Venerdì 4 febbraio Banca Intesa (MI:ISP) ha in agenda la “Presentazione dei risultati 2021 e del Piano di Impresa”. E’ noto che il mercato finanziario anticipa sempre gli eventi come è altrettanto noto l’adagio “buy on rumors, sell on news”: cosa accadrà al titolo alla diffusione dei dati?
La voce del mercato:
1) Con il bottom dei tassi nel 2021 questo potrebbe essere l’anno delle banche cicliche con il rialzo dei rendimenti. Tesi supportata dall’extra guadagno dell' 8,6% del settore bancario rispetto al Ftsemib
2) Intesa, da un mese, registra una extra performance rispetto alla diretta competitor Unicredit (MI:CRDI) del 10%
3) Due indizi sono una coincidenza ma tre fanno la prova. Intesa, che da un mese rende oltre il +15% rispetto all’indice principale e +7% rispetto all’indice dei bancari, ha ottenuto i seguenti target: Morgan Stanley (NYSE:MS) 3,3 euro, HSBC (LON:HSBA) 3,2 euro, Barclays (LON:BARC) 3,1 euro, BNP 3 euro, Deutsche Bank (DE:DBKGn) ed Equita Sim 2,9 euro. Prezzi sui livelli attuali o più bassi per Credit Suisse e Societé Generale.
I 3 euro per il titolo sembrano a portata di mano per fine febbraio, soprattutto dopo l’accelerazione partita il 24 gennaio, ma il dilemma è: chiuderà il 2022 su valori superiori?