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Riflettori su utili 4° trim. di IBM, dubbi sulla strategia di inversione di rotta

Pubblicato 22.01.2019, 13:01
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  • Pubblicazione del report sugli utili del quarto trimestre 2018 oggi, martedì 22 gennaio, dopo la chiusura dei mercati
  • Previsioni sulle entrate: 21,75 miliardi di dollari
  • Previsioni utili per azione: 4,84 dollari
  • C’è molto in ballo per International Business Machines (NYSE:IBM) quando pubblicherà gli utili nel corso della giornata. La sua storica divisione di mainframe è in discesa e le nuove iniziative, come il cloud computing e l’intelligenza artificiale, finora non sono riuscite a generare una crescita sostenuta per il colosso del tech.

    IBM Weekly 2016-2019

    Questa situazione ha posto molta pressione sulla gestione della compagnia affinché trovasse un modo non solo per invertire il calo delle vendite ma anche per instillare nuova linfa nel prezzo del titolo in caduta libera di Big Blue.

    L’ultimo trimestre ha rivelato che la direzione ha accettato il fatto che la strategia di crescita organica non sta funzionando. Di conseguenza, a fine ottobre, la compagnia ha annunciato che avrebbe sborsato 34 miliardi di dollari per acquisire il leader dell’open source Red Hat (NYSE:RHT), l’accordo più grande nella storia di IBM e uno dei più grossi della storia del tech USA.

    Red Hat dovrebbe dare ad IBM un’immediata spinta dalle entrate del cloud. Inoltre, ha una suite di prodotti software consolidati che possono essere venduti tramite la rete di vendite globali di IBM.

    Ma questa acquisizione rappresenterà una svolta per IBM? Gli investitori si chiedono sicuramente se la costosa acquisizione sarà abbastanza per invertire a sufficienza sei anni di vendite in calo. La compagnia con 107 anni di storia è molto indietro rispetto ai concorrenti nel mondo del cloud computing. Amazon (NASDAQ:AMZN), Google (NASDAQ:GOOGL) e Microsoft (NASDAQ:MSFT) si sono già accaparrate importanti partecipazioni di mercato.

    Nel report del terzo trimestre, i proventi del cloud (diventati un importante indicatore da seguire) sono aumentati del 10% a 4,5 miliardi di dollari. Il tasso è stato più lento rispetto al 20% del secondo trimestre. Quando IBM pubblicherà i dati del quarto trimestre oggi, gli analisti in media si aspettano che gli utili per azione scendano a 4,84 dollari, in calo dai 5,14 di un anno fa. Le vendite dovrebbero scendere di circa il 4% a 21,75 miliardi di dollari.

    Secondo noi, sarà difficile per IBM rimodernarsi come leader delle nuove tecnologie, dati gli attuali problemi per liberarsi del passato, quando i suoi storici mainframe - gli enormi computer che aiutano le grandi compagnie globali ad elaborare complessi dati IT - spingevano la crescita.

    Inoltre, ci ritroviamo a dubitare delle qualità di leadership dell’Amministratore Delegato di IBM Ginni Rometty. Sta cercando di far invertire la rotta allo storico colosso del tech dal 2012 e sembra averci messo sei anni per capire che qualsiasi cambiamento ha bisogno di un’acquisizione esterna.

    Detto questo, il nostro fine non è quello di sminuire la forte posizione di Red Hat nell’arena del cloud computing dove si prevede che abbia generato 3 miliardi di dollari di vendite lo scorso anno. Piuttosto, il nostro problema riguarda direttamente la leadership di IBM che, secondo noi, non è riuscita a prevedere abbastanza rapidamente il cambiamento del panorama tecnologico.

    IBM, che un tempo dominava i primi decenni dei computer con invenzioni come il mainframe e, successivamente, i floppy disk, non è più un innovatore. In effetti, rappresenta appena una minaccia importante per i giganti del tech di oggi, forti rivali nella new economy che si sono accaparrati e continuano ad impadronirsi di importanti partecipazioni nelle nuove aree di crescita tanto importanti per il successo di IBM.

    Se IBM non sarà tra i leader nella new economy, c’è qualche motivo per comprare comunque il titolo? Con le azioni vendute a 123,82 dollari alla chiusura di venerdì, una possibile attrattiva è rappresentata dal suo succoso rendimento del dividendo, ora superiore al 5% dopo la disfatta del titolo degli ultimi cinque anni.

    Ma la stabilità del payout è discutibile, in quanto dipende soprattutto dal successo del piano di inversione di rotta della compagnia. La sua divisione mainframe, una gallina dalle uova d’oro che si sta lentamente esaurendo, non può supportare un tale flusso di entrate per sempre. In un momento in cui le compagnie si stanno rapidamente spostando verso il cloud, l’utilità dei suoi server mainframe sta velocemente diminuendo.

    Morale della favola

    La performance di IBM negli ultimi trimestri mostra che non potrà generare una crescita regolare nel suo portafoglio. Riteniamo che ci siano delle opportunità di entrate e crescita migliori disponibili sul mercato. Non vediamo alcun motivo per restare fedeli a IBM e aspettare un’inversione di rotta che potrebbe non arrivare mai. Per noi, IBM è una scommessa persa da cui gli investitori saggi dovrebbero stare alla larga.

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