Intesa Sanpaolo (MI:ISP) sta studiando un'alleanza strategica con Nexi (MI:NEXII). Secondo alcune indiscrezioni, la banca starebbe valutando se cedere la sua divisione "acquiring" cioè i contratti stipulati con ogni titolare di Pos in cambio di un ingresso nel capitale di Nexi con una quota del 30-40%.
Cifre che da fonti vicine alla banca vengono ridimensionate. L’amministratore delegato di Intesa (MI:ISP), Carlo Messina, ha precisato i termini della possibile partnership: «sono stati avviati contatti preliminari tra la Banca e Nexi (MI:NEXII) per esaminare eventuali operazioni finalizzate al rafforzamento della partnership commerciale già in essere tra le parti. Tali eventuali operazioni non configurerebbero come obblighi di promozione per un’offerta pubblica di acquisto».
Anche in una nota diffusa da Nexi (MI:NEXII) si legge: “si tratta di contatti del tutto preliminari e non è stato definito alcun progetto né di natura industriale né tantomeno di natura finanziaria che contempli valori. In ogni caso qualsiasi ipotetica operazione non potrà che essere coerente con la missione di essere la Paytech, partner indipendente, di tutto il sistema bancario italiano.”
Immediata la reazione degli analisti. Equita ha giudicato positivamente la possibile cessione dell’attività di acquiring di Intesa Sanpaolo (MI:ISP) a Nexi (MI:NEXII): “da un punto di vista industriale l’operazione avrebbe senso in quanto il business dei pagamenti è di scala e verrebbero generate importanti sinergie”.
L’operazione consentirebbe alla società dei pagamenti digitali di crescere in uno dei suoi business principali mentre farebbe emergere le attività di Intesa (MI:ISP) che resterebbe presente in un mercato in forte crescita diventando azionista di Nexi (MI:NEXII).
In questo scenario è interessante il certificate Recovery Top Bonus con sottostante Intesa Sanpaolo (MI:ISP) a codice Isin LU1946392526 emesso da Société Générale (PA:SOGN). Tra poco più di un anno (il 17 giugno 2020 è la data di valutazione finale) il prodotto, che oggi quota 94 euro, verrà ritirato a 100 euro se Intesa Sanpaolo sarà sopra la barriera posta a 1,8 euro. Dall’emissione del certificate Intesa ha guadagnato terreno, il titolo quota circa 2,34 euro, il 30% sopra la barriera.
Il Recovery Top Bonus permette di beneficiare della struttura tipica dei Bonus Cap Certificate, ma a differenza di questi ultimi, presenta un prezzo di emissione inferiore a 100 euro. Nella pratica, il guadagno per l’investitore sarà un importo massimo a scadenza pari a 100 euro con un bonus potenziale dato dalla differenza tra i 100 euro e il prezzo di acquisto del prodotto (oggi circa 94 euro, prezzo lettera). Eventuali guadagni sono al lordo della tassazione.
In questo tipo di prodotto la barriera è attiva solo a scadenza. Pertanto, anche un ribasso del sottostante al di sotto della barriera, durante la vita del certificato, non preclude la possibilità per l’investitore di ottenere un importo pari a 100 euro se la barriera non è violata a scadenza.
Vediamo insieme come funziona il certificate. La barriera è posta a 1,8 euro, ovvero l’84,99% del valore iniziale di Intesa (MI:ISP) a 2,118 euro. Il valore nominale è pari a 78,125 euro per certificato.
Il prodotto scade a giugno 2020 e sarà sempre negoziabile sul mercato in acquisto e in vendita entro quella data grazie all’attività del market maker.
Alla scadenza, gli scenari possibili saranno due:
Nel caso in cui il prezzo del sottostante risulti superiore alla barriera alla data di valutazione finale del 17 giugno 2020, verrà corrisposto un importo lordo predefinito pari a 100 euro. Questo permetterà quindi di realizzare una performance positiva anche in caso di moderato ribasso del sottostante.
Qualora, alla data di valutazione finale, la barriera è stata raggiunta o superata al ribasso, il rimborso sarà pari alla performance del sottostante rispetto al valore iniziale. Se ad esempio, alla data di valutazione finale Intesa (MI:ISP) avrà perso il 30% dal livello iniziale, il certificate verrà rimborsato a 78,125 euro x (100%-30%) = 54,6875 euro ovvero il 70% del Valore Nominale.
Ricordiamo che l’investitore è sempre esposto al rischio emittente e in caso di azzeramento del valore del sottostante si potrebbe incorrere a una perdita totale del capitale investito. Leggere sempre il kid e il prospetto informativo per conoscere tutti i rischi e i costi impliciti del prodotto.
“Il presente articolo non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all’investimento e, pertanto, qualsiasi decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore.
Société Générale (PA:SOGN) svolge il ruolo di partner economico per la redazione del presente articolo per cui Investing.com, direttamente o tramite collaborati terzi, si impegna a selezionare in completa autonomia uno o più prodotti facenti parte della gamma di prodotti di Société Générale negoziati su SeDeX e legati al sottostante di volta in volta oggetto dell’analisi contenuta nel presente articolo. Société Générale non assume alcuna responsabilità per i contenuti del presente articolo e per l'eventuale utilizzo che il lettore potrà fare di tali contenuti.
L’ultima versione del Documento contenente le Informazioni Chiave (KID) e la documentazione d’offerta del prodotto descritto nel presente articolo potranno essere visualizzati e scaricati rispettivamente dal sito http://kid.sgmarkets.com http:/prospectus.socgen.com, e sono altresì disponibili sul sito http://www.prodotti.societegenerale.it nonché disponibili gratuitamente su richiesta presso Société Générale (PA:SOGN), via Olona 2 Milano”.