Apertura positiva per le Borse europee, con il nostro indice FTSE Mib che risale a 16.500 punti, dopo aver registrato ieri il nuovo minimo dell’anno a 16.337.
La chiusura è poi stata a 16.406, sulla parte bassa della banda di oscillazione in cui è intrappolato l’indice dallo scorso 4 febbraio, da quando è stato violato al ribasso il supporto dei 17.000 punti.
Oggi riapre Wall Street, lo S&P500 viene da una striscia positiva di 7 settimane chiuse in positivo ed i massimi assoluti a portata di mano.
Il Bund torna a bussare a quota 143, ma senza convinzione.
L’oro, dopo aver perso la settimana scorsa il 3.44%, si mantiene sopra i 1.600$.
Le attenzioni della prima parte della seduta saranno rivolte al dato tedesco Zew, l’indice che misura il sentiment dell’economia più forte d’Europa.
ANALISI EUR/USD
C’è poco da aggiungere all’analisi scritta ieri.
Il cambio ha avuto un’oscillazione di appena 57 pips.
Resta quindi confermato il supporto in zona 1.3280 e la prima resistenza interessante a 1.3480.
ANALISI USD/JPY
Scampato il pericolo G20, il dollaro/yen sembrava avere il semaforo verde per nuovi massimi dell’anno.
Ed invece, si è fermato ieri ad una ventina di pips dal top del 2013 a 94.46.
Questa mattina si allontana ulteriormente da tale livello, chiudendo anche il gap up con cui aveva aperto l’ottava.
Da monitorare il supporto in area 92.50, mentre al rialzo vi è la resistenza a 94.50 che sta tenendo piuttosto bene, ma attenzione a mettersi contro le manovre in corso di svalutazione dello yen da parte del Governo giapponese.
ANALISI AUD/USD
Dalla minute dei verbali dell’ultimo meeting di febbraio della Banca centrale australiana, è emerso che potrebbe esserci un nuovo taglio dei tassi di interesse.
Saranno quindi importanti i prossimi dati macro economici, in quanto l’intervento ci sarò nel caso in cui l’economia dovesse tornare ad indebolirsi.
Il cambio AUD/USD ha reagito bene alla notizia riportandosi verso la resistenza di breve a 1.035.
Siamo comunque sempre in una fase di correzione dalla resistenza a 1.055 con target il supporto in zona 1.015.
ANALISI NZD/USD
Durante la notte vi è stato un crollo fino a 0.8404 ed in questo momento il recupero verso la resistenza in area 0.8450.
Il cambio è attualmente dentro 2 livelli importanti, oltre a quello appena segnalato, il cross ha registrato giovedì scorso il nuovo massimo dell’anno a 0.8534, dove si trova appunto l’altra resistenza.
Un rialzo che trova il sostegno del governo, infatti, ieri il primo ministro neo zelandese ha dichiarato che questo apprezzamento della propria moneta porterà dei benefici all’economia del Paese.
Se quindi dovesse perdurare questo trend, la risalita potrebbe giungere ai massimi del 2011 a 0.8843.
ANALISI GBP/USD
Il cable è alle prese con il supporto in area 1.5450.
Fino a questo momento abbiamo assistito a dei mini rimbalzi che però non sono riusciti a superare con decisione quota 1.55.
La situazione è molto delicata, potrebbero scatenarsi delle nuove vendite che potrebbero portare la sterlina verso 1.53, dove coincidono i minimi del 2012 e 2011.
ANALISI USD/CAD
Il cambio USD/CAD ha aggiornato tra ieri ed oggi i massimi dell’anno.
La debolezza del canadese si manifesta nonostante la buona salute del mercato azionario.
Potrebbe essere questo un segnale anticipatore di inversione ribassista per Wall Street & Company.
Sembra quindi tutto pronto per il test della resistenza in area 1.02.
ANALISI USD/CHF
Anche se lentamente, procede comunque il rimbalzo dal supporto a 0.9050.
Oggi potrebbe venire una spinta importante dal discorso che terrà nel pomeriggio il presidente della Banca centrale della Svizzera.
L’obiettivo di questo trend rialzista è la resistenza in zona 0.9360.