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La BoE come gestirà la “Brexit”?

Pubblicato 12.05.2016, 12:49
EUR/USD
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Oggi chi opera in GBP avrà parecchio da fare, dovendosi concentrare sulla decisione sul tasso della BoE, sui verbali della riunione del CPM, sulla conferenza stampa e sul rapporto sull’inflazione della BoE. Non prevediamo modifiche al tasso di riferimento, né agli acquisti di asset in un voto unanime con 9 voti a favore e 0 contrari. Per quanto riguarda il tono dei verbali, sospettiamo che saranno accomodanti e non prevediamo dei mutamenti di rotta prima del referendum sull’UE. Per quanto concerne la conferenza stampa, le domande riguarderanno le opinioni della BoE sulla Brexit. Carney è sicuramente pronto e navigherà con molta cautela fornendo una risposta neutrale e imparziale. Questo campo minato dovrebbe generare volatilità per la GBP, ma niente di duraturo, salvo che Carney non faccia di testa sua.

Il fulcro del Rapporto sull’Inflazione sarà l’entità degli aggiustamenti nelle previsioni della BoE ed eventuali piani d’emergenza dopo il voto sulla Brexit. Ci aspettiamo che eventuali riferimenti all’evento siano comunque limitati, visto lo sforzo della banca nell’apparire neutrale. Ciò nonostante, la BoE di Carney farà fatica a rimanere equilibrata poiché le sue opinioni precedenti suggeriscono che una Brexit rappresenta ingenti rischi economici per il Regno Unito.

Al momento le previsioni della BoE contemplano il voto senza mettere in conto nessuno scenario. Tuttavia, indipendentemente dall’esito, sospettiamo che ci saranno reazioni economiche estreme, che dovrebbero rendere obsolete le attuali previsioni della BoE. Considerando i due scenari possibili che usciranno dal voto, è improbabile che i rischi simmetrici calcolati dalla BoE nelle previsioni di crescita e inflazione diano davvero delle indicazioni utili. Al di là dell’impostazione politicamente corretta della BoE, è opinione diffusa che la Brexit genererebbe importanti shock per la crescita dell’economia britannica, fattore che non viene preso in considerazione nelle attuali previsioni.

Si mormora che, per restare imparziale, la BoE potrebbe fornire due previsioni (con i due scenari “rimanere” o “uscire”) per gestire l’evento. La coppia GBP/USD ha compiuto un falso superamento del livello a 1,4700 e ora si sta imbattendo nell’area di resistenza a 1,4800, il che segnala un’inversione del momentum rialzista. Prevediamo una correzione ribassista verso 1,4298. La coppia EUR/GBP si sta consolidando intorno al manico a 0,7900, me il trend rialzista lascia spazio ad un’estensione a 0,8000.

EUR/USD

L’EUR/USD è scambiato senza una massiccia volatilità e spinge leggermente verso l’alto. Un supporto più robusto si trova a 1,1217 (minimo 24/03/2016). La resistenza oraria si attesta a 1,1479 (massimo 06/05/2016) e una resistenza più robusta giace a 1,1616 (massimo 12/04/2016). Si prevede un’ulteriore debolezza. A più lungo termine, la struttura tecnica favorisce un’inclinazione ribassista finché reggerà la resistenza a 1,1746. La resistenza chiave si trova a 1,1640 (minimo 11/11/2005). L’attuale apprezzamento tecnico implica un graduale aumento.

GBP/USD

La coppia GBP/USD continua a registrare rimbalzi sul supporto implicato dalla fascia inferiore del canale ascendente. Il supporto orario è dato a 1,4300 (minimo 21/04/2016) e la resistenza oraria è data a 1,4543 (massimo 06/05/2016). Una resistenza robusta si colloca a 1,4770 (massimo 03/2016). È necessaria una violazione del supporto implicato dal legame inferiore del canale ascendente per corroborare pressioni a vendere più incisive. Il modello tecnico a lungo termine è negativo e favorisce un ulteriore calo verso il supporto chiave a 1,3503 (minimo 23/01/2009), fino a quando i prezzi permarranno sotto la resistenza a 1,5340/64 (minimo 04/11/2015, si veda anche la media mobile a 200 giorni). Tuttavia, le generali condizioni di ipervenduto e la recente ripresa dell’interesse all'acquisto spianano la strada verso un rimbalzo.

USD/JPY

In seguito alla recenté fase di consolidamento, la coppia registra nuovamente un’impostazione. La resistenza oraria si ubica a 109,38 (massimo 10/05/2016) e una forte resistenza si ubica a 111,88 (massimo 28/04/2016). Il supporto orario giace a 106,25 (minimo 04/05/2016). Si prevede un’ulteriore pressione all’acquisto. Propendiamo per un’impostazione ribassista a lungo termine. Puntiamo al supporto a 105,23 (minimo 15/10/2014). A questo punto appare meno probabile un graduale aumento verso la forte resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un altro supporto chiave a 105,23 (minimo 15/10/2014).

USD/CHF

La coppia USD/CHF opera senza un robusto momentum. La resistenza oraria può essere trovata a 0,9797 (massimo 22/04/2016) mentre un supporto orario ubicato a 0,9652 (minimo 06/05/2016) confermerebbe pressioni a vendere pipu inisive. Il momentum a medio termine è decisamente ribassista. Si prevede un ulteriore consolidamento. Sul lungo termine la coppia registra massimi da metà 2015. Il supporto chiave può essere individuato a 0,8986 (minimo 30/01/2015). La struttura tecnica favorisce un’impostazione rialzista di lungo termine.

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