollaro ancora in flessione

Pubblicato 11.06.2013, 09:08
Aggiornato 09.07.2023, 12:32
EUR/USD
-
GBP/USD
-
USD/JPY
-
AUD/USD
-
EUR/JPY
-
DELL
-
ESSF
-
VALE
-

Le dinamiche correlative che seguiamo ormai da alcune settimane hanno trovato conferma anche nella giornata di ieri nella quale il dollaro americano ha mostrato ancora segni di temporanea debolezza nel momento in cui i tentativi di apprezzamento contro le altre major sono andati a svilirsi contro i primi supporti/resistenze individuabili a livello intraday.

L’eurodollaro ha infatti fermato il suo lieve percorso ribassista in area 1,3185 per poi riportarsi vicino ai massimi relativi in area 1,3280, così come il cable tornato in area 1,56, mentre l’USD/JPY è andato a ritestare area 98 dopo il rimbalzo di venerdì che lo aveva visto passare da quota 95 fino ad oltre 99.

Per proseguire con l’analisi intermarket, assistiamo ancora a Borse ancora piuttosto interdittorie e comunque ben lungi da riprese importanti dopo i recenti notevoli ribassi e a materie prime finanziarie perlopiù ancorate all’interno di compressioni di prezzo e volatilità.

Segnali di prezzo degni di nota si sono avuti invece sull’obbligazionario ed in particolare sul Bund, il cui prezzo è andato con decisione a violare l’importante supporto a 143 con ovvio e contestuale rialzo del rendimento a 1,60%, nell’ambito di un più ampio e preoccupante rialzo dei bond governativi a livello generalizzato.

Permangono dunque le relazioni che vedono il dollaro comprato o venduto contro tutte le altre valute senza eccezioni su quelle che sono, seppur con accezione diversa rispetto al 2012, dinamiche di risk on e risk off, alle quali si aggiungono le Borse che si trovano in linea con il green back (comprate cioè insieme ad esso) e materie prime (metalli in particolare) che, seppur con più incertezza, seguono a ruota. Il mercato sta scontando nei prezzi degli strumenti finanziari perciò tutte le perplessità circa le aspettative sulle future manovre della FED, con il più recente dato sul mercato del lavoro Usa che non ha certo aiutato in quanto ha mostrato una situazione in chiaroscuro dal punto di vista dei nuovi posti di lavoro creati e del tasso di disoccupazione.



5

Una possibile sottrazione di liquidità dai mercati potrebbe infatti innescare importanti flussi in acquisto di biglietto verde e far mancare il carburante necessario per sostenere l’azionario a questi livelli, azionario che rischierebbe perciò pesanti vendite salvo poi poter rinsavire supportato però da fondamentali rafforzati e dunque da eventuali miglioramenti sul fronte dell’economia reale.

Al di là di un necessario e basico alveo macroeconomico, da un punto di vista esclusivamente operativo vale la pena di seguire questi ragionamenti dettati naturalmente dalle aspettative - quelle che in definitiva concorrono alla formazione dei prezzi delle attività finanziarie – attraverso l’analisi dei livelli tecnici da cui dipendono i nostri posizionamenti.

Spostando il focus dal dollaro americano allo yen, va riportato come il meeting della Bank of Japan non abbia comunicato modifiche rispetto al piano di acquisto di asset, deludendo le aspettative circa un’ estensione della maturity dei prestiti da 1 anno a 2, misura che avrebbe rivestito il ruolo di calmierante la volatilità innescatasi sui bond giapponesi.

Ricordiamo a questo proposito la Press Conference del Governatore della Bank of Japan Kuroda prevista per le 8,30 italiane, che probabilmente genererà più attese che volatilità, ma che vale la pena si seguire se ci si trova in posizione sullo yen per le implicazioni soprattutto in ottica di ulteriore indebolimento dello stesso così come suggerito dai quadri tecnici un po’ più di lungo (leggasi grafici giornalieri).

EUR/USD
Zona nuovamente delicata per l’eurodollaro che non è riuscito ascendere oltre l’1,3185, riportandosi così vicino ai massimi relativi e all’importantissima area di resistenza a quota 1,33. Ieri il grafico a 4 ore appariva quello migliore a descrivere il quadro tecnico del cambio, con l’ottimo rimbalzo sulla media esponenziale a 21 periodi dello stesso per quelle che ora vanno ad essere potenziali conformazioni di inversione 123 potenzialmente propedeutiche ad importanti ribassi. Ribassi che passano dai livelli tecnici di breve, 1,3240 su tutti, su cui transita la precisa media a 21 sul grafico orario sul quale si potrebbe sviluppare una divergenza ribassista con l’oscillatore stocastico. 1,3185 in questo caso l’obiettivo che precede ,l’ancor più importante 1,3120 che, una volta rotto aveva dato impulso al clamoroso rally di giovedì scorso. Avvicinamenti in area 1,33 sarebbero da studiare con attenzione nel momento in cui il fallimento di doppi massimi potrebbe aprire la strada a decisivi breakout verso 1,3375.

USD/JPY
Vendite importanti hanno riguardato il cambio nella notte, sulle aspettative deluse circa possibili modifiche al piano di acquisto asset da parte della BOJ. Vendite che non sono tuttavia andate oltre il supporto a 97,70. Sul grafico a ore si può apprezzare una divergenza inversa ribassista con lo stocastico in grado, sulla violazione del sopracitato livello, di portare il prezzo a rivisitazioni in area 96,60. Superamenti del pivot point, nonché dell’incrocio delle medie 21 e 100 sull’orario a quota 98,50, indurrebbero invece acquisti per i livelli di 98,90 e 99,35.

EUR/JPY
Più spedito qui il cammino rialzista, supportato dai temporanei rialzi congiunti di USD/JPY ed EUR/USD, sul pattern di pin rialzista del grafico giornaliero. Come nel cambio precedente, su time frame a 4 ore possiamo apprezzare una divergenza inversa ribassista il cui sviluppo dipende dal superamento ingiù dell’area di supporto individuabile tra 130,25 e 130 per obiettivi in primis a 129,50 e 129 in secondo luogo. La tenuta della zona di supporto può invece riportarci a 131 e 131,30.

GBP/USD
Il quadro tecnico è molto simile a quello dell’Eurodollaro, di cui ricalca appieno la dinamica di ritracciamento ben visibile sul 4 ore sul livello statico a 1,5490 e sulla media mobile a 21 periodi. Cruciale ora la tenuta di 1,56 che potrebbe far rimbalzare il prezzo su un potente pattern 123 di inversione verso proprio 1,5490 in primo luogo. Il superamento di 1,56 ci porterebbe di nuovo verso 1,57 dal quale valutare rotture rialziste fino a 1,58.

AUD/USD
Cuneo ribassista ben visibile sul cambio, ancora avvolto in una importante spirale ribassista che lo vede ancora in sequenza di massimi decrescenti e che lo avvicinano al delicato punto di 0,9390, importante punto di swing che risale addirittura all’ottobre del 2011 e la cui rottura potrebbe portare a ideali target a 0,9230. Il superamento al rialzo prima di 0,9436 e poi 0,9475 aiuterebbe allo sviluppo della potenziale divergenza regolare bullish per obiettivi a 0,96.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.