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Mentre aumentano i timori per l’inflazione, ecco 2 ETF da tenere d’occhio

Pubblicato 24.03.2021, 12:51
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Le aspettative di un’inflazione più alta di recente hanno messo in subbuglio Wall Street. Come dimostra il rendimento dei Titoli del Tesoro a 10 anni USA, pari all’1,65%, i rendimenti dei bond stanno salendo.

Man mano che procede la vaccinazione per il COVID-19, l’economia statunitense sta riaprendo e mostra sani segnali di ripresa. Ora gli investitori stanno cercando dei modi per preparare i loro portafogli ad una maggiore spesa dei consumatori, soprattutto per quanto riguarda i costi degli energetici, i prezzi dei prodotti alimentari e anche il settore immobiliare.

Di recente abbiamo parlato dell’inflazione e di come i TIPS (Titoli del Tesoro USA al riparo dall’inflazione) siano un asset appropriato per un’ampia gamma di persone. Oggi parleremo di altri due ETF per i lettori preoccupati che i livelli più alti di inflazione possano prendersi una grossa fetta dei loro risparmi.

1. Invesco Optimum Yield Diversified Commodity Strategy No K-1 ETF

Prezzo attuale: 16,95 dollari
Range su 52 settimane: 11,14 - 18,18 dollari
Percentuale di spesa: 0,59% all’anno

L’Invesco Optimum Yield Diversified Commodity Strategy No K-1 ETF (NASDAQ:PDBC) investe su future legati alle materie prime ed altri strumenti finanziari che offrono accesso ad una vasta gamma di materie prime. Il fondo ha cominciato gli scambi nel novembre 2014 e gli asset gestiti sono pari a 4,3 miliardi di dollari.

PDBC Weekly

Grafico settimanale PDBC

Essendo un ETF scambiato attivamente, PDBC punta ad offrire una strategia di apprezzamento del capitale a lungo termine che superi i ritorni dell’indice di riferimento DBIQ Optimum Yield Diversified Commodity Index Excess Return. Questo indice comprende contratti dei future di 14 materie prime del settore energetico, dei metalli preziosi, dei metalli industriali e del settore agricolo.

Le prime 10 materie prime sono: greggio WTI, benzina, gasolio NY Harbor ULSD, greggio Brent, alluminio, oro, rame, granturco, soia, zucchero, zinco, frumento, gas naturale e argento. Quasi il 30% del fondo è rappresentato da questi nomi principali.

Finora, nel 2021, PDBC ha visto ritorni di oltre il 14%. Ha segnato un massimo di 52 settimane all’inizio di marzo. I cambiamenti di prezzo delle materie prime dipendono perlopiù dalle dinamiche di scorte e domanda. Ad esempio, durante un inverno freddo, con l’aumento della domanda di gas naturale, sale anche il prezzo. I prezzi delle materie prime inoltre solitamente salgono durante i periodi inflazionari, in quanto vengono considerate un rifugio dall’inflazione.

Storicamente, esiste una correlazione negativa tra materie prime e titoli azionari. Le ricerche mostrano che, investendo su future di materie prime o su ETF basati su questi contratti, i partecipanti dei mercati potrebbero riuscire a ridurre la volatilità di un portafoglio costituito esclusivamente da titoli azionari. Quindi, gli investitori che sono interessati alla diversificazione con le materie prime potrebbero prendere in considerazione l’idea di effettuare ulteriori ricerche sul fondo.

The Real Estate Select Sector SPDR Fund

Prezzo attuale: 38,80 dollari
Range su 52 settimane: 24,88 - 39,66 dollari
Rendimento dividendo: 3,97%
Percentuale di spesa: 0,13% all’anno

Questo ETF si focalizza sui REIT. In base ai dati della National Association of Real Estate Investment Trusts (NAREIT):

“I REIT offrono una protezione naturale dall’inflazione. Gli affitti ed il valore degli immobili tendono ad aumentare quando salgono i prezzi. Ciò supporta la crescita dei dividendi dei REIT ed offre un affidabile flusso di entrate persino durante i periodi inflazionari. I dividendi dei REIT negli ultimi 20 anni, a parte due, hanno sempre superato l’inflazione, misurata dall’indice sui prezzi al consumo”.

In articoli precedenti, abbiamo parlato di numerosi fondi REIT (qui, qui e qui). Questo ETF settoriale, The Real Estate Select Sector SPDR Fund (NYSE:XLRE), offre esposizione principalmente ai REIT (97,92%) nonché a società di gestione e sviluppo immobiliare (2,08%), escludendo del tutto i REIT legati ai mutui. Dal suo lancio nell’ottobre 2015, gli asset gestiti hanno raggiunto i 2,4 miliardi di dollari.

XLRE Weekly

Grafico settimanale XLRE

XLRE, che replica i ritorni dell’indice Real Estate Select Sector, al momento conta 29 possedimenti. Circa il 60% del fondo è rappresentato dai primi 10 titoli.

Tra questi troviamo: American Tower (NYSE:AMT), Prologis (NYSE:PLD), Crown Castle International (NYSE:CCI), Equinix (NASDAQ:EQIX) e Digital Realty Trust (NYSE:DLR).

Sull’anno in corso, XLRE è rimbalzato di circa il 6% ed ha segnato il massimo di 52 settimane a metà marzo. L’imminente stagione degli utili potrebbe comportare volatilità e prese di profitto per molti dei nomi contenuti nell’ETF. Tuttavia, gli investitori che considerano gli asset immobiliare un rifugio dall’inflazione potrebbero considerare i cali del prezzo del fondo come un’opportunità di investimento.

Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

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