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NASDAQ - 3 motivi per un possibile ribasso

Pubblicato 24.11.2012, 11:34
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Nell'ottava appena trascorsa il future sul Nasdaq ha mostrato una forza rialzista impressionante, specialmente nelle sedute di lunedì e di venerdì. Segnale di forza? Forse no, anzi ci sono 3 buoni motivi per un possibile ribasso.

La prima ragione sta nel livello di supporto/resistenza statico in area 2647. In passato, questo livello ha funzionato egregiamente da resistenza respingendo con forza i prezzi al ribasso nei punti A e B evidenziati nel grafico. Poi è stato testato come supporto alla fine di ottobre nel punto C e ha funzionato bene, infatti i prezzi sono rimasti ingabbiati a lungo in un ampio box di lateralità. E ora il future si è fermato a breve distanza dalla resistenza, come se fosse arrivato ad un punto di difficile attraversamento.

La seconda ragione sta nel fatto che il pullback rialzista della scorsa settimana corrisponde esattamente al 38% di Fibonacci rispetto alla discesa principale, quella che va dai massimi del 21 settembre a 2871,8 fino ai minimi del 16 novembre a 2492. E proprio il 38% rappresenta un importante punto di inversione sui pullback, quindi non è un caso che si sia fermato proprio lì.

La terza ragione sta nel fatto che, a dispetto della forza rialzista di questa settimana, siamo ancora in un trend ribassista, chiaramente segnalato dal livello orizzontale del supertrend di colore rosso. Ma come? Un trend ribassista con 5 candele toro consecutive? Sembra un paradosso ma è così: non ci sono ancora gli estremi per definire un trend rialzista (cioè massimi crescenti e minimi crescenti) anche solo sul breve periodo.

Infatti benché abbia rotto il precedente massimo di swing, non abbiamo ancora assistito alla formazione di un nuovo minimo crescente. Bisogna quindi aspettare che il prezzo scenda nuovamente e poi risalga, e che formi in questo swing un minimo superiore al precedente.

Per queste reagioni non me la sento di confermare un trend rialzista e tendo a considerare questo movimento semplicemente come un rally di breve periodo. Se fossimo in un romanzo di Agatha Christie, allora potremmo dire che 3 indizi costituiscono una prova. Peccato che il trading non sia un romanzo giallo, perciò dobbiamo rimanere prudenti e aspettare di ricevere conferme dal movimento dei prezzi.

Va anche osservato che che tutti gli indici USA, ivi compreso il Nasdaq, hanno segnato in settembre i massimi assoluti su base annuale, quindi da quei livelli hanno molto spazio per scendere, pur mantenendosi nell'ambito di un pullback correttivo rispetto al macro rally rialzista di questa estate.

Come ultima osservazione, la vicinanza al tetto rosso del supertrend offre un possibile ingresso short a rischio limitato, ponendo lo stop loss poco sopra il tetto, diciamo a 2665, applicando corrette regole di money management per rendere tollerabile la perdita monetaria in caso di stop. Se il controvalore del contratto future rende troppo oneroso lo stop in termini economici, si può optare per un'operazione con CFD oppure con ETF, facendo però attenzione a ricostruire graficamente i livelli di stop sul grafico dello strumento specifico, che può avere valori puntuali differenti dal future.

L'andamento del NASDAQ nelle sedute dei prossimi giorni ci confermerà presto se ha la forza di proseguire al rialzo oppure ha esaurito la spinta e riprende il ribasso.

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Ultimi commenti

Ha ragione. Mi scuso per il tono forse inappropriato, non posso dare delle "indicazioni" di prezzo come Lei ha richiesto perchè penso che fare previsioni sugli andamenti futuri degli strumenti finanziari sia assolutamente inutile. Col senno di poi è sempre facile unire due punti con una linea retta, farlo prima è semplice fortuna o come ho suggerito giocare ai dadi col 50% di possibilità. L'unica forma di investimento a mio avviso intelligente e efficace nel lungo termine (minimo 15 anni) è quella basata sull'analisi dei fondamentali di bilancio applicando la formula del Gordon Growth Model sui dividendi attesi. Ogni altra considerazione è puramente accademica. L'analisi tecnica o grafica funziona, nel breve termine perchè in molti la applicano e tutti giungono alle stesse conclusioni, quindi può essere utile agli investitori come me solo per la scelta del timing in entrata...anche se nel lungo termine una differenza di qualche punto percentuale sortisce comunque effetti limitati. Mi chiedo quindi, costantemente e con morbosa curiosità, se valga veramente la pena perdersi in astrusi e mirabilanti calcoli per cercare di indovinare l'andamento di qualcosa che per sua natura è assoultamente imprevedibile. (Queste non sono parole mie...) Complimenti per il sito. In ogni caso il più completo sulla piazza.
I commenti ricevuti da Davide Casati e da Marco Pezzi introducono degli spunti di riflessione molto interessanti, per i quali li ringrazio. Per quanto riguarda le correlazioni intermarket, il tema sollevato da Davide, non metterei direttamente in relazione l'indice italiano con un listino tecnologico come il Nasdaq. Piuttosto osserverei la relazione tra S&P500 e EUROSTOXX50 o DAX. Tuttavia, da diversi mesi sono andati in tilt i rapporti di forza tra gli indici, come ho scritto in un precedente articolo, perciò terrei distinto lo scenario USA da quello dell'area EURO. Per quanto riguarda i dati macroeconomici, il tema sollevato da Marco, li valuto sempre con molta attenzione, anche se ho scelto di impostare la mia operatività di trading sull'analisi tecnica. Non sono convinto che la scadenza imminente del fiscal cliff (un pacchetto di sgravi fiscali che scade a dicembre 2012) sia un elemento di traino sui mercati, anzi pone all'orizzonte un'incognita pesante, e cioè come uscirne senza innescare una recessione, tema recentemente sollevato dal presidente della FED Bernanke. A livello di fondamentali, poi, gli USA sopportano il peso di un debito pubblico pari al 120% (esattamente come l'Italia...), una disoccupazione intorno all'8% e un'economia che fatica a ripartire. Certo, il QE3 della FED in questi mesi ha dato ossigeno ai mercati, ma è una specie di "doping" che non può durare a lungo.
possibile che gli aspetti macroeconomici non vi dicano niente? e' evidente che l'avvicinarsi della soluzione al fiscal cliff spingeranno tutte le borse fino alla fine dell'anno o poco oltre, poi ci sarà un netto ribasso che culminerà a primavera. Nel frattempo mi chiedo che senso abbia divertirsi con Fibonacci e supporti o resistenze che sono corrette nel 50% dei casi...proviamo con i dadi la prossima volta?
Buongiorno, una domanda relativa all'analisi sul Nasdaq. per effetto delle correlazioni tra i mercati, è dunque lecito aspettarsi ribassi anche per Piazza Affari ? dunque qualcosa di più di una correzione di una seduta per veloci prese di beneficio? Ringrazio e saluto
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