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Morning adviser

Pubblicato 17.12.2012, 10:30
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Gap sul valutario
Il mercato valutario ha aperto in gap, cosa che non accade così frequentemente.

Il motivo di queste aperture è da ritrovarsi nella vittoria delle elezioni anticipate in Giappone da parte dell’ex primo ministro Abe, che dovrebbe acquisire ufficialmente il ruolo istituzionale il prossimo 26 dicembre, riuscendo così a riportare il partito liberaldemocratico alla guida di un nuovo Giappone, dopo l’esperienza mal conclusasi nel 2006/2007. 294 seggi sui 480 disponibili nella Camera Bassa giapponese hanno di fatto dato al Jiminto la possibilità di tornare a governare il Paese seguendo delle linee giuda molto chiare, soprattutto sul nucleare (che è stato da molti riconosciuto come il motivo della caduta di Noda, leader dimissionario del partito democratico, che ha riconosciuto la sconfitta), ma anche per quanto riguarda i rapporti con gli Usa e con la Cina.

Per quanto riguarda i primi si vuole mettere una pezza ai danni diplomatici che si sono verificati nel corso degli ultimi tre anni, mentre si vuole ricominciare a collaborare con la super potenza cinese, partendo dal chiarimento della situazione sulla sovranità delle isole Senkaku/Diaoyu, di cui si rivendicherà la proprietà.

Oltre a questo, i mercati hanno reagito in maniera che definiremmo positiva in quanto le aspettative degli operatori sono ora sbilanciate verso nuove politiche monetarie, che punteranno, con alta probabilità, ad apportare ulteriori stimoli monetari e all’indebolimento della valuta nazionale, per riacquistare competitività internazionale.

Oltre a questo si cercherà finalmente di uscire dalla trappola della liquidità che ha attanagliato il Paese del Sol Levante per tutti questi anni e si tenterà di combattere in maniera importante la deflazione, raggiungendo target precisi di inflazione.
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Il Nikkei ha mostrato delle buone salite, non in grado tuttavia di far prendere il volo ai prezzi, non sono stati in grado di raggiungere i 10,000 punti (visti l’ultima volta nel marzo 2012, con l’area di 9,930 forte resistenza statica che arriva dal passato) che proprio nel momento in cui scriviamo stanno correggendo in maniera importante e vedono in 9,800 i primi supporti (allargabili fino a 9,700), mentre lo yen è riuscito a perdere valore (fattore positivo per l’economia), riportandosi su livelli che non si vedevano da marzo anche contro il dollaro americano e la moneta unica europea.

Oggi sarà una giornata tranquilla dal punto di vista delle pubblicazioni macro, per cui avremo modo di valutare le price action pure di mercato. Vediamo dal punto di vista tecnico quali sono i livelli cui prestare maggiormente attenzione, tenendo conto che i mercati risultano essere ancora decorrelati.

EUR/USD
Apertura in gap positivo per la moneta unica europea, che si sta mantenendo sopra i livelli di supporto di breve periodo, passanti in area 1.3130. Questi i punti da seguire per assistere a tentativi di rottura di quell’1.3200 sfiorato dal mercato in apertura, livello che se oltrepassato di 15 punti potrebbe portare al raggiungimento di 1.3270. Per chi avesse un’operatività più veloce, un ritorno sotto 1.3145 potrebbe aprire spazi verso i supporti, che se dovessero non tenere, potrebbero vedere l’intervento di tutta l’area appena sopra 1.3100, dove passa la trendline ascendente oraria che sta accompagnando il movimento ordinato di risalita dell’euro sul dollaro americano.

USD/JPY
Yen che perde forza nei confronti del dollaro e che si riporta a tentare lo sfondamento a rialzo di 84.30. Stiamo ora consolidando sopra 84 figura, livello dove passano i punti statici precedenti e che insieme a 83.80, dove passa la media mobile oraria a 21 periodi, rappresenta una forte area di supporto da seguire. Un ritorno sotto di essa aprirebbe alla possibilità di vedere tentativi di approfondimento a ribasso, che non dovrebbero spingersi oltre 83.50, mentre una sua tenuta potrebbe riproporre tentativi si superamento dei massimi della notte, che rappresentano i primi livelli di target sui quali tagliare parte della posizione e aggiustare lo stop in pari.

EUR/JPY
Anche contro l’euro, come accennato in precedenza, siamo vicini a livelli molto importanti di massimo. La differenza rispetto al dollaro americano, è che qui l’area di 111.50 la farà da padrone, area che non è ancora stata raggiunta dai prezzi. 110.30 e 111.25 i livelli da seguire per impostare un’operatività basata sui breakout, con 110.00 forte livello di supporto statico e dinamico (punti precedenti e media a 21 oraria) che se superato potrebbe portare a tentativi di pulizia di stop verso 109.70. Un ritorno sotto 109.60 diviene necessario per assistere a discese verso 109 figura. Dovesse tenere l’area di supporto indicata, potremmo assistere tentativi di risalita verso i massimi ed oltre.

GBP/USD
Situazione ibrida per la sterlina, che sta consolidando all’interno di 50 punti, tra 1.6150 e 1.6200. Qui vale la pena spostare l’operatività su un grafico a 4 ore, dove possiamo seguire l’area di 1.6100 come buon supporto (passaggio della trendline ascendente) e dove potrebbe formarsi una divergenza ribassista da poter sfruttare per correzioni verso i punti di supporto, sui quali sarebbe possibile cominciare a pensare di mettersi lunghi di pound.

AUD/USD
Bella discesa dell’australiano che potrebbe provare il raggiungimento di 1.0510, area dove passano i punti precedenti e la trendline oraria. Un ritorno sotto il punto indicato potrebbe essere propedeutico al tentativo di discesa verso 1.0450, da valutare in caso di ritorno sotto 1.0480, mentre una tenuta delle aree di supporto potrebbe riportare verso 1.0560, che rappresenta l’ultimo punto da valutare per la giornata.

XAU/USD
Oro in forte pressione che probabilmente proverà a puntare allo sfondamento di 1,690.00. 1,685.00 rappresenta un buon livello di target in caso di rottura ed in caso di suo superamento possiamo attenderci tentativi verso 1,675.00. Da tenere presente che un ritorno sopra 1,697.00 cambierebbe lo scenario.

CRUDE OIL
Petrolio vicino alle resistenze, con buone opportunità di vendita per il risk reward con target in area 86.30. Un ritorno sopra 87.30 potrebbe farci vedere il 70.

Matteo Paganini Senior Analyst FXCM

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Ultimi commenti

Ciao Matteo, innanzitutto GRAZIE per le analisi precise delle quali ci omaggi tutti i giorni! Volevo chiederti un parere su USD/CHF, che si trova al minimo di 7 mesi, e potrebbe essere una coppia interessante da tenere sott'occhio Saluti, Luca
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