Le azioni delle compagnie aeree globali sono balzate di oltre il 12% nella settimana terminata il 13 gennaio, segnale che gli investitori non si sono scomposti per il guasto che ha lasciato temporaneamente a terra gli aerei negli Stati Uniti. United Airlines ha registrato la performance migliore della settimana, con +22%, seguito da American Airlines (NASDAQ:AAL) (20%) e Frontier Airlines (NASDAQ:ULCC) (17%).
Su base mensile, trimestrale e semestrale, un paniere di titoli di compagnie aeree globali ha stracciato il mercato. Dalla metà di ottobre, l’indice NYSE Arca Global Airline Index è schizzato di oltre il 22% rispetto al +11% dell’indice S&P 500. 
Gran parte del recente rialzo è stato dovuto alla decisione della Cina di eliminare la quarantena per i viaggiatori in arrivo, per la prima volta dall’inizio della pandemia. Le prenotazioni aeree in Cina sono esplose di conseguenza.
Ma la domanda regionale di viaggi aerei si stava espandendo già prima della notizia. L’Association of Asia Pacific Airlines (AAPA) ha riportato che 13,4 milioni di passeggeri internazionali sono stati trasportati dalle compagnie aeree asiatiche nel novembre 2022, con ben +663% rispetto allo stesso mese dell’anno prima.
In base al dato RPK (numero di passeggeri trasportato per ogni chilometro volato), la domanda è schizzata di quasi il 500% nei 12 mesi terminati a fine novembre. Ci sono anche altri fattori responsabili del rally azionario, però.
Ottimismo per gli utili delle compagnie aeree
È la stagione degli utili e, finora, solo Delta Air Lines (NYSE:DAL) ha pubblicato i risultati. Sebbene sui profitti abbiano in parte pesato spese e debiti, il vettore ha fatto grandi progressi verso il ritorno e il superamento dei livelli del 2019. Nel quarto trimestre, le entrate nette sono state 828 milioni di dollari, ancora il 25% in meno rispetto agli 1,1 miliardi generati tre anni prima. Tuttavia, i flussi di cassa operativi sono risultati di 1,2 miliardi nel trimestre, 220 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2019.
È stata l’ultima dichiarazione di America ad entusiasmare gli investitori. Il vettore ha dichiarato che i profitti del quarto trimestre saranno il doppio delle attese degli analisti e anche il fatturato sarà migliore, grazie ad un forte periodo di viaggi nelle feste. I dati preliminari mostrano che i ricavi del quarto trimestre hanno superato del 17% quelli dello stesso periodo dell’anno prima, contro le aspettative di un +12%.
Le compagnie aeree USA investono cifre record
Ci piace vedere quando una compagnia investe su se stessa, che si tratti di costruire nuove strutture o di avere nuovi ordinativi. Significa che i dirigenti sono ottimisti sul futuro e preparano la compagnia a crescere.
Le compagnie aeree stanno facendo proprio questo. Secondo Airlines for America (A4A), i vettori statunitensi starebbero investendo cifre record in cose come aerei, attrezzature, costruzione di aeroporti, IT e altro. Nel 2022, le spese in conto capitale sono state stimate a 21,2 miliardi di dollari; quest’anno, dovrebbero sfiorare i 27,0 miliardi, un record.
Sia Airbus (EPA:AIR) che Boeing (NYSE:BA) hanno riportato dati forti su consegne e nuovi ordinativi per il 2022. Dai tragici eventi che hanno coinvolto i Boeing 737 MAX nel 2019, la compagnia di Arlington ha cercato di rincorrere la rivale e, per il quarto anno di fila, Airbus ha battuto la controparte USA. Airbus ha consegnato 661 aerei ed ha ottenuto 820 ordini netti l’anno scorso, rispetto ai 480 aerei consegnati da Boeing ed ai suoi 774 ordinativi.
United Airlines è stata responsabile di uno degli ordini più alti che abbia mai visto. Nel “più grande ordine mai effettuato da un vettore USA nella storia dell’aviazione commerciale”, la compagnia a dicembre ha annunciato di aver ordinato 100 Boeing 787 Dreamliners, con l’opzione di acquistarne altri 100.
I viaggi di lavoro si riprenderanno nel 2023?
Molti investitori aspettano un segnale di piena ripresa dei viaggi di lavoro. In base ai dati della Airlines Reporting Corporation (ARC), i viaggi di piacere sono tornati ai livelli 2019, mentre i viaggi di lavoro restano ancora indietro. Ovviamente, ciò potrebbe significare che il potenziale di rialzo è enorme.
Un recente report di Morgan Stanley suggerisce che le aziende sono pronte a ricominciare a spendere per i viaggi di lavoro. In base ad un sondaggio condotto su 100 responsabili dei viaggi aziendali globali, i budget dovrebbero essere pari al 98% dei livelli 2019 in media. Le compagnie più piccole sono in testa alla domanda, dice Morgan Stanley, con quasi due terzi che si aspettano un aumento dei budget per i viaggi quest’anno rispetto al 2022.
Pronti al decollo!
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