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Borse europee annullano le flessioni segnate in avvio

Pubblicato 23.01.2019, 16:28

A meta della giornata, le principali Borse europee hanno annullato le flessioni segnati in avvio spingendo il prezzo piu in su. In progresso Parigi +0,43%, positiva Francoforte +0,27%, debole invece Londra -0,23% ancora alle prese con la Brexit.

A Piazza Affari Ftse Mib guadagna lo 0,25%, corrono petroliferi e banche (indice +1,04%) con Unicredit (MI:CRDI) +2,67% che guida i rialzi, seguito da Banco Bpm (MI:BAMI) +2,30% Intesa Sanpaolo (MI:ISP) +1,48% e Ubi Banca (MI:UBI) in progresso dell'1,37%. Tra i titoli in luce Tenaris (MI:TENR) +1,38% e Saipem (MI:SPMI) +1,44%; dopo il crollo delle ultime sedute prova a recuperare terreno Telecom (MI:TLIT) +1,52% a 0,452 euro, sulla parità A2A (MI:A2), Eni (MI:ENI) ed Italgas (MI:IG). In controtendenza rispetto al settore del credito Bper (MI:EMII) che cede lo 0,85%, peggior performance del Ftse Mib per Exor (MI:EXOR) che arretra dello 0,88%, mentre Pirelli (MI:PIRC) perde lo 0,80%.

Sul fronte dei dati macro, un parlamentare del Regno Unito, Yvette Cooper, deputato per il partito laburista, ha presentato un emendamento alla legge sulla Brexit che attraversa le linee del partito. Se verra approvato alla votazione della prossima settimana, costringerebbe Theresa May a richiedere un'estensione della data di partenza a meno che non si trovi una risoluzione entro la fine del prossimo mese. Mentre probabilmente alcuni sostenitori della linea dura fermamente a favore della Brexit non lo sosterrebbero, la Cooper spera solo di dare al processo più tempo in modo da ottenere un risultato favorevole. Il deputato afferma che il suo obiettivo è semplicemente quello di evitare una Brexit senza accordo alla data di scadenza, che ritiene sia qualcosa che il Primo Ministro avrebbe dovuto già sostenere.

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Il greggio sale quasi dell'1% sulle speranze che Giappone e Cina implementino misure di stimolo fiscale per arginare il rallentamento economico che pesa sui mercati finanziari. Intorno alle 13 italiane, il contratto sul Brent sale di 47 cent a 61,99 dollari, mentre il greggio leggero Usa Wti guadagna 40 cent a quota 53,41.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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