Come visibile sul grafico a seguire, il cambio EURUSD è giunto in prossimità di una importante resistenza dinamica e - per il momento - non è riuscito a violare la stessa.
L'analisi di questo cross, peraltro, assume particoalre rilevanza stante una correlazione inversa fra il suo andamento e quello dei mercati azionari: come ripetuto più volte, infatti, il mercato è ritornato ad essere "dollaro centrico" e, conseguentemente, un eventuale rafforzamento dell'euro porterebbe ad un contestuale rallentamento dei mercati azionari.
Quanto sopra appare confermato anche dall'andamento del cambio USDJPY, in fase laterale/ribassista da alcune ore, con contestuale ed evidente raffreddamento degli entusiasmi sui diversi listini azionari.
EURUSD - sempre SHORT - BUY LONG su breakout area 1.2870
Commento tecnico: la dinamica ribassista in essere sul cambio EURUSD è subordinata alla permanenza dello stesso al di sotto della trendline di resistenza evidenziata; nella seduta odierna stiamo assistendo al terzo test di questo importante livello che, se violato, produrrebbe un rapido apprezzamento della nostra divisa con target in area 1.30/1.3080 in rapida successione (livelli di fibonacci...).
Al ribasso, la spinta sembra aver trovato un buon supporto sullo storico livello in area 1.2750, riferimento da mantenere ben presente nelle prossime ore in quanto, se violato, spingerebbe rapidamente le quotazioni verso area 1.25.
Operativamente, dopo una fase di discesa così prolungata (perfettamente intercettata da un semplice Supertrend 5.0 su dinamica a 4 ore...), un rimbalzo ci starebbe tutto, ma il contesto intermarket complessivo rende questo scenario meno scontato di quanto possa apparire. In ogni caso l'euro sembra chiuso nell'angolo e, come sempre accade in questi casi, la volatilità sembra pronta ad esplodere con un nuovo forte impulso direzionale subordinato alla violazione dei livelli sopracitati (supporto 1.2750 / resistenza 1.2870).
USDJPY - CLOSE LONG area 100.50
Commento tecnico: la correlazione diretta fra USDJPY e mercati azionari è forse una dei riferimenti più concreti ed affidabili degli ultimi tempi a livello di analisi intermarket. La divergenza ribassista evidenziata sul grafico, peraltro, anticipava abbastanza fedelmente la fase di stallo/lateralità che sembra essersi impadronita dei mercati in generale.
Operativamente la violazione di area 100.50, supporto dinamico di berve termine, ha comportato la logica chiusura di ogni posizionamento long, in attesa che la fase correttiva si evolva magari raggiungendo il prossimo supproto dinamico in area 98.50/99.00. Solo un pieno recupero e superamento dei recenti massimi ci spingerebbe a rientrare al rialzo sula forza, con un potenziale target rialzista molto solido (e difficile da superare...) 103.70.
In conclusione, che si operi o meno sul forex non si possono ignorare le correlazioni intermarket che esistono sui mercati e, in tal senso, i prossimi movimenti di USDJPY e EURUSD la faranno da padrone nel guidare/anticipare la direzionalità dei mercati e della propensione al rischio in generale.
Pietro Paciello
Asset Manager & Chief Analyst