Ricevi uno sconto del 40%
🚨 Mercati volatili? Trovare le gemme nascoste per ottenere una seria sovraperformance
Trova subito azioni

L’energia rinnovabile di Shell: la nuova svolta per un aristocratico del greggio?

Pubblicato 01.04.2019, 15:21
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Arriva un momento in cui i vecchi aristocratici devono accettare il fatto che tutto deve cambiare perché tutto resti come prima.

Uno dei pochi colossi del greggio che hanno dominato il mercato energetico globale nell’ultimo secolo, Royal Dutch Shell (NYSE:RDSa), (LON:RDSa) sta scommettendo sempre di più su un’attività molto differente per assicurarsi il dominio anche nel prossimo secolo. Sebbene abbia avuto per anni una considerevole attività di commercio e fornitura energetica, a servizio delle proprie necessità e di quelle del settore, ora sta per vendere l’elettricità anche alle masse.

La direzione ritiene di dover fare questo salto se la compagnia intende restare importante a lungo termine. “Il sistema energetico si elettrizzerà nel tempo e questa elettricità dovrà essere rinnovabile”, ha riferito l’Amministratore Delegato di Shell Energy Colin Crooks a Sky News la scorsa settimana, con la compagnia che ha cambiato marchio alla britannica First Utility, la sua venture iniziale per la fornitura energetica alle famiglie.

Come dichiarazione d’intenti, il cambio di marchio ha compreso anche il lancio di uno dei piani tariffari di base più bassi sul mercato britannico, al 100% da energie rinnovabili. Offre anche ai clienti uno sconto del 3% sugli acquisti nelle sue stazioni di servizio.

Si tira a indovinare

Come nel caso di altri settori in corso di rivoluzione, una delle principali sfide sarà indovinare quale parte dell’attività fornirà valore maggiore in futuro: la produzione? La trasmissione? La fornitura alle famiglie?

Indovinare viene reso più difficile dall’attuale tira e molla della produzione petrolifera che sta mantenendo volatili i prezzi dell’energia. Va ad aggiungersi a questo anche la capacità dei governi di trasferire valore da un gruppo di utenti del mercato ad un altro tramite limitazioni di prezzo normative, costi di rete, tasse per l’ambiente e sovvenzioni. È una lotteria: la tedesca RWE (DE:RWEG) ha registrato ritorni medi di -18% negli ultimi cinque anni, secondo i dati di Investing.com. Allo stesso tempo, la britannica Scottish and Southern Energy (LON:SSE) ha segnato un rispettabile +12,7%.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

RDSa Weekly 2016-2019

L’andamento del titolo di Shell è stato piuttosto misto. Il titolo, che ha segnato un massimo di 73,86 dollari nel maggio 2018 per poi crollare del 25% entro dicembre, ha recuperato parte dello slancio. La sua ADR scambiata negli Stati Uniti, schizzata del 13% dalla fine del 2018, venerdì ha chiuso a 62,59 dollari.

Fedele al suo passato di operazioni sia upstream che downstream, Shell si sta salvaguardando. Oltre a First Utility, quest’anno ha comprato anche Sonnen, produttore tedesco di soluzioni di accumulo energetico per la casa che opera nello stesso settore della Power Wall di Tesla (NASDAQ:TSLA), e due produttori di soluzioni di ricarica, Greenlots e NewMotion, per rispondere alle crescenti necessità dei possessori di auto elettriche.

Sta anche facendo un’offerta, insieme ad un fondo pensionistico olandese, per Eneco, uno dei principali fornitori energetici olandesi, e sta commissionando due grandi parchi eolici al largo della costa olandese. In tutto, punta ad investire fino a 2 miliardi di dollari l’anno tramite la divisione “Energie nuove” nel 2019 e nel 2020.

Si tratta di una cifra strana, che va a consumare fino all’8% del budget per spese in conto capitale del gruppo e che è equivalente ad oltre il 12% del dividendo dello scorso anno. Gli azionisti, che si erano appena riabituati a ricevere i dividendi trimestrali interamente ed in contanti, potrebbero lamentarsi affermando che i soldi potrebbero essere usati meglio, sviluppando gli asset di petrolio e gas della compagnia, per esempio, o con dei payout più alti.

Vantaggi strategici

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Ciononostante, Shell ha tre fattori a suo favore.

Innanzitutto, la forza del suo bilancio e la profonda conoscenza del mercato delle materie prime energetiche. La compagnia non sarà costretta a chiudere per via di un inatteso aumento dei prezzi degli energetici, al contrario di una decina dei rivali di First Utility.

Secondariamente, le scommesse sull’energia rinnovabile stanno diventando più economiche man mano che la tecnologia matura: questo non basta a proteggerla del tutto dalla volatilità della politica energetica ma diminuisce effettivamente la necessità di sovvenzioni per far aumentare le cifre e riduce il rischio di ripetere il primo disastroso tentativo fatto da Shell con l’energia rinnovabile (più o meno nello stesso periodo in cui BP (NYSE:BP), (LON:BP), diceva al mondo di essere andata “oltre il petrolio”, cambiando nome in Beyond Petroleum). Il bando per i parchi eolici che sta costruendo insieme ad Eneco specifica che nel business model non dovrebbe essere inclusa alcuna sovvenzione per l’energia elettrica.

In terzo luogo, la rivoluzione implica che ci sono alcune attività tradizionali di dimensione apprezzabile in circolazione che potrebbero offrire l’opportunità di una portata immediata a costi relativamente bassi.

Una compagnia in particolare potrebbe diventare un banco di prova importante per l’impegno di Shell nei confronti della nuova attività. Con una base clienti sei volte superiore a quella di First Utility e 8 miliardi di dollari di ricavi annui, il fornitore britannico Npower necessiterebbe di un salto di qualità nel bilancio di investimenti, nonché la pazienza per far invertire rotta ad un’azienda che ha perso soldi negli ultimi quattro anni.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Si tratta del tipo di acquisizione che potrebbe seriamente mettere alla prova la pazienza degli azionisti di Shell. Ma se il colosso del petrolio e del gas ha intenzioni serie (come dice Crooks) nel diventare “la compagna energetica più grande del mondo”, allora è proprio questo il tipo di scommessa che Shell dovrà fare prima o poi.

Ultimi commenti

forse la traduzione non è delle migliori, ma ringrazio per avere reso fruibile un articolo interessante
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.