Sembrano essere finiti i bei tempi per il titolo Intesa Sanpaolo (MI:ISP) che perisiste in ultima posizone nella classifica delle performance dei titoli bancari del principale listino di Piazza Affari.
Negli ultimi 30 giorni Bper (MI:EMII) ha guadagnato il 12.3%, Bpm (MI:PMII) l'11.5%, Mediobanca (MI:MDBI) il 6.3%, Bca Generali (MI:GASI) il 4.5%, Unicredit (MI:CRDI) il 4.2%, UBi Banca il 3.8% ed in fondo alla classifica Intesa Sanpaolo che ha racimolato solo uno 0.73%. Ma anche guardando altri titoli del principale listino notiamo che Intesa è ben al di sotto della media.
Nelle ultime settimane abbiamo assistito ad una ripresa dei titoli bancari (buon rally per Mediobanca, Unicredit; Bami, ecc) ma Intesa Sanpaolo, almeno per il momento, continua nella sua fase di lateralizzazione continuando a mostrare le sue difficoltà nel superare almeno quota 2.12 euro in chiusura di seduta. I primi e reali segnali di ripresa giungeranno solo oltre 2.28 euro in chiusura di seduta. E’ probabile che il titolo inverta la rotta anche nella sessione odierna per riportarsi in area 2.02 euro. Solo news importanti che potrebbero uscire dal Cda risolleveranno probabilmente le sorti del titolo destinato a nuovi affondi.
Indicatori tecnici (sett.):
RSI(14)Neutrale
STOCH (9,6)Comprare
STOCHRSI (14)Ipercomprato
MACD(12,26)Vendere
ATR(14)meno volatilità
CCI(14)Comprare
ADX(14)Comprare
ROC Comprare
UO Comprare
Williams R: ipercomprato.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sopra di Ema20, quest’ultima è superiore a Ema50 ma entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria non è in atto l’orientamento più ribassista possibile.
Beta: 1.46
Ratio Prezzo/Utile: 8.33
Eps: 0.25
Range 52 settimane: 1.862 – 3.20 euro.