In luce, anche oggi, i titoli del comparto bancario, grazie alle decisioni di politica monetaria della Bce.
In pole position troviamo Unicredit (MI:CRDI) (+6.40%) ed Intesa Sanpaolo(MI:ISP) (MI:ISP) (+5.90%). Seguono Mediobanca(MI:MDBI) (MI:MDBI) (+5.80%), Ubi (MI:UBI) banca (+5.80%), Banca Carige SpA(MI:CRGI) (MI:CRGI) (+5.50%), Banca Monte dei Paschi di Siena SpA(MI:BMPS) (MI:BMPS)(+5%), Banca Popolare di Milano Scarl(MI:PMII) (MI:PMII) (+5%), Banco Popolare(MI:BAPO) (MI:BAPO) (+5%), Banca Intermobiliare(MI:BIM) (MI:BIM) (+7%), Banca IFIS SpA(MI:IF) (MI:IF) (+3%), Banca Mediolanum (MI:BMED) (+2.50%) e Credito Emiliano SpA(MI:EMBI) (MI:EMBI) (+2.50%).
Unicredit: la stabilizzazione dei prezzi al di sopra di 3,62, sta permettendo ai corsi di prolungare il rialzo in direzione di 4 euro (primo target; seconda resistenza 4,15 euro).
Intesa Sanpaolo: se i corsi continueranno a mantenersi al di sopra di 2,46 euro, resterà attiva l’ipotesi di un allungo che possa ricondurre il titolo inizialmente a 2,78 euro e poi fino a 3 euro (secondo target). La resistenza posta a 3,14 euro è l’ostacolo decisivo per assistere a una inversione dell’attuale tendenza. Diversamente, invece, probabile una nuova ondata di ribassi con la violazione, in chiusura di seduta, di 2,46 euro, preludio ad un affondo fino a 2,34 e in area 2,30 euro.
Mediobanca: denaro anche su Mediobanca che è riuscita ad abbattere la prima resistenza chiave a 6,90 euro. Ora c’è la reale possibilità per proseguire in direzione di area 7,30 euro.