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Verbali della RBA, in attesa dei dati immobiliari dagli USA

Pubblicato 18.08.2015, 13:17
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Forex News and Events

La RBA diffonde i verbali della riunione di agosto (di Arnaud Masset)

I verbali della riunione della RBA di agosto hanno rispettato grossomodo le attese del mercato. Sebbene dai verbali non emerga un chiaro orientamento per la politica monetaria, riteniamo che il tono complessivo sia stato meno accomodante del previsto; la banca centrale, infatti, sembra piuttosto soddisfatta dell’attuale stato della politica monetaria. Per quanto riguarda le condizioni economiche del paese, i membri della RBA hanno osservato che “le condizioni del mercato occupazionale sono leggermente migliori del previsto”, contrariamente alle previsioni precedenti di un rialzo del tasso di disoccupazione. Sempre per quanto riguarda gli aspetti positivi, i funzionari della RBA hanno dichiarato che, “in ambito nazionale, negli ultimi mesi c’è stato un generale miglioramento dell’attività economica”, grazie al fatto che sia i consumi, sia le esportazioni nette stanno traendo vantaggio dall’indebolimento del dollaro australiano. Ecco perché riteniamo che, per il momento, la RBA manterrà invariata la politica monetaria: l’AUD/USD, infatti, si muove su livelli bassi, grazie al rafforzamento del dollaro USA in scia al previsto rialzo del tasso.

Dai verbali emerge anche che, secondo la banca centrale, il rischio al ribasso per le prospettive sulla crescita cinese si è lievemente ridotto. Tuttavia, al momento della riunione, la PBoC non aveva ancora svalutato la moneta e, stando agli ultimi sviluppi, il futuro della Cina potrebbe non essere luminoso come previsto. Le esportazioni australiane subiranno verosimilmente le conseguenze di uno yuan più debole e ciò comprometterà le prospettive di crescita dell’Australia.

USA: nuovi cantieri residenziali e permessi di costruzione (di Yann Quelenn)

Oggi in calendario troviamo i nuovi cantieri residenziali e i permessi di costruzione. Gli economisti prevedono un incremento dello 0,5% per i nuovi cantieri, molto meno, tuttavia, del 9,8% m/m registrato a giugno. Anche i permessi di costruzione sono visti in calo, al -8,2% m/m. E’ importante osservare che l’attuale numero dei nuovi cantieri residenziali è molto inferiore ai permessi di costruzione, a dimostrazione della persistente debolezza dell’economia a stelle e strisce. Dati positivi contribuiranno a sostenere l’accelerazione dell’economia USA, consentendo al dollaro di rafforzarsi ulteriormente. Sappiamo, inoltre, che la decisione della Fed sul rialzo del tasso a settembre dipenderà molto dai dati di supporto.

A nostro avviso, la svalutazione dello yuan genererà probabilmente un rinvio del primo rialzo del tasso negli USA. Anche se i funzionari cinesi hanno detto che non stanno entrando in una guerra valutaria, il dollaro forte potrebbe determinare un rinvio del primo rialzo del tasso dal 2006. Questo non è l’unico aspetto, anche i prezzi delle materie prime sono molto bassi e continuano a scendere. Inoltre, Janet Yellen non ha fornito indizi inequivocabili di un intervento a settembre. In realtà, la Fed non esclude l’alternativa di un rialzo a dicembre.

Gli operatori, invece, hanno per lo più messo in conto un rialzo del tasso a settembre e, secondo noi, una variazione nella tempistica della politica monetaria USA avrà un effetto negativo sul dollaro USA. In un’ottica di medio termine, l’oro e il franco svizzero probabilmente trarranno beneficio dal mancato rialzo dei tassi della Fed.

TRY in sofferenza a causa dell’incertezza politica (di Peter Rosenstreich)

