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Morning adviser

Pubblicato 24.10.2012, 08:31
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Rotture avvenute. Consolidamento o nuovi tentativi?
Il mercato era in attesa di rotture e chi come noi se le attendeva non è rimasto di certo deluso. Sull’attacco delle resistenze per il dollaro americano, abbiamo assistito a rotture importanti in grado di far aumentare molto la volatilità del mercato. Il DJ FXCM Dollar Index si è riportato sopra i massimi di periodo, mostrando così la forza di breve termine del dollaro americano, ed ha sfiorato quota 10,000. Si trova ora a transitare nei pressi della media mobile a 100 periodi su un grafico giornaliero, livello che se dovesse essere oltrepassato potrebbe portare a forti rivalutazioni, sempre di breve, del biglietto verde. I dati macro, come da attese, stanno cominciando a ricoprire un ruolo importante a livello di market moving e ieri abbiamo avuto una testimonianza di ciò dal dollaro australiano, salito molto bene dopo le forti discese della giornata sulla pubblicazione dei dati sull’inflazione, rilevata in crescita sia rispetto al dato precedente (1.2%) sia soprattutto rispetto alle attese del mercato, che si aggiravano tra 1.5% e 1.6%. Questo, unitamente al dato cinese sul PMI manifatturiero HSBC, rilevato a 49.1 contro un precedente di 47.9, è stato in grado di mostrare effetti benefici sul dollaro australiano (di cui tra poco vedremo i livelli). Oggi sarà importante attendersi, dopo il primo pomeriggio durante il quale Draghi conferirà di fronte al Bundestag a porte chiuse, la conferenza stampa che seguirà l’incontro e che potrebbe portare volatilità di breve, oltre alle decisioni di Fed e RBNZ in merito ai tassi. Attenzione anche a questi eventi, che pur essendo scontati, possono comunque rivelarsi forieri di forti movimenti, come visto ieri sul dollaro canadese, rafforzatosi molto dopo la decisione di non tagliare i tassi e di lasciarli all’1%. Una decisione scontata, festeggiata però dal mercato che, come sappiamo, ha sempre ragione.
eurjpy

EUR/USD
Forte rottura a ribasso dell’EurUsd che ha raggiunto quota 1.2950 prima di correggere all’interno di quella che potrebbe essere una bandiera ribassista che vede le proprie resistenze in area 1.3000, livello che ieri ha frenato la discesa momentaneamente e intorno al quale passa la media a 21 periodi. Fino a quando i prezzi rimarranno sotto 1.3010 è possibile assistere a nuovi tentativi di rottura ribassista che potrebbero prendere forza sotto 1.2975 e tentare di sfondare i minimi di ieri. In caso di superamento di 1.3010 interviene 1.3025, livello di resistenza dinamico, che se superato potrebbe portare a 1.3075.

USD/JPY
Volumi molto bassi su UsdJpy che si sta mantenendo all’interno di una fase laterale molto ben definita. 79 ¾ e 80.00 i punti da seguire per un trading laterale, che può lasciare spazio a rotture una volta superati 79.70 e 80.10.

EUR/JPY
Il testa e spalle di breve periodo individuato ieri mattina su EurJpy è andato a compimento, non essendo riusciti i prezzi a tornare sopra i massimi della prima spalla. Il mercato sta consolidando tra 103.50 e 103.75, ed una rottura di questi livelli potrebbe portare all’attacco di, rispettivamente, 103.15 e 104.10.

GBP/USD
Discesa molto ordinata e volatile per il cable, che vede il livello indicato ieri in 1.5970 come principale area di resistenza (massimo dei prezzi sull’ultimo tentativo di correzione a rialzo individuabile su un grafico orario ed ema21). Un suo superamento potrebbe portare a rivedere 1.6000, mentre in caso di tenuta 1.5885 potrebbe essere visto, con gli unici supporti dati dai minimi di ieri.

AUD/USD
Bella risalita del dollaro australiano che, dopo le mazzate prese ieri (passatemi questo francesismo, ma la price action, soprattutto se dettagliata su grafici di breve, è molto chiara) è riuscito a riportarsi sopra quota 1.0300. Tra 1.0320 e 1.0330 passano delle forti resistenze (allargabili fino a 1.0345), mentre un ritorno sotto 1.0300 potrebbe spingere i prezzi verso i minimi di ieri.

XAU/USD
La rottura di 1,720.00 ha portato a discese decise dei prezzi, che si sono portati sotto quota 1,705.00, prima di correggere, senza essere però in grado di tornare sopra 1,715.00, livello statico e dinamico combinato. Un ritorno sotto 1,707.75 potrebbe portare a nuovi tentativi di minimi, in grado di raggiungere anche 1,707.00. Per assistere a risalite, occorre vedere superato 1,715.00.

USOil
88.30 raggiunto e spazzato via dal petrolio (arrivato sotto 86 figura), che ora sta correggendo e vede in 87.50 i punti principali da seguire come resistenze (molto vicini ai prezzi attuali). Una discesa sotto 86.90 farebbe prendere forza ai prezzi, in cerca di nuovi minimi, mentre un ritorno sopra 87.80 potrebbe portare ad approfondimenti rialzisti nell’ordine di una figura.

Ger30 Le vendite sono arrivate senza nemmeno vedere un tentativo di attacco alle resistenze, come ci attendevamo, ed i minimi di due giorni fa sono stati raggiunti e superati in un batter d’occhio dal Dax, che ha vissuto una giornata veramente negativa. 7,250 rappresenta una buona area di resistenza, mentre i supporti sono rappresentati da 7,150.00 e se dovessero saltare, porterebbero a nuove discese nell’ordine anche dei 75/100 punti.

Matteo Paganini
Senior Analyst FXCM

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