Dopo i risultati degli stress test della Fed, tornano i riflettori sulle grandi banche USA di Wall Street. Una delle più interessanti è Wells Fargo (NYSE:WFC) che si sta riprendendo dopo gli effetti negativi della pandemia.
Ecco una panoramica sui trend a favore della società e i potenziali rischi all’orizzonte
Il business di Wells Fargo
Fondata nel 1852, Wells Fargo (NYSE:WFC) è la quarta banca più grande degli Stati Uniti con circa $1,9 trilioni di asset a bilancio. Il gigante bancario offre i suoi servizi ad oltre il 10% delle piccole-medie imprese americane e si distingue per il suo business diversificato, che va dal consumer banking & lending (mutui, carte di credito e prestiti a piccole imprese), al commercial banking, corporate e investment banking (FICC, ovvero reddito fisso, materie prime, valute, nonché azioni) fino alla gestione patrimoniale e degli investimenti (consulenza, intermediazione e altri servizi).
Ultimi risultati finanziari
Wells Fargo continua a mostrare segni di ripresa, riportando per il primo trimestre entrate in rialzo del 2% e utili per azione in crescita di oltre 7x, favoriti dalla riduzione di oltre $1 miliardo degli accantonamenti per le perdite sui crediti. Rimangono invariati i ricavi nel settore consumer banking & lending, con l’aumento dei prestiti ipotecari che ha compensato il calo delle carte di credito e dei prestiti personali.
Frenano, invece, i ricavi del commercial banking (-12%) che ha visto le attività middle market ridursi del 20%. Ciononostante il corporate e investment banking è cresciuto del 7%, supportato dalla buona performance dell’investment bank advisory (+15%) e del FICC (+25%). Anche i ricavi della gestione patrimoniale e degli investimenti sono cresciuti dell'8%, mentre gli asset dei clienti sono balzate del 28% durante il trimestre.
Il titolo Wells Fargo ha visto una crescita del 113% rispetto ai minimi di ottobre 2020 ed è salito del 44% da inizio anno.
Perché investire in Wells Fargo?
Dividendi in rialzo dopo i stress test della Fed
Lo scorso 24 giugno, la Federal Reserve ha pubblicato i risultati degli stress test annuali, dando il via libera al pagamento dei dividendi e al riacquisto di azioni proprie. Anche Wells Fargo ha superato i test, annunciando un aumento del dividendo per le azioni ordinarie nel terzo trimestre 2021 che passerà da $0,10 a $0,20 per azione. Inoltre, la banca ha in programma di effettuare un buyback di azioni ordinarie per circa $18 miliardi dal terzo trimestre 2021 fino al secondo trimestre 2022.
Una buona notizia per gli investitori, viste anche le parole del CEO Charlie Scharf che ha sottolineato la priorità dei dividendi, e che prevede che questi ultimi possano continuare a crescere, sempre tenuto conto dei risultati dei futuri stress test.
Economia USA in espansione
L’U.S. Congressional Budget Office (CBO) ha alzato le stime sul PIL statunitense per il 2021, aspettandosi una crescita economica del 7,4% (il più alto livello dal 1984). Inoltre, con le previsioni di una rapida crescita dell’occupazione nella seconda metà del 2021, Wells Fargo dovrebbe continuare a ridurre l’accantonamento per le perdite sui crediti, aumentando così l'utile netto.
Questo senza contare che il miglioramento del quadro economico per i prossimi mesi dovrebbe portare a tassi di interesse più elevati. La redditività di Wells Fargo è infatti influenzata dalle variazioni dei tassi che si riflettono su mutui e finanziamenti a lungo termine, per cui la normalizzazione della curva dei rendimenti potrebbe favorire il gigante statunitense.
Cosa la distingue dai suoi competitor?
Un business model prudente
Wells Fargo è stata una delle banche che hanno performato meglio durante la crisi finanziaria del 2008, facendo leva su un business model che dà priorità ai clienti retail e riduce l’esposizione a settori volatili come i mercati finanziari e l'investment banking. Inoltre, la società è riuscita a stabilire relazioni profonde con i propri correntisti, costruendo la più grande rete di filiali retail negli Stati Uniti, che le ha permesso di raggiungere 70 milioni di consumatori e piccole imprese.
Facendo un confronto con altre banche USA, Wells Fargo ha un prezzo/valore contabile (P/B) di 1,12x, inferiore rispetto all’1,90 x di JP Morgan (NYSE:JPM) e l’1,41x di Bank of America (NYSE:BAC). Dunque, Wells Fargo offre molto più valore rispetto alle sue controparti statunitensi.
I potenziali rischi
Dopo la grande crisi del 2008, le autorità hanno aumentato la stretta sulle grandi banche di Wall Street, che hanno dovuto sostenere maggiori costi per conformarsi agli standard. Questo senza dimenticare che Wells Fargo ha accettato di pagare una multa da $3 miliardi dopo lo scandalo dei “conti fantasma” che ha inevitabilmente minato la reputazione dell’azienda.
Tuttavia, con il tempo queste criticità potrebbero diminuire, consentendo a Wells Fargo di proseguire il suo cammino di crescita sotto la guida di Scharf. Negli ultimi 12 mesi il titolo è salito del 72% e del 46% da inizio anno.
Cosa pensano gli analisti di Wells Fargo?
Le azioni di Wells Fargo (WFC) sono considerate undervalued sia da FactSet che da Morningstar. La prima stima un target price a 12 mesi compreso tra un minimo di 40 ed un massimo si 65 dollari, rispetto all'ultima chiusura di 44 USD. Morningstar fissa il fair value per WFC a 52 dollari.
Su 27 analisti intervistati da FactSet, 13 hanno espresso un giudizio Buy, 3 Overweight e 11 Hold.
Redazione MarketWall per InvestoPro