LONDRA (Reuters) - Le improvvise dimissioni dell'amministratore delegato di BP (LON:BP) Bernard Looney hanno gettato la major petrolifera britannica in una crisi di leadership, senza che sia stato ancora individuato un candidato che possa succedergli.
Lo hanno detto ieri fonti aziendali e industriali.
Diversi ex e attuali dipendenti di BP sono considerati potenziali candidati alla successione di Looney, che martedì ha dato le dimissioni dalla posizione di amministratore delegato, dopo aver ammesso di non essere stato pienamente trasparente nelle sue rivelazioni sulle relazioni passate con alcune colleghe, secondo le fonti.
L'uscita di scena di Looney, dopo tre anni e mezzo al timone e una carriera di una vita nella società energetica nata 114 anni fa, ha spinto il consiglio di amministrazione di BP a nominare il Cfo Murray Auchincloss come Ceo ad interim.
Il board ha avviato la ricerca interna ed esterna di un nuovo Ceo permanente, ha detto ieri il presidente Helge Lund al personale durante un'assemblea, secondo quanto riferito da fonti presenti alla riunione.
Durante il suo mandato, Looney si è concentrato sulla definizione di una strategia a lungo termine per la transizione energetica, per spostare BP dal petrolio e dal gas alle energie rinnovabili.
L'AD cinquantatreenne non si era preparato alla scelta di un successore perché intendeva rimanere in carica ancora per molti anni, secondo fonti aziendali.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Sabina Suzzi)