La TRY continua a subire pressioni a vendere man mano che s’intensificano le incertezze politiche e si propagano le vendite sulle valute dei mercati emergenti in vista di un rialzo del tasso negli USA. In vista della decisione odierna di politica monetaria della banca centrale turca, la coppia USD/TRY ha compiuto un rally fino a 2,8774. Gran parte degli analisti prevede che la banca centrale manterrà invariato al 7,50% il tasso sui pronti contro termine a una settimana. Tuttavia, considerando la rapida svalutazione della lira e l’aumento delle pressioni inflazionistiche, un rialzo del tasso sarebbe del tutto giustificato. Sussiste la possibilità che il Comitato di Politica Monetaria (CPM) elimini il tasso sui depositi overnight, ciò verrebbe considerato un restringimento nascosto che fornirebbe un supporto di breve termine alla lira. Secondo noi, poiché il governo turco ha segnalato che vedrebbe di buon grado una lira più debole, il CPM probabilmente non alzerà i tassi. Gli operatori esamineranno eventuali commenti su nuovi quadri monetari e livelli accettabili di svalutazione della moneta. Il CPM opterà potenzialmente per un approccio più sottile nella gestione del forex, come la rimozione del margine inferiore del corridoio dei tassi d’interesse (strumento inutilizzato per controllare l’apprezzamento della lira). Per il futuro, rimaniamo ribassisti sulla lira turca, perché l’intervento del governo limiterà il funzionamento corretto della strategia della banca centrale e s’intensificheranno le turbolenze politiche.

Trova tutti gli aggiornamenti sul Forex > Daily Market Brief > 18.08.2015

Verbali della RBA, in attesa dei dati immobiliari dagli USA

Arnaud MassetArray

Forex News and Events

La RBA diffonde i verbali della riunione di agosto (di Arnaud Masset)

I verbali della riunione della RBA di agosto hanno rispettato grossomodo le attese del mercato. Sebbene dai verbali non emerga un chiaro orientamento per la politica monetaria, riteniamo che il tono complessivo sia stato meno accomodante del previsto; la banca centrale, infatti, sembra piuttosto soddisfatta dell’attuale stato della politica monetaria. Per quanto riguarda le condizioni economiche del paese, i membri della RBA hanno osservato che “le condizioni del mercato occupazionale sono leggermente migliori del previsto”, contrariamente alle previsioni precedenti di un rialzo del tasso di disoccupazione. Sempre per quanto riguarda gli aspetti positivi, i funzionari della RBA hanno dichiarato che, “in ambito nazionale, negli ultimi mesi c’è stato un generale miglioramento dell’attività economica”, grazie al fatto che sia i consumi, sia le esportazioni nette stanno traendo vantaggio dall’indebolimento del dollaro australiano. Ecco perché riteniamo che, per il momento, la RBA manterrà invariata la politica monetaria: l’AUD/USD, infatti, si muove su livelli bassi, grazie al rafforzamento del dollaro USA in scia al previsto rialzo del tasso.

Dai verbali emerge anche che, secondo la banca centrale, il rischio al ribasso per le prospettive sulla crescita cinese si è lievemente ridotto. Tuttavia, al momento della riunione, la PBoC non aveva ancora svalutato la moneta e, stando agli ultimi sviluppi, il futuro della Cina potrebbe non essere luminoso come previsto. Le esportazioni australiane subiranno verosimilmente le conseguenze di uno yuan più debole e ciò comprometterà le prospettive di crescita dell’Australia.

USA: nuovi cantieri residenziali e permessi di costruzione (di Yann Quelenn)

Oggi in calendario troviamo i nuovi cantieri residenziali e i permessi di costruzione. Gli economisti prevedono un incremento dello 0,5% per i nuovi cantieri, molto meno, tuttavia, del 9,8% m/m registrato a giugno. Anche i permessi di costruzione sono visti in calo, al -8,2% m/m. E’ importante osservare che l’attuale numero dei nuovi cantieri residenziali è molto inferiore ai permessi di costruzione, a dimostrazione della persistente debolezza dell’economia a stelle e strisce. Dati positivi contribuiranno a sostenere l’accelerazione dell’economia USA, consentendo al dollaro di rafforzarsi ulteriormente. Sappiamo, inoltre, che la decisione della Fed sul rialzo del tasso a settembre dipenderà molto dai dati di supporto.

A nostro avviso, la svalutazione dello yuan genererà probabilmente un rinvio del primo rialzo del tasso negli USA. Anche se i funzionari cinesi hanno detto che non stanno entrando in una guerra valutaria, il dollaro forte potrebbe determinare un rinvio del primo rialzo del tasso dal 2006. Questo non è l’unico aspetto, anche i prezzi delle materie prime sono molto bassi e continuano a scendere. Inoltre, Janet Yellen non ha fornito indizi inequivocabili di un intervento a settembre. In realtà, la Fed non esclude l’alternativa di un rialzo a dicembre.

Gli operatori, invece, hanno per lo più messo in conto un rialzo del tasso a settembre e, secondo noi, una variazione nella tempistica della politica monetaria USA avrà un effetto negativo sul dollaro USA. In un’ottica di medio termine, l’oro e il franco svizzero probabilmente trarranno beneficio dal mancato rialzo dei tassi della Fed.

