Si preannuncia una riapertura dei mercati piuttoso intensa quella di quest’oggi viste le notizie giunte nella notte appena trascorsa. La settimana passata le borse europee si sono riprese sul finale registrando dei cali limitati. FTSE MIB lascia lo 0,09%.
Francoforte è la peggiore piazza con una flessione dello 0,58% a termine di una settimana in cui sono stati posti gli accenti sullo status dell’economia tedesca, mentre Parigi chiude in rialzo dello 0,47% e Madrid dello 0,16%.
Fatica parecchio anche la valuta unica con l'euro che si è risollevato e scambia poco sopra all’1,27 dopo un minimo a 1,2690 sul biglietto verde per via delle preoccupazioni sulla crisi del debito dell'Eurozona. Lo stallo in Spagna e le tensioni sulla Grecia hanno fatto il proprio dovere e gli spread ne hanno risentito.
Negli ultimi giorni sono state diverse le notizie positive o comunque incoraggianti. In primis, l'approvazione da parte del Parlamento ellenico di nuove misure di austerità che pero’ non bastano per avere la certezza dei nuovi aiuti pari a 31,5 miliardi di cui il paese ha bisogno.
Seppure Atene sembra cosi allontanare l'ipotesi di default sul debito e il 16 Novembre dovrebbe essere in grado di rimborsare i 4,1 miliardi di bond in scadenza i mercati, correttamente, continuano a temere.
Sara’ importante vedere la reazione dei mercati questa mattina dopo la notizia delle ultime ore secondo cui il Parlamento greco ha adottato la nuova legge di bilancio per il 2013, con 167 voti a favore e 128 contrari, che prevede tagli per oltre 9 miliardi di euro, di cui 7,6 miliardi su salari e pensioni.
L'approvazione della nuova legge era la pre-condizione per Atene per ottenere il prestito da 31,5 miliardi di euro dall'Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale, necessario per evitare il default.
A ridare fiato ai mercati venerdi scorso erano giunti alcuni dati macro. In primis l'indice preliminare di fiducia dei consumatori statunitensi elaborato dall'Università del Michigan che a novembre è salito a 84,9 punti dagli 82,6 di ottobre. Ma non sono mancati gli spunti di riflessione sulla condizione della zona Euro.
La Banque de France prevede infatti che l'economia transalpina si contrarra’ dello 0,1% sia nel terzo che nel quarto trimestre. Due trimestri consecutivi di contrazione riporterebbero tecnicamente il paese in recessione.
Le previsioni della banca centrale sono più pessimiste di quelle del governo, che prevede una lieve crescita nel terzo trimestre, e dell'istituto nazionale di statistica Insee, che stima un pil invariato.
Altro elemento che pesera’ sui mercati oggi riguarda il Giappone. Nelle ultime ore sono stati infatti pubblicati i dati sul Pil nipponico nel terzo trimestre. Il prodotto interno lordo del Giappone ha registrato un vero e propio crollo del 3,5% su base annua e un calo -0,9% su base mensile.
Ma la cosa preoccupante è che per gli economisti il Pil subirà un'altra contrazione nel quarto trimestre del 2012, entrando ufficialmente in recessione tecnica, visti i due trimestri consecutivi di pil negativo.
Sembra infatti che per il quarto trimestre il Pil giapponese scenderà -0,4% su base annua; il risultato è che il paese subirebbe la terza recessione tecnica dal 2008.
Per la giornata odierna da seguire il discorso del ministro delle finanze spagnolo atteso per le 15. alle 17 invece inizia la riunione dei Ministri delle Finanze dell’Eurogruppo.
Sul fronte tecnico il cambio EUR/USD ha subito un’ulteriore indebolimento e la struttura di breve termine rimane precaria con i principali indicatori direzionali. Sotto 1,2690 si può innescare un’ulteriore flessione con un primo obiettivo in area 1,2660 e successivamente a 1,2630.
Si deteriora la situazione tecnica del GBP/USD che andra’ valutato in prossimita’ di 1.596 e 1,60. Viste le ultime notizie da seguire lo Jpy con l’EurJpy sceso fino a 100,45-100,40 ma con potenziali rialzi visti gli ultimi dati.
Arik Benado
Country Manager EZTrader