La fusione con il player danese Nets apre le strade per i mercati internazionali. Il titolo supera i 19 euro ad azione
Il settore dei pagamenti digitali già da qualche anno sta trasformando le modalità di trasferimento di denaro, basti pensare ad aziende come Paypal (NASDAQ:PYPL), divenuto uno dei più grandi nomi del comparto, con fama mondiale e presenza in quasi tutti i paesi del mondo. In Italia, un titolo operante nel business che sta battendo le attese ogni trimestre è Nexi (MI:NEXII), operatore ormai presente nella maggior parte delle attività nel nostro paese.
Lo scorso primo luglio, inoltre, è diventata efficace la fusione tra Nexi, già ben affermata sul mercato italiano, e il gemello danese Nets, la cui presenza internazionale, specialmente nei paesi del Nord Europa, crea le basi per un importante sviluppo su scala europea e una crescita del titolo in borsa sostenuta dalle potenzialità di espansione.
Graficamente si può notare come il mercato già in questi ultimi mesi abbia apprezzato questo nome, portando le quotazioni oltre i 19 euro ed aggiornando i vecchi massimi storici a 18 euro, toccati nell’ottobre 2020. Il breakout rialzista, seguito da un pullback, sbilancia le probabilità verso una continuazione del trend in atto, proiettando le quotazioni verso il target naturale dei 20 euro. La mancata tenuta di questi livelli e la rottura del supporto in area 18.20 invaliderebbe il pattern rialzista creatosi a seguito della notizia sulla fusione.
Sfruttando la gamma di certificati messi a disposizione dall’emittente UniCredit (MI:CRDI) segnaliamo la possibilità di apertura di una posizione lunga (ISIN: DE000HV8BSM3) che permette di partecipare con una leva di 5,71 volte la lineare. La struttura presenta lo stop loss intrinseco sulla posizione a 16,51 euro, pertanto il raggiungimento di tale livello provocherebbe l’azzeramento del prodotto. Al momento l’acquisto è possibile ad un prezzo di 2,83 euro.
Si ricorda che utilizzando leve maggiori, si avrà una maggiore oscillazione dei prezzi ma anche un minor esborso di capitale. E’ sempre opportuno fare riferimento al capitale che si intende controllare, anziché a quello investito realmente: ipotizzando, a titolo di esempio, di voler controllare 10.000 euro, investiranno 1000 euro con Turbo a Leva 10 e 2500 con Turbo a leva 4. Il risultato operativo dell’investimento sarà tuttavia il medesimo a fronte, sempre a titolo di esempio, di una variazione positiva o negativa dell’1%.