La coppia Tim & Mediaset (MI:MS) si tinge nuovamente di rosso nonostante i rialzi a Piazza Affari.
Non è la prima volta che entrambi i titoli, in uno stesso periodo, vadano controcorrente nonostante i rialzi sul listino milanese.
Telecom Italia (MI:TLIT): basti guardare il grafico a 12 mesi (e non solo) per capire che non sono una novità i decisi cambi di rotta del titolo Tim. I corsi, che non sono riusciti a superare la prima e reale resistenza strategica a 0.600 euro, hanno ripreso con forza a scendere ed ora è fondamentale che si mantengano al di sopra di quota 0.5250 euro per evitare di andare a testare il supporto chiave in area 0.503 euro la cui violazione (in chiusura) potrebbe spianare la strada verso quota 0.4850 euro in prima battuta.
Primi e timidi segnali di ripresa oltre 0.5520 euro (con tenuta di almeno 3 sedute) per il test in area 0.5888 euro, non lontano dalla prima e vera resistenza strategica posizionata a 0.6000 euro. La vicenda Brasile e la questione Open Fiber stanno penalizzando il titolo nelle ultime sedute.
Mediaset (MI:MS): situazione ancor più incerta e scoraggiante è quella del titolo Mediaset che non riesce a spingersi neanche oltre quota 2,80 euro da diverse settimane. Il dividendo straordinario non distribuito (inoltre Mediaset non distribuisce dividendo dal 2016) ed il progetto Mfe che doveva nascere a Dicembre scorso ma non ancora partito a causa delle continue diatribe con Vivendi (PA:VIV) fanno la loro parte nel penalizzare il titolo ormai snobbato dal Mercato (scambi molto ridotti) e che non riesce a mettere in piedi un convincente o piccolo rialzo.
I corsi si stanno avvicinando pericolosamente sul supporto di 2.61 euro la cui rottura (in chiusura) spingerà le quotazioni fino al sostegno decisivo di 2.54 euro, riferimento fondamentale di medio periodo che avrà il gravoso compito di impedire alle quotazioni forti ribassi anche a doppia cifra.
Variazioni significative solo oltre quota 3.05 euro con tenuta di almeno 3 settimane ed aumento significativo dei volumi rispetto a quelli attuali molto scarsi.
Prestare la più assoluta attenzione alle false partenze (soprattutto in avvio di sessione) anche con rialzi di 3,4 punti percentuali che potrebbero successivamente azzerarsi (o passare addirittura in negativo) in breve tempo. Quando ci saranno volumi di oltre 25 mln scatteranno i primi e reali segnali di una probabile ripresa.
Entrambi i titoli aspettano qualcosa in comune?