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Prysmian: prosegue lungo la via degli acquisti

Pubblicato 30.03.2016, 11:00
PRY
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Ancora denaro su Prysmian(MI:PRY) (MI:PRY) (+2.20%) che ha affidato a Cristiano Tortelli la guida della nuova Business area Olil & Gas.

La violazione della tenace resistenza a 19,50 euro ha messo il titolo del Gruppo leader globale dell’industria dei cavi e sistemi per l’energia e le telecomunicazioni, nelle condizioni di puntare verso area 20,20 euro, riferimento oltre il quale (in chiusura di seduta) scatteranno nuovi acquisti che potrebbero proiettare i corsi fino alla forte resistenza di 20,90 euro (22,35 euro, prezzo max storico).

Sul fronte opposto, la permanenza al di sotto di quota 18,80 euro, invece, rappresenterebbe un fattore di debolezza per il titolo che potrebbe sfociare in una nuova flessione con conseguente raggiungimento, in prima battuta, di quota 18,20 euro circa. I risultati economico finanziari oltre le attese, hanno permesso al titolo, nelle ultime settimane, di risalire la china.

La crescita dei ricavi, il miglioramento della redditività e la solidità della struttura patrimoniale e finanziaria hanno caratterizzano l’esercizio 2015. Nel 2015 il Gruppo ha realizzato due acquisizioni di valenza strategica: negli USA è stata acquisita Gulf Coast Downhole Technologies (GCDT), attiva nella progettazione e nella fornitura di soluzioni innovative per i sistemi downhole per l’industria petrolifera; Prysmian ha inoltre siglato un accordo per portare a circa il 51% la partecipazione in Oman Cables Industry, acquisendone il controllo e migliorando la propria presenza nella regione strategica medio-orientale.

Il 2015 è stato caratterizzato da un contesto macroeconomico in progressiva stabilizzazione nell’area Euro, sostenuto dai piani di quantitative easing lanciati dalla Banca Centrale Europea, e rimasto solido negli Stati Uniti.

I negoziati a livello europeo relativi al rifinanziamento del debito greco, fonti di volatilità dei mercati finanziari, hanno creato turbolenze al contesto economico europeo e internazionale.

Le continue tensioni geopolitiche in Medio Oriente e Russia, unite al rallentamento di alcune economie come Cina e Brasile, continuano a porre incertezza sul contributo di tali geografie alla crescita dell’economia mondiale, con un impatto sull’andamento dei relativi tassi di cambio.

In tale contesto economico il Gruppo prevede, per l’esercizio 2016, che la domanda nei business ciclici della media tensione per le utilities e dei cavi per le costruzioni registri una lieve ripresa dei volumi rispetto all’anno precedente, con una stabilizzazione sul livello dei prezzi. Nel segmento Energy Projects si conferma un trend in miglioramento con aree di crescita nei business cavi sottomarini, una sostanziale stabilità nel business dell’Alta Tensione terrestre e una leggera decrescita del SURF.

Nel business dei cavi sottomarini, il piano di recupero avviato in conseguenza delle problematiche emerse nella realizzazione della commessa Western Link sta procedendo in linea con le aspettative.

Nei cavi Oil & Gas è presumibile che il calo del prezzo del petrolio e la conseguente riduzione degli investimenti nel settore petrolifero possano continuare ad avere un impatto negativo sulle attività del Gruppo.

Nel business delle comunicazioni è ipotizzabile che il trend di crescita della domanda di cavi in fibra ottica si protragga anche nel corso dell’esercizio 2016 seppure a ritmi meno sostenuti rispetto al 2015 e con oscillazioni dipendenti dalla effettiva progressione nell’esecuzione dei progetti di upgrade delle reti in fibra ottica. Inoltre è prevedibile che, in costanza dei rapporti di cambio rispetto ai livelli di inizio anno, l’effetto derivante dai tassi di cambio generi un impatto negativo sull’intero 2016 a seguito di un puro effetto di traslazione degli utili espressi in valuta differente da quella di consolidamento.

Nel corso dell’esercizio 2016, infine, il Gruppo Prysmian proseguirà nel processo di razionalizzazione delle attività, con l’obiettivo di realizzare le previste efficienze di costi e rafforzare ulteriormente la competitività in tutti i segmenti di attività.

  • Rischi Finanziari: rischi associati al grado di disponibilità di fonti di finanziamento, alla capacità di gestire in modo efficiente la volatilità di valute e tassi di interesse;
  • Rischi Operativi: rischi derivanti dal verificarsi di eventi o situazioni che limitando l’efficacia e l’efficienza dei processi chiave impattano sulla capacità del Gruppo di creare di valore;
  • Rischi Legali e di Compliance: rischi connessi a violazioni di normative nazionali, internazionali, di settore, comportamenti professionalmente scorretti e non conformi alla politica etica aziendale che espongono a possibili sanzioni minando la reputazione del Gruppo sul mercato;
  • Rischi di Pianificazione e Reporting: rischi correlati ad effetti negativi derivanti da informazioni non complete, non corrette e/o non tempestive con possibili impatti sulle decisioni strategiche, operative e finanziarie del Gruppo.

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