Il consiglio direttivo della BCE ha discusso ieri di un possibile taglio dei tassi.
E’ questa la novità più importante emersa dalla conferenza stampa di Draghi.
Bisognerà quindi seguire con molta attenzione le prossime rilevazioni sull’andamento dei prezzi nella Zona Euro, visto che una riduzione dei tassi potrà verificarsi solo con un’inflazione sotto il 2%.
Prosegue l’euforia sui mercati azionari: nuovi record ieri per il Dow Jones, il Dax questa mattina vede gli 8 mila punti, il nostro FTSE Mib sopra i 16 mila.
Il Bund si trova sotto quota 143.
Anche dal mondo del Forex arrivano delle indicazioni grafiche che lasciano aperta la possibilità per un ulteriore spazio di salita dell’azionario, con i cambi USD/CAD e USD/CHF su delle resistenze importanti e l’australiano insieme al neozelandese già in fase di rimbalzo dai supporti e minimi dell’anno toccati qualche giorno fa.
L’oro naviga nel trading range di marzo tra i 1.585$ ed i 1.570$.
ANALISI EUR/USD
L’euro ha accolto positivamente le parole di Mario Draghi con un max intaday sopra 1.31 ed una seduta chiusa con un guadagno dell’1% sul dollaro.
La resistenza più vicina è in area 1.3150, mentre, almeno per il momento, si allontana la possibilità di una discesa sotto la soglia psicologica a 1.30 ed il successivo test del supporto in zona 1.2850.
ANALISI USD/JPY
Sempre più in alto!
Il dollaro/yen ha finalmente violato la resistenza in area 94.5 e registra ancora in questo momento nuovi massimi dell’anno sopra 95.
A questo punto, la strada è aperta per un ulteriore rialzo fino al prossimo livello in zona 98.5.
Comincio a pensare che, il target di questa politica di svalutazione dello yen del governo giapponese, sia il raggiungimento di quota 100 contro il dollaro.
ANALISI AUD/USD
Nonostante l’euforia presente sull’azionario, il mercato con cui è strettamente correlato, l’australiano fatica a riportarsi sopra 1.03.
Potrebbe trattarsi di una pausa dopo il forte balzo di oltre 150 pips dei giorni scorsi dal supporto in area 1.015.
L’analisi con altri cambi, USD/CAD e USD/CHF, conferma comunque il possibile trend rialzista per i prossimi giorni.
ANALISI NZD/USD
Vale lo stesso discorso fatto per l’australiano, non a caso sono due coppie praticamente gemelle.
Nel kiwi sono però più accentuati i segni di debolezza, ha corso meno nelle ultime sedute rispetto al cross AUD/USD.
Ma la direzione per la prossima settimana dovrebbe essere quella: verso la resistenza di breve in area 0.84.
ANALISI GBP/USD
Cable a 1.5083 dopo la decisione della Bank of England di lasciare invariati il tasso di interesse allo 0.5% e l’acquisto di asset a 375 miliardi di sterline.
Una reazione che fa pensare ad un mercato che si aspettava una maggiore iniezione di liquidità.
In ogni caso, la sterlina è poi tornata sulla soglia psicologica a 1.50, in questo momento siamo pochi pips sopra tale livello.
Ricordo che l’eventuale perforazione di 1.50, potrà riportare la sterlina a 1.44 sul dollaro.
ANALISI USD/CAD
Il canadese resta dentro la resistenza in area 1.03.
La situazione forse si sbloccherà nel pomeriggio con i dati sullo stato occupazionale del Canada.
E’ atteso per febbraio un tasso di disoccupazione in calo al 7%.
Anche se gli ultimi dati macro economici della zona sono stati molto negativi, uno dei motivi per cui il cambio USD/CAD è salito fino a 1.03 nell’ultimo periodo.
ANALISI USD/CHF
Sul dollaro/franco svizzero c’è stato un doppio massimo nelle ultime due sedute.
Il nuovo max del 2013 a 0.949 ha portato il cambio USD/CHF sulla resistenza in zona 0.9480. Ci sono quindi tutti i presupposti per una correzione fino al primo supporto in area 0.936.