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Stellantis: "buy in June and go away"? Analisi aggiornata del titolo

Pubblicato 30.05.2023, 12:35
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Un saluto a tutti e ben tornati in questa rubrica dedicata alle mie analisi dei titoli azionari. Oggi parleremo di un titolo di cui un mese fa avevo già brevemente discusso, ma alla luce delle vostre richieste ne ripropongo un’analisi aggiornata. Il titolo sotto la lente è la casa automobilistica Stellantis. Prima di entrare nel vivo dell’analisi come al solito vi ricordo che qualora aveste delle domande o semplicemente un’opinione da esprimere potete usare la sezione sottostante dei commenti, in cui possiamo interagire più attivamente. Potete anche sfruttare quello spazio per richiedere un’analisi su un titolo di vostro interesse qualora vi apprezziate il mio approccio all’analisi dei titoli (per non perdervi le mie analisi cliccando il pulsante “segui” riceverete una notifica nel momento di pubblicazione di un mio nuovo articolo).

Come di consueto andiamo a proporre prima una breve panoramica del titolo, per poi passare ai grafici e ad altri dati interessanti per un’eventuale operatività.
Stellantis, o più correttamente Stellantis N.V. è una holding multinazionale olandese produttrice di autoveicoli. Infatti, nasce dalla fusione tra il gruppo Fiat Chrysler Automobiles (BIT:STLAM) e PSA, arrivando così a controllare ben quattordici marchi automobilistici. La formalizzazione della fusione avviene nel 2021, il 16 gennaio, con la nascita del gruppo Stellantis e successiva quotazione sui vari mercati telematici (Milano, Parigi e NYSE). Tra i principali azionisti del gruppo troviamo in cima alla lista Exor (BIT:EXOR) N.V. (holding finanziaria con sede in Olanda controllata dalla famiglia Agnelli), seguita dalla famiglia Peugeot, con al terzo posto lo Stato francese (ebbene sì, la Francia è il terzo maggiore azionista del gruppo Stellantis, con un 6,2% delle quote). Venendo ai mercati finanziari, se apriamo un grafico della compagnia automobilistica osserviamo un ampio movimento rialzista che si è arrestato nel corso delle turbolenze avvenute sui mercati a marzo, seguito dal lauto stacco delle cedole che ha spinto nuovamente i prezzi sotto la soglia orizzontale dei 15 euro per azione. Quello che va tenuto a mente però è che la discesa dovuta allo stacco dei dividendi non ha niente di negativo, è un calo fisiologico dovuto alla distribuzione di parte degli utili agli azionisti, utili che di fatto non essendo più nei conti del gruppo generano questo calo sui mercati. Quindi cosa si può dire più precisamente? Ebbene con il supporto di un grafico su base settimanale appare chiaro quanto appena detto: lo stacco dei dividendi ha aiutato i prezzi a correggere, tuttavia il trend rimane saldamente rialzista come dimostra anche la trend line che parte dai minimi del 2020.

Grafico su base settimanale di Stellantis, con evidenziata trend-line rialzista. Fonte: investing.com




Passando ad un time-frame inferiore, come un giornaliero, si vede che si stanno disegnando dei minimi crescenti facendo pensare ad una ripresa del trend al rialzo dopo questa pausa di ritracciamento. I primi segnali di forza si avrebbero con il superamento della soglia dei 15 euro, che potrebbero poi portare alla chiusura del gap in area 15,71. Altra debolezza invece potrebbe spingere le quotazioni fino alla precedentemente citata linea di tendenza rialzista, aprendo così delle interessanti possibilità long nel medio lungo periodo.


Grafico su base giornaliera di Stellantis, con evidenziata trend-line rialzista di breve e di lungo periodo. Fonte: investing.com


Prima di chiudere diamo uno sguardo ad un paio di altri dati che vanno oltre l’analisi tecnica che non da tutti viene apprezzata: in primo luogo osserviamo il rapporto prezzo/utili del titolo (2,76) e paragoniamolo con il benchmark. Mettendo a paragone il valore di tale rapporto per Stellantis con quello di altre società automobilistiche come Ford (16,94), Volkswagen (ETR:VOWG) (5,91), General Motors (NYSE:GM) (5,15) o Toyota (10,80) risulta che quello della società olandese è il più basso, facendo pensare che rispetto al settore sia valutata meno (o che tutto il settore sia sopravvalutato, ma è un punto di vista un po’ eccessivo). Altro dato che spesso mi piace portare è quello dell’andamento stagionale, di seguito vi lascio il grafico.


Grafico su base mensile della stagionalità di Stellantis.


Come potete vedere in primo luogo la negatività del mese di marzo è confermata anche da una stagionalità su base decennale (a partire dal 2013) mentre per quanto riguarda l’imminente futuro il mese di giugno si prospetta molto negativo (-7,14% mediamente) mettendo in discussione la possibilità di superare i 15 euro per azione, e validando invece quella di andare a testare la trend-line rialzista evidenziata sul grafico settimanale mostrato più in alto. Passate queste turbolenze le strade al rialzo dovrebbero tornare ad aprirsi in modo più stabile, con un’estate positiva ed un autunno invece molto più rialzista (ottobre +5,35% in media).
Con questo ho concluso l’analisi, vi auguro buon proseguimento e buon trading!
 


Disclaimer: il presente articolo non ha alcuna finalità di consulenza finanziaria e non rappresenta un consiglio su come investire o disinvestire i propri soldi. La consapevole valutazione dell'investitore non può essere in alcun modo sostituita, alla luce del personale profilo di rischio e della possibilità di perdere il proprio denaro.

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