La volatilità continua a farla da padrone sui mercati azionari.
Lavorare con una visione a breve termine o addiritura intraday, è molto difficile ed è un tipo di operatività che va lasciata esclusivamente ai professionisti del settore o a chi ha piena consapevolezza di “leva”, “position sizing” “stop loss”, “trailing stop”, “money management”, prima ancora di saper fare analisi tecnica o fondamentale di un grafico o di un azienda.
In uno scenario così, complici le quotazioni estremamente depresse e in molti casi sui minimi storici o relativi di molti titoli, torna di moda una specie di investitore che sembrava scomparsa: il cassettista.
In questo momento infatti trovo molto intelligente selezionare titoli che si ritengono di buona qualità, o settori maggiormente colpiti da queto momento di crisi, e cominciare a comprare dividendo il più possibile il capitale di modo che si possa entrare anche se il prezzo continuasse a scendere ma facendolo impostando le entrate con una tempistica temporale predefinita (ad es. una volta al mese) e comprando solo se il titolo in quel mese è sceso. Il mese dopo se siamo in guadagno si può decidere di incassare o, meglio ancora, impostare un trailing stop a difesa del guadagno acquisito.
Se invece, come detto, dopo la prima entrata si è in perdita si può decidere di accumulare ancora (sempre con la stessa “piccola” quantità) abbassando così il prezzo di carico e consapevoli che con gli stessi soldi abbiamo comprato più azioni, e così via...
Potrà sembrare un approccio troppo semplicistico, quasi elementare, ma con una situazione ancora di estrema incertezza del quadro macroeconomico, operare in maniera semplice e distaccata come illustrato, potrebbe essere , per l'investitore non professionista, la cosa più giusta da fare.