Il positivo esito dell’asta italiana dei BTP di ieri ha sorpreso un po’ tutti.
Nonostante la forte incertezza politica, la mancanza di una maggioranza in grado di governare, il Tesoro è riuscito a collocare tutto l’ammontare di titoli previsto.
Piazza Affari ha così chiuso con un rialzo dell’1.77%, grazie anche alla spinta giunta da Wall Street, dove l’indice S&P500 è tornato sopra i 1.500 punti.
Tokyo ha appena archiviato il settimo mese consecutivo con il segno positivo.
Insomma, una boccata di ossigeno per tutti, dopo un inizio di ottava tremendo.
C’è però da segnale un bund attaccato a quota 145, un livello altissimo, vicino ai massimi storici.
Ieri per soli 2 ticks non ha chiuso il gap di inizio anno.
Di buono c’è l’arretramento del cambio USD/CAD, un cross che segue inversamente il mercato azionario.
Anche se bisogna attendere delle ulteriori conferme grafiche, prima di poter parlare di un’inversione del trend rialzista presente su questa coppia.
E’ stata una seduta negativa per l’oro, in calo di oltre un punto percentuale.
Questa mattina conferma la difficoltà nel restare sopra i 1.600 dollari.
ANALISI EUR/USD
L’euro mette a segno un bel balzo in avanti sul dollaro e si allontana dal supporto in area 1.3050.
C’è spazio per un ulteriore apprezzamento verso 1.3280.
Molto probabilmente le vicende politiche italiane ed il meeting della BCE della settimana prossima daranno la direzione del cambio nel breve periodo.
Attenzione all’eventuale perforazione del supporto in area 1.29, lì potrebbe invertirsi il trend rialzista partito dal minimo del luglio 2012.
ANALISI USD/JPY
Il dollaro/yen prova a riportarsi sopra il vecchio supporto di breve in area 92.50 violato nei giorni scorsi.
Kuroda, sostenitore della politica di svalutazione dello yen, è stato nominato oggi nuovo governatore della Bank of Japan.
La notizia era comunque già scontata dal mercato.
In caso di mancato recupero del livello a 92.50, potremo assistere al test della soglia psicologica a quota 90.
Più in basso, il primo vero supporto in zona 88.50.
La resistenza sui massimi dell’anno in area 94.50.
ANALISI AUD/USD
Dopo due sedute nelle quali ha aggiornato il minimo dell’anno, sfiorando anche il supporto in zona 1.015, il dollaro australiano rimbalza di oltre 100 pips.
Il target di questo movimento al rialzo è il recupero di quota 1.03, per poi puntare a 1.035, la resistenza insuperabile delle ultime settimane.
Il tutto in attesa della decisione sui tassi di interesse di martedì mattina alle 4.30 (ora italiana), dopo che la stessa Banca centrale australiana ha dichiarato ieri che la propria moneta in questo momento è sopravvalutata dal 4% al 15%, secondo i loro modelli matematici e che prevede un deprezzamento di 1-4 punti percentuali nei prossimi 2 anni.
ANALISI NZD/USD
Il kiwi ha praticamente seguito lo stesso movimento del “fratello” AUDUSD, senza però aggiornare, ancora una volta, il minimo dell’anno.
E’ andato vicinissimo al supporto in zona 0.82 ed in questo momento è posizionato sopra 0.83, grazie anche ai dati positivi usciti nella tarda serata di ieri.
Vedremo se adesso si ripeterà il movimento di inizio anno, dove dopo aver toccato 0.8214 (ieri 0.8226), il cambio NZDUSD fu protagonista di una scalata culminata con il top del 2013 a 0.8534.
ANALISI GBP/USD
Resiste il cable sopra 1.50, con delle puntate fino a 1.52.
E’ questo il trading range delle ultime sedute, in attesa del meeting della Bank of England della prossima settimana.
ANALISI USD/CAD
Qualche segno di stanchezza del cambio USDCAD, dopo aver registrato martedì scorso il nuovo massimo dell’anno a 1.0304.
Anche dal grafico Heikin-Ashi cominciano ad arrivare dei segnali di una prima possibile candela rossa sul grafico giornaliero, dopo una serie di 9 candele verdi.
ANALISI USD/CHF
Come per USD/CAD, anche dal dollaro/franco svizzero emergono dei segnali di debolezza, confermati dalla possibile costituzione di una candela rossa sul grafico daily Heikin-Ashi.
Potrebbe essere giunto il momento di aprire delle posizioni ribassiste su questo cambio.