La versione originale di questo articolo, in inglese, è stata pubblicata il 22.02.2017.
Le ultime notizie che giungono sull’offerta pubblica iniziale della saudita Aramco lasciano intendere che il processo sarà più lungo del previsto. Finora, i mercati hanno speculato sulla tempistica dell’IPO, prevista per il secondo o terzo trimestre del 2018. Tuttavia, nonostante i ritardi, è sempre più evidente che sia l’azienda sia la famiglia reale saudita stanno considerando seriamente di aprire al pubblico la principale impresa dell’Arabia Saudita.
Sarebbero stati selezionati le banche J.P. Morgan, Morgan Stanley ed HSBC, secondo il Wall Street Journal) ed anche gli auditor delle riserve petrolifere (Gaffney, Cline and Associates, secondo Energy Intelligence) avrebbero iniziato a controllare i dati relativi alle riserve di petrolio dell’azienda. Mentre il processo va avanti, tutti gli investitori del comparto energetico devono necessariamente porsi le seguenti domande, perché è un’offerta pubblica iniziale di questa ampiezza ed entità avrà inevitabilmente delle ripercussioni sul mercato degli energetici.
1. Aramco si adeguerà veramente alle aziende del settore energetico occidentali?
Il Wall Street Journal ha di recente riportato che alcuni funzionari sauditi starebbero facendo pressioni per accelerare la quotazione in borsa di Aramco. Secondo altri è necessario ancora più tempo per adeguarsi alle riforme finanziarie richieste dalle banche. Questi cambiamenti (come il tasso e le modalità in cui il governo saudita tassa l’azienda) sono necessari per mostrare agli investitori che Aramco rappresenta un’operazione valida e che l’azienda ha un operato più simile a BP (NYSE:BP), ExxonMobil (NYSE:XOM) e Chevron (NYSE:CVX) che alla National Iranian Oil Company.
Secondo alcuni l’Arabia Saudita porterà Aramco in borsa senza completare la ristrutturazione, poiché il paese necessita di liquidità. Tuttavia, i dati mostrano che anche con prezzi del petrolio più bassi, le riserve estere dell’Arabia Saudita e il successo registrato dalla vendita di bond offrirà al paese la liquidità necessaria per gli anni a venire.
Probabilmente l’Arabia Saudita continuerà il processo dell’IPO di Aramco e si prenderà il tempo necessario per ristrutturare l’azienda per attrarre il massimo interesse degli investitori. Nel lungo termine, questa si rivelerà ma cosa migliore per l’azienda e per l’Arabia Saudita. Inoltre, Aramco dovrà necessariamente rivelare dati di natura contabile e finanziaria, a seconda dei mercati finanziari il titolo sarà quotato. (Secondo una notizia recente del Wall Street Journal, Aramco starebbe considerando i mercati di New York, Londra e Toronto, in aggiunta alla borsa saudita di Tadawul). Questo significa che l’azienda intende fare un passo avanti per adeguarsi allo stile delel aziende energetiche internazionale.
2. Aramco diventerà una multinazionale conglomerata dell’energia o si concentrerà esclusivamente sul petrolio sul gas?
Reuters ha riportato di recente che i vertici Aramco starebbero discutendo sulla possibilità che l’azienda possa trasformarsi in un conglomerato industriale o possa mantenere la sia mission primaria sul petrolio e sul gas. In pratica, questa discussione deciderà se Aramco entrerà nel settore petrochimico o se le operazioni di downstream si concentreranno sulla raffinazione del petrolio. Aramco è già attiva nel settore della raffineria su scala globale e detiene attualmente una partecipazione in alcune operazioni petrolchimiche gestite dalla Saudi Arabian Basic Industries Company (SABIC), tuttavia, non ha effettuato operazioni importanti singole in questo settore.
Secondo alcuni la decisione di concentrarsi soltanto sulle operazioni petrolifere e gasifere aumentebbe il valore dei titoli Aramco, perché l’azienda resterebbe concentrata sulla sua mission e le risorse non andrebbero investite in settori di minore esperienza. Secondo altri, invece, la crescita di Aramco resterebbe limitata, se l’azienda dovesse decidere di non espandersi in altri settori. Un eventuale ingresso di Aramco nel comparto petrolchimico darebbe una scossa all’intero settore, viste le risorse finanziarie di cui dispone l’azienda e l’accesso ai prodotti petroliferi grezzi e raffinati.
Per quanto riguarda le energie alternative, Aramco investe da diverso tempo nelle tecnologie energetiche, alternative e convenzionali. Infatti, Aramco si è da subito interessata all’utilizzo di energia solare. Visto che l’azienda investe già in queste tecnologie, è difficile prevedere se l’IPO possa cambiare la sua strategia o alterare il mercato.
3. L’IPO avrà delle ripercussioni sui prezzi del petrolio?
Secondo alcune speculazioni i sauditi sarebbero deliberatamente spingendo Aramco ad abbandonare il progetto dell’IPO, poiché, nonostante l’accordo sui tagli alla produzione dell’OPEC, i prezzi del greggio continuano a restare indietro. Prezzi del petrolio più alti sicuramente aiuterebbero a far salire i prezzi delle azioni Aramco al momento dell’offerta pubblica iniziale.
Un segnale che l’IPO potrebbe essere più lontana di quanto previsto è che l’Arabia Saudita, nell’ambito dell’OPEC, non ha mostrato l’urgenza di un significativo aumento dei prezzi nel 2017. E, siccome la necessità di prezzi più elevati potrebbe indicare una IPO imminente, gli investitori dovranno seguire con attenzione le decisioni dell’Arabia Saudita sull’IPO di Aramco, perché questo potrebbe indicare un imminente aumento dei prezzi.