TRY in sofferenza a causa dell’incertezza politica (di Peter Rosenstreich)

La TRY continua a subire pressioni a vendere man mano che s’intensificano le incertezze politiche e si propagano le vendite sulle valute dei mercati emergenti in vista di un rialzo del tasso negli USA. In vista della decisione odierna di politica monetaria della banca centrale turca, la coppia USD/TRY ha compiuto un rally fino a 2,8774. Gran parte degli analisti prevede che la banca centrale manterrà invariato al 7,50% il tasso sui pronti contro termine a una settimana. Tuttavia, considerando la rapida svalutazione della lira e l’aumento delle pressioni inflazionistiche, un rialzo del tasso sarebbe del tutto giustificato. Sussiste la possibilità che il Comitato di Politica Monetaria (CPM) elimini il tasso sui depositi overnight, ciò verrebbe considerato un restringimento nascosto che fornirebbe un supporto di breve termine alla lira. Secondo noi, poiché il governo turco ha segnalato che vedrebbe di buon grado una lira più debole, il CPM probabilmente non alzerà i tassi. Gli operatori esamineranno eventuali commenti su nuovi quadri monetari e livelli accettabili di svalutazione della moneta. Il CPM opterà potenzialmente per un approccio più sottile nella gestione del forex, come la rimozione del margine inferiore del corridoio dei tassi d’interesse (strumento inutilizzato per controllare l’apprezzamento della lira). Per il futuro, rimaniamo ribassisti sulla lira turca, perché l’intervento del governo limiterà il funzionamento corretto della strategia della banca centrale e s’intensificheranno le turbolenze politiche.

The Risk Today

Yann Quelenn

EURUSD L’EUR/USD continua la negoziazioneattorno a1,1100. Nel corsodell'ultimo mese, la coppia sta segnandomassimipiù elevati. Vi è uno slancio rialzistaascendentea breve termine.La resistenza oraria giace a 1,1278 (massimo 29/06/2015). Una più forte resistenza si trova a 1,1436 (massimo 18/06/2015). Il supporto può essere trovato a 1,0660 (minimo 21/04/2015). In un’ottica di più lungo termine, il triangolo simmetrico del 2010-2014 favorisce un’ulteriore debolezza verso la parità. Di conseguenza, consideriamo i recenti movimenti laterali come una pausa nel trend discendente di fondo. Si osservano supporti chiave a 1,0504 (minimo 21/03/2003) e a 1,000 (supporto psicologico). Una violazione al rialzo suggerirebbe un test della resistenza a 1,1534 (massimo di reazione del 03/02/2015).

GBPUSD La coppia GBP/USD si è spostatainunmodello di consolidamentodopo una lieve ripresarialzista. Tuttavia, uno slittamento in basso illustra unapersistente pressione di vendita. Un supporto più robusto è dato dal 38,2% sul ritracciamento di Fibonacci a 1,5409. La resistenza oraria è data a 1,5733 (massimo 01/07/2015). Ad ogni modo, restiamoribassistiper la coppia. A più lungo termine, la struttura tecnicasi presenta come unfondodi recuperoil cuimassimopotenziale di rialzoè datodalla forteresistenza a1,6189 (61% del ritracciamento di Fibonacci).

USDJPY L’USD/JPY continua il recupero dopo la recente vendita. La coppia è orientata al rialzo. Inoltre, la strada è ancora spianata per una resistenzapiù robustaa 125,86(massimo 05/06/2015). Il supporto orario è dato dal ritracciamento di Fibonacci del 38,2% a 122,04. Viene favorita una propensione rialzista a lungo termine finché reggerà il forte supporto a 115,57 (minimo 16/12/2014). Viene favorito un aumento graduale verso la maggiore resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un supporto chiave a 118,18 (minimo 16/02/2015).

USDCHF L’USD/CHF regge al di sotto di 0,9800, lasciando adito apersistenti pressioni di vendita. Tuttavia, la coppia permane in uno slancio rialzista a breve termine. Siamo ribassisti in quanto alla coppia. Un supporto orario può essere trovato al 38,2% sul ritracciamento di Fibonaccia 0,9586. In un’ottica di lungo termine, la coppia ha violato la resistenza a 0,9448, lasciando presagire la fine del trend ribassista. Ciò ristabilisce il trend rialzista. Il supporto chiave staziona a 0,8986 (minimo 30/01/2015).

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