Di Alessandro Albano
Investing.com - Le forniture di gas russo verso l'Europa potrebbero subire delle interruzioni per la prima volta dall'inizio del conflitto in Ucraina. Tramite un comunicato sul proprio sito, il gestore del sistema di trasporto del gas di Kiev (Gtsou) ha fatto sapere nella serata di martedì che da questa mattina il gas proveniente da Mosca non potrà più passare "attraverso uno dei due punti di ingresso chiave" in quanto le forze russe "hanno interrotto le operazioni".
I prezzi del gas europeo misurati dal Dutch TTF future sono tornati sopra i 100 euro per MWh da un area di prezzo di 91 euro, mentre al momento della scrittura i contratti vengono scambiati poco sopra i 99 euro.
Stando a quanto reso noto dal Gtsou, il prelievo di gas non potrà più essere effettuato presso il punto d'ingresso di Sokhranivka e non potranno essere più essere effettuate le operazioni presso la stazione di compressione "Novopskov", entrambi situati nelle aree attualmente occupate dalle forze russe in quanto l'Ucriana "può garantire il trasporto di gas solo nei territori controllati".
Novopskov è la prima stazione di compressione di gas della rete di trasmissione ucraina e si trova nella regione di Luhansk, attraverso la quale transita quasi un terzo del gas dalla Russia all'Europa (32,6 milioni di metri cubi al giorno).
Il Gtsou, si legge, "non può svolgere il controllo operativo e tecnologico sul Novopskov" a causa "dell'interferenza delle forze di occupazione nei processi tecnici e dei cambiamenti nelle modalità di funzionamento degli impianti GTS, compresi i prelievi di gas non autorizzati dai flussi di transito del gas". Le operazioni militari nell'area hanno messo in pericolo "la stabilità e la sicurezza dell'intero sistema di trasporto del gas ucraino", ha comunicato il Gtsou.
La società di gestione ha affermato che, per adempiere agli obblighi con i partner europei, è possibile dirottare i flussi attraverso “Sudzha”, situato nel territorio controllato dall'Ucraina. Tuttavia, tramite un portavoce, Gazprom (MCX:GAZP) ha fatto sapere che è "tecnicamente impossibile" il passaggio tra i due punti di interconnessione, affermando che "non ci sono problemi nel continuare a inviare gas attraverso l'Ucraina come al solito".
Tutto questo mentre a Bruxelles proseguono i colloqui per approvare il sesto round di sanzioni proposto dalla Commissione Ue, che prevede lo stop al greggio russo verso l'Europa entro la fine dell'anno.