Dopo la profonda discesa che ha portato i corsi a 8,53 euro (nel 2016 i prezzi del petrolio e del gas sono scesi ulteriormente e stanno raggiungendo livelli che, in alcuni aree, sono vicini o addirittura al di sotto dei costi operativi), il titolo Tenaris (MI:TENR) ha dato vita ad un corposo recupero che ha permesso il ritorno in area 11 euro.
A questo punto i corsi dovranno trovare ulteriore forza per affrontare la prima resistenza strategica a 11,38 euro, per poi, una volta abbattuta (in chiusura di seduta), proseguire verso la seconda resistenza chiave a 11,82 euro.
Oltre questo ultimo ostacolo, ci sarà un miglioramento del quadro grafico di medio termine. Discese sotto 9,95 euro invece neutralizzerebbero tale ipotesi, dando vita ad un nuovo ribasso verso il primo target in area 9,50 euro. Il titolo negli ultimi sei mesi ha ceduto il 5.1%, negli ultimi 14 anni ha guadagnato il 493%.
La domanda globale di OCTG diminuirà ulteriormente nel 2016, in particolare negli Stati Uniti e in Canada dove sono attesi sostanziali riduzioni di attività. In assenza di un significativo miglioramento delle condizioni di mercato durante l'anno, il Gruppo si aspetta una domanda OCTG globale nel 2016 in calo di circa il 20% rispetto al livello del 2015.
Inoltre Tenaris prevede che le vendite nel 2016 saranno ulteriormente colpite dalla riduzione dei prezzi di vendita. Nonostante le avverse condizioni di mercato, il Gruppo si aspetta di mantenere l’EBITDA margin intorno al livello del quarto trimestre.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è superiore ad Ema20, quest’ultima è al di sopra di Ema50 ma entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria non è in atto l’orientamento più rialzista possibile.