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Scoppia la bilancia commerciale cinese

Pubblicato 08.09.2015, 13:46
Aggiornato 07.03.2022, 11:10
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Forex News and Events

Crollo delle importazioni in Cina (di Arnaud Masset)

Le cifre fiacche riferite al PMI della scorsa settimana (PMI manifatturiero a 49,7 punti rispetto ai 50 di luglio) ci avevano avvertito: la debolezza della domanda globale ad agosto, oltre ai prezzi bassi delle materie prime, avrebbero probabilmente pesato su esportazioni e importazioni cinesi. Stamattina sono stati pubblicati i dati sulla bilancia commerciale cinese, da cui emerge che il surplus commerciale si è contratto del 40%, dai 43,03 mld di USD di luglio a 60,24 miliardi. I partecipanti al mercato non si aspettavano una variazione di questa entità, la cifra prevista si aggirava intorno ai 48 miliardi di USD. Le esportazioni sono scese del 6,1% a/a nel mese di agosto, meno della contrazione pari all’8,89% del mese scorso, perché lo yuan più debole non è riuscito a compensare il rallentamento della domanda globale, soprattutto dagli USA e dall’Europa. Tuttavia, la sorpresa maggiore è arrivata dalle importazioni, scivolate del 14,3% ad agosto, rispetto al -8,6% del mese scorso, sviluppo che alimenta preoccupazioni sulla capacità della Cina di riorganizzare la sua economia verso un sistema che cresce grazie alla domanda interna.

Pechino deve ristabilire la fiducia nell’abilità della Cina di generare una crescita costante nel lungo termine e, cosa ancor più importante, di trovare un modo per rinvigorire l’anemica domanda interna. Prevediamo quindi che la PBoC ridurrà di nuovo il quoziente di riserva obbligatorio affinché aumenti la quantità di denaro disponibile per i prestiti.

Ancora cautamente ottimisti sulle prospettive della GBP (di Peter Rosenstreich)

A sorpresa, il dato BRC sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito è risultato significativamente inferiore alle attese: nel mese di agosto, le vendite sono calate del -1,0% su base annua (rispetto allo 0,9% previsto). In vista della riunione del comitato di politica monetaria della BoE, questo dato negativo potrebbe intaccare la recente richiesta di GBP. Tuttavia, anche se i dati riferiti ad agosto sono stati leggermente più deboli, prese in un contesto più ampio, le cifre sostengono la ripresa. I dati in uscita domani, riferiti a produzione industriale e manifatturiera, e bilancia commerciale forniranno ulteriori prove dell’eventuale debolezza. Per quanto riguarda la riunione del comitato di politica monetaria della BoE di settembre, non prevediamo variazioni nella politica e nei comportamenti di voto. Reagendo alla volatilità del mercato finanziario, alla debolezza dei prezzi del petrolio e all’incertezza sulle prospettive di crescita cinesi, i membri del comitato dovrebbero adottare un comportamento attendista. Sospettiamo però che, senza la recente impennata della volatilità, alcuni membri (nello specifico Weale o Forbes) si sarebbero uniti a Ian McCafferty nell’esprimersi a favore di un rialzo del tasso d’interesse. In prospettiva, alla luce dei recenti commenti del governatore Carney a Jackson Hole, che minimizzavano le preoccupazioni per le ricadute più ampie dalla Cina, non prevediamo un rinvio duraturo dell’impostazione restrittiva. Quindi, nei verbali che usciranno dopo la riunione non ci aspettiamo di trovare toni troppo accomodanti e la GBP ritroverà la sua forza. Poiché non prevediamo modifiche nei comportamenti di voto della BoE, per giovedì non ci aspettiamo una volatilità marcata sul forex, e piuttosto un continuo miglioramento delle posizioni in GBP. Sebbene aumentino le incertezze, rimaniamo cautamente ottimisti sulla GBP. Chi opera sulla coppia GBP/USD dovrebbe focalizzarsi sulla resistenza a 1,5410, e sul supporto a 0,7280 per le operazioni in EUR/GBP.

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The Risk Today

Yann Quelenn

EURUSD L’EUR/USD è in ascesa. La resistenza oraria giace a 1,1332 (massimo 01/09/2015), una resistenza più forte è costituita da 1,1714 (massimo 24/08/2015). Il supporto stazione a 1,1017 (minimo 18/08/2015). In un’ottica di più lungo termine, il triangolo simmetrico del 2010-2014 favorisce un’ulteriore debolezza verso la parità. Di conseguenza, consideriamo i recenti movimenti laterali come una pausa nel trend discendente di fondo. Si osservano supporti chiave a 1,0504 (minimo 21/03/2003) e a 1,000 (supporto psicologico). Abbiamo infranto la resistenza a 1,1534 (massimo di reazione del 03/02/2015).

GBPUSD La coppia GBP/USD ha infranto il supporto orario a 1,5171 (minimo 01/06/2015). La resistenza oraria giace a 1,5443 (massimo 28/08/2015). Il 61,8% del ritracciamento di Fibonacci a quota 1, 5087 costituisce l’obiettivo. Restiamo ribassisti sulla coppia. In un’ottica a più lungo termine, la struttura tecnica si presenta come un minimo di recupero il cui massimo potenziale al rialzo è dato dalla forte resistenza a 1,6189 (61% del ritracciamento di Fibonacci).

USDJPY L’USD/JPY opera in entrambe le direzioni. Il supporto orario giace a 116,18 (minimo 24/08/2014). Un supporto più robusto staziona a 115,57 (minimo 10/11/2014). La resistenza oraria può ubicarsi a 120,40 (massimo 28/08/2015). Favoriamo una propensione rialzista di lungo termine finché reggerà il forte supporto a 115,57 (minimo 16/12/2014). Propendiamo per un aumento graduale verso la forte resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un supporto chiave a 118,18 (minimo 16/02/2015).

USDCHF L’USD/CHF spinge verso l’alto. La resistenza oraria si ubica a 0,9799 (massimo 17/08/2015). Il supporto orario è costituito da 0,9259 (minimo 24/08/2015). Nel brevissimo termine, la coppia sta facendo segnare massimi più elevati. In un’ottica di lungo termine, la coppia ha sfondato la resistenza a 0,9448, lasciando presagire la fine del trend ribassista. Ciò ristabilisce il trend rialzista. Il supporto chiave giace a 0,8986 (minimo 30/01/2015).

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