È arrivato il momento di cominciare a fare incetta di azioni il cui slancio è strettamente legato allo stato di salute dell’economia nazionale e globale? Lunedì, gli investitori dell’azionario hanno ricevuto quello che potrebbe essere un importante segnale buy quando la casa farmaceutica Pfizer (NYSE:PFE) ha annunciato che il suo vaccino sperimentale per il COVID-19 è efficace per oltre il 90% in base ad uno studio condotto su decine di migliaia di volontari.
Gli investitori considerano un test di successo del vaccino, seguito dall’approvazione dell’ente regolatore, come l’unica strada per la normalità per l’economia globale, afflitta da mesi di lockdown e divieti di viaggi per il coronavirus. La pandemia finora ha ucciso 1,2 milioni di persone in tutto il mondo, con più di 50 milioni di contagiati.
La prospettiva che arrivi un vaccino di successo ad un certo punto nei prossimi mesi ha spinto gli investitori a spostare il proprio denaro dal gruppo FAANG a mega-capitalizzazione, che comprende Apple (NASDAQ:AAPL) ed Amazon (NASDAQ:AMZN), ai titoli ciclici che beneficeranno dalla piena riapertura dell’economia.
Di conseguenza, gli indici S&P 500, MSCI World e MSCI All-Country World Equity sono tutti saliti a nuovi massimi record. Di seguito, abbiamo selezionato tre titoli, del settore energetico, finanziario e dei viaggi, tutti ciclici, per capire quale potrebbe essere una buona opportunità di acquisto se il mondo dovesse cominciare ad avvicinarsi alla fine di questa crisi sanitaria globale.
1. ExxonMobil
Il titolo del supercolosso energetico ExxonMobil (NYSE:XOM) è schizzato del 13% lunedì, sulla scia della notizia sul vaccino, tra il miglioramento delle prospettive per i mercati petroliferi globali. Il titolo è rimbalzato di un altro 2,22% ieri, chiudendo a 36,86 dollari.
Grafico settimanale XOM sui 12 mesi precedenti (TTM)
Il tonfo dei prezzi del greggio ed il calo della domanda di prodotti petroliferi causati dalla pandemia hanno comportato uno shock per i mercati energetici mondiali quest’anno. Lo shock della domanda è risultato particolarmente duro per il colosso statunitense del greggio e del gas Exxon, che si trovava nel bel mezzo di una massiccia espansione dei suoi asset.
Ma, se dovesse essere approvato un vaccino nelle prossime settimane, potrebbe contribuire rapidamente a riaccendere la domanda petrolifera, spingendo i ricavi delle compagnie del settore. Persino dopo il balzo di ieri, il titolo di Exxon rimane vicino al minimo dal 2004.
Il rendimento annuale del dividendo di XOM pari al 9,65% alla chiusura di ieri dimostra che gli investitori sono estremamente ansiosi circa la sostenibilità futura del payout. Secondo noi, Exxon non rappresenta un investimento interessante sul lungo termine rispetto ad altre opportunità nel settore energetico.
In confronto ai rivali del settore, la compagnia è la più esposta ad ostacoli negativi, come un eccesso di scorte di greggio, gas naturale e gas naturale liquefatto. Questa situazione difficilmente cambierà, in quanto l’industria energetica si sta drasticamente allontanando dai combustibili fossili.
2. JPMorgan Chase
Le banche sono uno scambio puramente ciclico, dal momento che sono strettamente legate alla direzione dell’economia. Ed è per questo che hanno registrato un rally dopo la notizia sul vaccino.
Tra le maggiori banche, JPMorgan Chase (NYSE:JPM), la più grande banca statunitense, è schizzata di oltre il 13% lunedì, sebbene abbia chiuso giù dello 0,33% ieri, terminando la giornata a 116,52 dollari. Malgrado la spinta, il titolo continua a segnare un crollo di circa il 16% sull’anno.
Grafico settimanale JPM sui 12 mesi precedenti (TTM)
Comprare JPM a questo livello ha ancora senso, secondo noi, per via della forza del bilancio della banca e della qualità delle sue operazioni. Le attività diversificate di JPMorgan forniscono flussi di cassa anche in questo contesto operativo difficile.
Durante il terzo trimestre, i profitti di JPM hanno visto un balzo del 4% nonostante la recessione abbia colpito molte delle sue attività quest’anno. La banca ha messo da parte 611 milioni di dollari per le potenziali perdite future, molto meno del previsto e ben al di sotto dei 10,47 miliardi del secondo trimestre. I suoi profitti sono raddoppiati rispetto al secondo trimestre.
Con il suo allettante rendimento del dividendo del 3%, le azioni dell’istituto finanziario costituiscono una buona scommessa a lungo termine per gli investitori value man mano che l’economia riaprirà ed il rendimento dei bond governativi salirà. Il potenziale di utili delle banche migliorerà considerevolmente se la Federal Reserve dovesse segnalare la fine del suo stimolo monetario nei prossimi mesi.
3. American Airlines
Nessun altro settore dipende così tanto dal lancio e dalla distribuzione di un vaccino per il COVID-19 quanto l’industria aeronautica mondiale. La pandemia ha rappresentato un colpo devastante per il segmento, con le compagnie ed i turisti che hanno evitato i viaggi ed i governi che hanno introdotto misure di confinamento.
L’attuale situazione difficile delle compagnie aeree potrebbe rapidamente cambiare rotta se dovesse arrivare un vaccino entro la fine dell’anno, dando fiducia ai consumatori che potrebbero ricominciare a prenotare viaggi. Non sorprende allora che le azioni di American Airlines (NASDAQ:AAL) siano rimbalzate lunedì, con +15%, sebbene siano poi scese ieri, chiudendo con un crollo del 6,21% sulla giornata, a 12,38 dollari. Il titolo continua a segnare un tonfo di oltre il 50% sull’anno.
Grafico settimanale AAL sui 12 mesi precedenti (TTM)
Malgrado la possente mossa di lunedì dei titoli dell’aviazione, non pensiamo che gli investitori retail dovrebbero entusiasmarsi per questo settore. Molti analisti si aspettano che le compagnie aeree vedano una domanda ridotta di viaggi aerei nei prossimi 3-5 anni, soprattutto per quanto riguarda i viaggi di lavoro. E questo è un grosso problema per gli operatori che offrono servizi completi e che ottengono quasi tutto il loro profitto dalle cabine premium.
Alcuni degli investitori più ricchi del mondo, compreso Warren Buffett, hanno del tutto abbandonato i titoli delle compagnie aeree. La Berkshire Hathaway (NYSE:BRKa), l’agenzia di investimento di Buffet, ha annunciato a maggio di essere uscita dalle sue grosse posizioni su tutti e quattro i maggiori operatori USA: Delta Air Lines (NYSE:DAL), American Airlines, United Airlines (NASDAQ:UAL) e Southwest Airlines (NYSE:LUV).