1 - primo oviamente della lista il NON SAPER VENDERE IN PERDITA, nel 2022 è stata fonte di perdite esagerate anche su sottostanti solidi (pensate solo che i FAANG hanno chiuso l'anno a -50%)
2 - anche chi ha più facilità a vendere in perdita non sa cogliere l'attimo giusto per effettuare la vendita, i certificati sono strutture in opzioni e occorre quindi avere un minimo di dimestichezza con il mondo delle opzioni, di fatto comprare un certificato significa vendere put fortemente OTM (out the money) sui titoli sottostanti, ma più le put sono OTM (ossia le barriere lontane) e più sono poco probabili di diventare ITM (in the money) ma fanno anche molto male qualora arrivassero ad esserle
3- pochi conoscono il delta di un certificato, ossia come si muove il prezzo al variare del prezzo del sottostante w.o. per cui non percepiscono quando è il momento migliore per disfarsene, ossia quando le protezioni che offre il certificato non hanno più quel potere difensivo sul prezzo del certificato
4 - la scelta del sottostante è molto importante e va fatta attenzione alle mode del momento, chi ha cavalcato l'auto elettrica ha visto Rivian Lucid Nio e Tesla (NASDAQ:TSLA) scendere a piombo, ma anche il business dei pagamenti elettronici o delle consegne a domicilio, come pure il metaverso o la carne vegetale hanno subito crolli verticali che non hanno dato scampo agli investitori fai da te
5 - investire su sottostanti con bilanci in perdita sembra più una scommessa che un investimento, più una società perde soldi e più potrebbe avvicinarsi una possibile ricapitalizzazione e queste fanno molto male ai titoli (Saipem (BIT:SPMI), Tui, Airfrance e Credit Suisse docet)
Per cui il mio consiglio per il 2023 è di saper gestire meglio il proprio portafoglio, la scelta iniziale del prodotto è indispensabile e molti in questo hanno imparato utilizzando quello che io ho sempre chiamato l'ARTE DEL CONFRONTO
Ma chi ben comincia è a metà dell'opera, questa va integrata dandosi delle regole certe di come e quando uscire dall'investimento, cosa che purtroppo, dati alla mano, pochi, anche dei fantamotaici esperti che girano sul web, sanno fare (visti i risultati tutti ampaimente sotto il 20% nel 2022)
Guarda la barriera e spera non deve far più parte del vocabolario di un buon investitore in certificati
Giovanni Borsi
Ceo di Gbinvesting.com