Le case automobilistiche sono tra le principali vittime industriali della pandemia di coronavirus. Negli ultimi tre mesi, hanno subìto chiusure di fabbriche e distruzione della domanda, con la crisi sanitaria mondiale che ha comportato gravi problemi finanziari per gli operatori più deboli.
Con la riapertura delle economie e gli investitori che rivolgono la propria attenzione ai titoli ciclici, compresi quelli dei produttori di auto, è utile capire quali produttori siano meglio posizionati per emergere con successo dal downturn.
In questo articolo, ci concentreremo sulle due più grandi case automobilistiche statunitensi, Ford (NYSE:F) e General Motors (NYSE:GM), per capire quale titolo rappresenti una scommessa migliore sull’inversione di rotta nel contesto attuale.
Ford: stringere la cinghia e preservare il capitale
Già prima dell’ultima crisi, Ford stava affrontando delle sfide serie. Dopo molti anni di vendite in aumento, grazie alla solida economia globale ed al forte interesse dei consumatori, la casa automobilistica si ritrovava ad affrontare gravi difficoltà, in quanto la domanda di berline era rallentata. L’anno scorso, le sue entrate nette sono scese di oltre la metà.
La compagnia ha deciso quindi di uscire dal mercato delle auto più piccole e di focalizzarsi su SUV e pick-up negli Stati Uniti, accelerando gli sforzi per entrare rapidamente sul mercato delle auto elettriche ed a guida autonoma. L’anno scorso, ha annunciato che spenderà 900 milioni di dollari per la costruzione di auto elettriche ed a guida autonoma presso lo stabilimento di Flat Rock a sud di Detroit.
Ma queste decisioni non sono riuscite a far riprendere il suo malconcio titolo, scambiato al di sotto di 10 dollari per la maggior parte degli ultimi due anni.
Grafico settimanale F 2017-2020
Dopo essere sceso a 3,96 dollari durante il tonfo di mercato di marzo, il titolo di Ford è ora scambiato a 7,24 dollari, alla chiusura di ieri.
La direzione crede che il titolo migliorerà da qui in poi, dopo che la compagnia è riuscita a preservare la liquidità e ad evitare la bancarotta durante l’attuale crisi. Durante un webcast del vertice annuale il mese scorso, i dirigenti hanno affermato che Ford sta stringendo la cinghia preservando il capitale per programmi chiave, come un ritorno del pickup F-150 e numerosi nuovi modelli di auto elettriche su cui sta lavorando.
“Siamo molto positivi sul nostro piano”, ha spiegato il presidente esecutivo di Ford Bill Ford Jr. “I compensi dei dirigenti sono fortemente legati al titolo azionario, perciò è nell’interesse di tutti riportare su il prezzo delle azioni”.
Gli analisti di Wall Street, tuttavia, non sembrano riporre molta fiducia in questo piano di inversione di rotta. Dei 24 analisti che coprono il titolo di Ford, solo 4 hanno un rating “buy”, con un prezzo obiettivo medio di 5,67 dollari.
GM: forte posizione di liquidità
Al contrario di Ford, GM si trova in una situazione finanziaria molto migliore con cui gestire i problemi causati dal COVID-19 al settore. L’ultima prova di questa forza l’abbiamo avuta il mese scorso, quando la casa automobilistica con sede a Detroit ha pubblicato utili del primo trimestre che hanno battuto le attese degli analisti.
Ciò che sta aiutando GM sono i pickup riprogettati ed il piano di ristrutturazione dell’amministratore delegato Mary Barra, che punta a far uscire la casa automobilistica dai mercati dove perde denaro.
Le consegne dei pickup di GM sono schizzate del 27% nel primo trimestre dell’anno, con le serrate ordinate dal governo che hanno pesato solo sulle ultime settimane del trimestre. Anche i modelli Chevrolet Silverado e GMC Sierra hanno registrato vendite solide.
Il titolo di GM ha sopportato le recenti pressioni alla vendita molto meglio del titolo di Ford.
Grafico settimanale GM 2017-2020
Dal minimo di marzo, il titolo ha visto un’impennata del 52% e al momento è scambiato a 29,86 dollari, alla chiusura di ieri. Dei 24 analisti che coprono il titolo, nove danno un rating “buy” mentre 13 consigliano “hold”, con un prezzo obiettivo medio a 12 mesi di 33,94 dollari.
Al fine di preservare denaro, GM ha anche sospeso il dividendo e il piano di riacquisto di azioni ed ha aumentato i prestiti ammassando 33,4 miliardi di dollari di liquidità, che dovrebbe sostenere la compagnia in questo contesto operativo difficile.
Sul lungo termine, GM è anche più preparata per gestire i problemi legati al passaggio ai veicoli elettrici. È infatti una delle case automobilistiche più aggressive per quanto riguarda l’elettrificazione della sua offerta. Al momento vende solo un veicolo elettrico negli USA ma ne sta sviluppando più di 20, compreso un crossover Cadillac ed un pickup Hummer. Entrambi debutteranno nell’autunno 2021.
Morale della favola
Se si tratta di investire sulle case automobilistiche USA tradizionali, GM è sicuramente una scelta più solida rispetto alla rivale Ford. La forte posizione di liquidità della compagnia, la linea di prodotti migliore e la sua mossa aggressiva per aggiungere veicoli elettrici alla sua flotta rendono il titolo di General Motors un acquisto migliore rispetto a Ford.