La scorsa settimana ci siamo chiesti come gli hedge fund, che amplificano i guadagni e le perdite con leva, si siano bruciati in quanto i rendimenti a lungo termine sono crollati e i rendimenti a lungo termine sono saliti, facendo piegare la curva dei rendimenti.
Il cambiamento maggiore si è visto nel lungo termine, in quanto gli investitori in bond hanno considerato il report sull’occupazione USA migliore del previsto come un prolungamento della crescita economica che implicherebbe un aumento dell’inflazione e un aumento dei tassi di interesse. E questo a sua volta peserebbe sulla crescita, spingendo nuovamente verso i bond a lungo termine, facendo alzare i tassi di interesse ed il calo dei rendimenti.
Allo stesso tempo, la decisione della Federal Reserve di iniziare con il tapering degli acquisti di bond ha pesato sui prezzi a breve termine, spingendo i rendimenti. La combinazione ha ristretto il gap dei rendimenti.
Il quadro è stato ulteriormente complicato dalla Banca d’Inghilterra che ha deciso di non alzare i tassi di interesse dopo aver lanciato dei messaggi che avevano fatto convincere gli investitori di un aumento, e facendo prevedere l’arrivo di un’ondata di inasprimento da parte di diverse banche centrali in tutto il mondo.
Il rendimento dei decennali britannici è crollato dopo la decisione a sorpresa del Monetary Policy Committee.
È crollato sotto lo 0,85% venerdì, anche a causa del calo dei rendimenti dei Treasury USA dopo i dati sull’occupazione. All’inizio della settimana, i gilt decennali avevano un rendimenti dell’1,1% in previsione di un aumento dei tassi che non si è materializzato.
Nessuno si dispererà per gli hedge fund o per i loro investitori, ma l’agitazione riflette una profonda incertezza sul futuro della crescita economica.
Lunedì gli investitori erano nuovamente concentrati sull’inflazione. Dopo il calo dell’1,5% della scorsa settimana, il rendimento sui Treasury decennali si sono riassestati intorno al quel livello dopo l’aumento di 4 punti base.
Gli indici su prezzo alla produzione e prezzo al consumo sono attesi per questa settimana e dovrebbero dare una lettura sui trend di inflazione.
L’approvazione dell’attesissimo piano di investimenti in infrastrutture da 1.000 miliardi di dollari dello scorso venerdì non ha fatto molto per disperdere i timori sull’inflazione.
Le aste dei Treasury hanno portato a delle vendite in quanto i trader si sono posizionati verso nuovi debiti. L’asta di 56 miliardi di dollari di titoli del Tesoro USA triennali tenutasi lunedì ha ricevuto un’accoglienza non proprio entusiasmante. Martedì si terrà un’asta di 39 miliardi di dollari di decennali e mercoledì di 25 miliardi di trentennali.
I rendimenti nella zona euro restano bassi in quanto Philip Lane, economista capo della BCE, ha confermato la convinzione della BCE sulla transitorietà dell’aumento dell’inflazione, nonostante i mercati scommettano su tassi più elevati.
Il rendimento sui bund tedeschi decennali, che fanno da riferimento per l’intera zona euro, è sceso a meno 0,28% lunedì, dopo aver toccato meno 0,08% nella settimana precedente. I BTP italiani decennali sono crollati sotto lo 0,9% lunedì, dopo aver toccato il livello di 1,2% la scorsa settimana.