Contenuto offerto da Unicredit Bank AG
Unicredit coglie l’attimo. Il mercato si normalizza, meno volatilità e meno tensioni grazie agli interventi delle banche centrali, e UniCredit (MI:CRDI), emittente tra i leader in Italia in prodotti strutturati lancia sul mercato 13 nuovi Cash Collect Worst Of Certificate.
La nuova offerta si aggiunge agli oltre 160 Certificate di investimento portati su Sedex e Eurotlx dal gruppo. La durata dei nuovi prodotti è di tre anni e come sottostanti troviamo panieri composti da due o tre azioni italiane ed internazionali, premi condizionati trimestrali, che partono dal 2% per arrivare fino al 10%. Il livello di Barriera è stato fissato al 70% per i certificate con due sottostanti ed al 60% per quelli con tre.
Di questa nuova offerta, diverse sono le soluzioni interessanti grazie alla possibilità di investire su un settore o un tema ben preciso e con un mix di rendimento e protezione elevato. Tra tutte abbiamo selezionato il certificate Cash Collect, con ISIN DE000HV4FDB8, con sottostanti Eni (MI:ENI), Repsol (MC:REP), Total (PA:TOTF), che promette un rendimento del 12% annualizzato, barriere al 60% e scadenza a tre anni e possibile scadenza anticipata già dopo sei mesi
Di seguito una tabella che mostra i livelli di riferimento del certificate.
Il comparto è stato tra i più colpiti dai lockdown, ma è anche quello che promette buoni rialzi grazie alla fine alle riaperture e agli effetti sui tagli alla produzione scelti dall’Opec. Il ritorno della domanda si tocca con mano, tanto che nell’ultima riunione, tenutasi mercoledì, i Paesi maggiori produttori di petrolio mondiale hanno stabilito di riprendere piano piano la piena attività.
Dietro la scelta, l’aumento della richiesta di greggio da parte di Cina ed Europa che stanno riprendendo le attività produttive. Un’incognita rimangono gli Usa, ma è molto probabile che seguano la strada già battuta dalle altre potenze mondiali.
Il prezzo del greggio si è ormai stabilizzato sopra i 40 dollari al barile senza aver sostenuto una ripresa del comparto di pari performance. Da inizio anno Total cede il 31%, Eni il 36% e Repsol il 45% e, secondo gli analisti gli spazi di recupero sono ampi.
Ad oggi il certificate quota sotto la pari a 98 euro, dunque in caso di rimborso a 100 euro (a partire dal sesto mese con tutti i sottostanti al livello iniziale, o a scadenza coi sottostanti sopra la barriera), l’investitore guadagnerà un altro 2% di capital gain. Inoltre, il livello di protezione posto al 60% rispetto al valore iniziale dei sottostanti permette di difendersi da eventuali ulteriori discese che potrebbero impattare la quotazione dei titoli in casi di nuovi lockdown.
Se non dovesse intervenire il rimborso anticipato il Certificate alla scadenza naturale (luglio 2023) si aprono due scenari:
a) con tutti i sottostanti con un valore pari o superiore al valore della Barriera, il Certificate rimborsa 100€ oltre al premio;
b) con anche un solo sottostante sotto barriera, il Certificate rimborsa un importo proporzionale all'andamento del sottostante con la performance peggiore rispetto al livello iniziale (
Un ultimo punto di forza dei Certificate è il loro inquadramento fiscale, sono considerati redditi diversi (aliquota fiscale 26%), e possono quindi compensare minusvalenze pregresse in portafoglio.
È possibile prendere visione del Prospetto di Base e dei relativi Supplementi, delle Condizioni Definitive e dei KID, nonché delle informazioni sui prodotti aggiornate in tempo reale sul sito https://www.investimenti.unicredit.it/it.html