🚀 I rialzi di maggio: l'AI li ha anticipati: PRFT+55% in soli 16 giorni! I valori di giugno sono in arrivo.Vedi lista

La Fiat se ne va ... viva la Fiat

Pubblicato 31.01.2014, 11:57
MAII
-

Si trasforma la Fiat e diventa FCA ( Fiat Chrysler Automobiles), la nuova società che è il settimo player mondiale di settore, avrà sede legale in Olanda e sede fiscale in Gran Bretagna, cercando in tal modo di godere al massimo dei benefici legislativi e fiscali che una scelta di questo tipo può consentire ad un grande gruppo internazionale.

La nascita della nuova società viene unanimemente salutata con favore ed apprezzamento; sia il governo italiano che la Cisl applaudono all’iniziativa dalla quale si aspettano un mantenimento degli investimenti e dei livelli occupazionali italiani; critiche giungono invece dalla CGIL con la Camusso che attacca le scelta della Fiat la quale dopo aver tanto ricevuto dal Paese, ora gli sottrae gettito fiscale.

Letta durante un suo intervento ha affermato che l’importante non è dove sia la sede della società ma la possibilità che l’impresa ha di rimanere competitiva e di vendere bene e con profitto i suoi prodotti sui mercati mondiali, una ovvietà.

Tutto bene … non si comprende però cosa ci sia da festeggiare per il nostro Paese che, in caso di necessità, essendo qui le fabbriche, sarà chiamato a pagare la cassa integrazione, senza però poter godere degli introiti fiscal, quelli veri, che saranno invece incassati dalla Gran Bretagna, dove si trova la sede fiscale della FCA.

Perché, viene da chiedersi, il nostro Paese non garantisce la stessa imposizione fiscale che concede la Gran Bretagna, che non è certo un Paese in via di sviluppo? Perché in Italia non si possono concedere gli stessi vantaggi che offre l’Olanda?, si tratta di due civilissimi Paesi europei, non certo di paradisi fiscali.

No, in Italia non si può, è molto meglio vedere le aziende andarsene e lasciare senza lavoro migliaia di persone, o pagare all’estero le proprie tasse, dove sono assai più ragionevoli.

Non si comprende neppure il motivo che spinge Letta ad applaudire ipocritamente per una fuga di questo calibro, anziché ammettere una cosa che è sotto gli occhi di tutti gli osservatori e cioè che si tratta di una grande, immensa, sconfitta per la fallimentare politica fiscale e legislativa italiana.

Non è sufficientemente evidente che, anziché applaudire a denti stretti, si dovrebbe tentare di porre un rimedio all’insostenibile stato delle cose?

Ora che le imprese fanno a gara per fuggire, - vedi anche caso Electrolux- il premier dichiara compunto che l’importante è essere competitivi … prima forse non si era a conoscenza di una così semplice ed evidente realtà? E se lo si era , allora perché non è stato fatto ( e si continua a non fare ) proprio nulla?

Dal nostro governo e dai suoi ministri giungono in continuazione solo inutili proclami del tipo “l’Italia ce la può fare ..., l’Italia ce la farà a ... ”, ai quali non seguono mai fatti concreti o iniziative rivolte a permettere che i proclami si traducano in decisioni e atti concreti, che cambino la situazione.

Purtroppo, con questo tipo di classe politica, inetta ed inefficiente, non si andrà proprio da nessuna parte; si continuerà probabilmente a vedere andarsene imprese e perdere preziosi posti di lavoro, un immobilismo che guarda accadere lo sfacelo senza intervenire.

Le parole ed i comportamenti tenuti dal governo in questa vicenda lasciano piuttosto perplessi; applaudire alla fuga dal nostro Paese di un’azienda come la Fiat, suona come una evidente ammissione dell'incapacità a svolgere adeguatamente il proprio ruolo, che dovrebbe essere quello di richiamare aziende ad investire sul nostro territorio, piuttosto che farle fuggire a gambe levate.

Degna ciliegina finale sulla torta di simile disfatta appaiono le tronfie dichiarazioni di Befera che ha affermato che il fisco italiano vigilerà attentamente sul puntuale pagamento di tutte le imposte dovute dall’impresa … peccato però che la holding di gruppo (FCA) abbia la sua sede fiscale in Gran Bretagna … cioè in un Paese diverso dall’Italia … a noi rimarranno, ovviamente, solo le briciole.

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.