Per gli investitori alla ricerca di una crescita dinamica, due titoli tech a bassa capitalizzazione si sono dimostrati essere una scommessa straordinaria quest’anno.
I titoli di Roku (NASDAQ:ROKU) e Shopify (NYSE:SHOP) sono schizzati di oltre il 100% negli ultimi 12 mesi, sfidando le tensioni commerciali, le difficoltà macroeconomiche e l’ambiente di trading generale volatile dei titoli tech.
Perché gli investitori sono così interessati a questi nomi? E c’è ancora spazio di rialzo dopo le loro impennate?
Roku: si scalda dopo l’impennata del 200%
Roku, arrivata in borsa nel 2017, vende dispositivi che consentono agli utenti di vedere video in streaming sui loro televisori. Vende anche inserzioni su Roku Channel e permette alle reti televisive di vendere spot mirati ad un pubblico specifico.
Nel corso degli anni, Roku ha visto una crescita esplosiva come piattaforma tech già caricata su alcuni televisori. Secondo i dati di Bloomberg, 10 dei 20 televisori più venduti su Amazon sono connessi a Roku.
Per aumentare la sua base di entrate, Roku vende anche inserzioni per il suo prodotto streaming gratuito, Roku Channel, che offre una serie di reti e di programmi TV e di intrattenimento.
Il titolo di Roku è stato volatile fin dal suo debutto in borsa nel 2017. Il prezzo è schizzato di oltre il 40% nei primi nove mesi del 2018, prima di chiudere l’anno in calo della stessa percentuale. E finora nel 2019 Roku ha triplicato il suo valore, con una performance superiore a quella di quasi tutti gli altri titoli tecnologici. Ieri ha chiuso a 91,37 dollari, su dello 0,9%.
Ma, dopo questa straordinaria impennata, alcuni analisti mettono in guardia in quanto la concorrenza si sta per infiammare: i colossi del tech come Apple (NASDAQ:AAPL) ed Amazon.com (NASDAQ:AMZN) stanno prendendo di mira il mercato dello streaming e tentano di accaparrarsene una fetta più grande.
Gli analisti che invitano alla cautela, come Citigroup, Guggenheim Securities e la banca di investimenti Stephens, mettono in guardia dalla recente corsa e dalla valutazione più alta, che potrebbe rendere il titolo più vulnerabile anche ad una leggera delusione negli utili. In media, gli analisti prevedono un tonfo del 14% dall’attuale prezzo di mercato di Roku nei prossimi 12 mesi.
Shopify: cavalcando con successo l’onda dell’e-commerce
Il fornitore di piattaforme di e-commerce canadese Shopify dimostra costantemente che i suoi critici si sbagliano. La compagnia di Ottawa, che produce strumenti che consentono soprattutto alle piccole imprese di creare siti web e dedicarsi al commercio su vari canali, è uscita sempre più forte da ogni correzione negli ultimi 12 mesi, smentendo le numerose previsioni di una stagnazione della crescita.
Chiudendo ieri con un rimbalzo dell’1,5% a 305,54 dollari, il titolo ha segnato un’impennata di oltre il 125% quest’anno, staccando di molto il suo rivale molto più grande, Amazon, schizzato di solo il 26%. Dal nostro ultimo articolo al proposito a marzo, il titolo di Shopify ha registrato +60%.
Uno dei punti di forza di Shopify è che offre alle piccole e medie imprese un modo molto efficiente e a basso costo per costruire un negozio online sicuro. La piattaforma gestisce tutti gli aspetti relativi alla sicurezza hardware, al backup dei dati ed alla elaborazione dei pagamenti della compagnia, consentendo ai commercianti di dedicarsi alle loro attività core.
L’ultimo fattore a scatenare l’impennata di Shopify è stato l’annuncio di giugno che intende spendere un miliardo di dollari su una catena di centri di approvvigionamento che la porrà in diretta competizione con Amazon.com.
Quanto ancora può salire il titolo? Il prezzo obiettivo medio tra i 25 analisti che coprono il titolo è di 319 dollari per i prossimi 12 mesi, circa il 6% in più rispetto al livello attuale. Il titolo è ora scambiato a circa 28 volte le vendite, rendendo nervosi gli analisti di Wall Street circa la direzione futura.
Almeno cinque analisti hanno abbassato il rating sulla compagnia negli ultimi due mesi, secondo Bloomberg. Quasi in ogni caso, il ricco prezzo del titolo è stata la fonte maggiore di preoccupazione. “Prevediamo ora un rialzo più limitato per il titolo nei prossimi 12 mesi”, ha scritto in una nota della scorsa settimana l’analista di Wedbush Ygal Arounian, abbassando il rating da “buy” a “neutral”.
Morale della favola
Sebbene sia Roku che Shopify si siano dimostrati essere un ottimo acquisto per gli investitori a lungo termine, le valutazioni attuali non li rendono allettanti sul breve termine, specialmente in questo ciclo rialzista finale. Gli investitori dovrebbero prestare attenzione agli inviti alla cautela lanciati dagli analisti ed aspettare nelle retrovie fino a quando questi titoli non diventeranno di nuovo attraenti.
Per poterci essere un altro rimbalzo, quasi tutto dovrà andare bene per le due compagnie. E questa, secondo noi, sembra un’affermazione rischiosa su questo mercato.