Sebino (MI:SEB), azienda quotata attiva negli impianti antincendio e nei sistemi di sorveglianza, intende rafforzarsi nella manutenzione post vendita. “Abbiamo già una buona posizione nell’ambito dell’impiantistica, ora puntiamo a crescere nel service”, riferisce a Websim il CFO Giovanni Romagnoni.
La società di Bergamo, fondata nel 1979 da Marco Cadei, ha intenzione di espandersi nell’Europa dell’Est, soprattutto in Slovacchia, Austria, Ungheria e Croazia, paesi dove, nell’ambito della nuova Via della Seta, dovrebbero nascere nuovi magazzini per accogliere le merci in arrivo dalla Cina: “Abbiamo una potenza di fuoco di 10 milioni di euro, non abbiamo debito a breve, ma solo a medio e lungo termine. Tuttavia, all’estero questa cifra potrebbe non essere sufficiente, in questi casi potremmo fare operazioni anche attraverso lo scambio di partecipazioni”, prosegue Romagnoni.
Una spinta all’internazionalizzazione potrebbe arrivare anche da Gse, main contractor che opera in diversi Paesi, come Spagna, Francia e Germania, con il quale Sebino ha di recente concluso una commessa da 1,6 milioni di euro. Si tratta dello sviluppo di impianti antincendio nel nuovo centro distributivo Pirelli (MI:PIRC) a Settimo Torinese. In passato, Gse ha anche promosso la presenza di Sebino in Romania, dove la società adesso opera attraverso una controllata.
Il business di Sebino, che ha archiviato il 2020 con ricavi pari a 49,4 milioni, + 24,2% su base annua, e un risultato di esercizio pari 7,5 milioni, segue il trend dello sviluppo della logistica. Il boom dell’e-commerce fa sì che ci sia bisogno di grandi magazzini di stoccaggio delle merci, che devono essere protetti dal rischio di incendio e di intrusione.
Tuttavia, anche il settore farmaceutico sembra offrire ottime prospettive, perché a seguito della pandemia, la catena del freddo è diventata fondamentale per conservare i vaccini: “In questi ambienti, in caso di incendio sono necessari dei sistemi a riduzione d’ossigeno. Noi disponiamo di questa particolare tecnologia, molto diffusa all’estero, che abbiamo già utilizzato in passato”, afferma Romagnoni.
La possibilità di fare acquisizioni attraverso lo scambio di partecipazioni dipende anche dall’andamento del titolo, che da marzo è raddoppiato portandosi a circa 6 euro, dai 3 euro precedenti: “Una società competitor, Marlowe, tratta a 15-20 volte l’Ebitda, il titolo Sebino a 7-8 volte. Abbiamo quindi ancora spazio per crescere. Con il rialzo del titolo, speriamo anche di aumentare il flottante per attrarre nuovi investitori”, aggiunge il manager.
La presenta di upside è sottolineata anche da Integrae Sim, che assegna a Sebino il giudizio Buy, valutando il titolo 8,77 euro. Rispetto al prezzo corrente, il potenziale rialzo è del 46% circa.
Gli analisti sono positivi sul futuro, e sottolineano che “i fattori strategici che hanno caratterizzato il 2020 e che hanno permesso una crescita del 97,9% dell’Ebitda, riteniamo possano essere presenti anche per i prossimi anni”.